In Africa gli agricoltori tengono lontani gli elefanti grazie alle api
In Africa le api hanno trasformato il destino di tanti agricoltori, proteggendo i loro campi e contribuendo alla salvaguardia degli elefanti.

Negli ultimi anni la convivenza tra esseri umani ed elefanti è diventata sempre più difficile, soprattutto in Kenya, dove la crescita della popolazione e l’espansione delle coltivazioni stanno riducendo gli spazi naturali di questi animali. Gli elefanti, attratti dalle coltivazioni, spesso causano danni significativi ai campi agricoli, il che porta ad aspri conflitti con gli agricoltori. Per affrontare questo problema, la zoologa Lucy King ha ideato un metodo innovativo: utilizzare recinzioni di alveari per tenere lontani gli elefanti.
È sufficiente il ronzio delle api a dissuadere gli animali dall’avvicinarsi alle coltivazioni. Essi infatti, temendo le api, poiché le loro punture nelle zone sensibili come la proboscide risultano particolarmente dolorose, restano a distanza. Come funziona? Lungo le recinzioni delle aziende agricole vengono installati alveari sospesi a intervalli regolari. Quando un elefante cerca di attraversare la barriera, il suo movimento fa oscillare gli alveari, disturbando le api. Sentendosi minacciate si attivano e il loro ronzio, unito al rischio di punture, spaventa i pachidermi, che si allontanano rapidamente.
Questo metodo, Elephants and Bees Project, sfrutta la naturale paura degli elefanti per le api per ridurre i danni ai raccolti senza ricorrere a misure invasive o pericolose. Implementata con successo in diversi Paesi, tra cui Kenya, Botswana, Mozambico, Tanzania, Uganda e Sri Lanka, questa soluzione, oltre a proteggere i campi, offre agli agricoltori un’ulteriore fonte di reddito grazie alla produzione e alla vendita di miele.
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