Efficienza energetica e sostenibilità, il nuovo bando per i Comuni
Un nuovo bando del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prevede finanziamenti per i Comuni che vogliono realizzare lavori in ottica di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Da oggi, 8 aprile, tutti i Comuni italiani potranno fare richiesta per accedere ai 232 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per finanziare interventi di efficientamento energetico dei propri edifici pubblici. Il bando C.S.E. 2025 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica, che prevede la copertura al 100% dell’importo dei costi ammissibili, è un’opportunità per l’ammodernamento delle strutture comunali, per la riduzione dei costi e per il raggiungimento degli obiettivi in tema di sostenibilità ambientale e transizione energetica in linea con gli impegni internazionali ed europei.
Attraverso il bando verrà finanziato l’acquisto di impianti fotovoltaici, impianti solari termici, pompe di calore, sistemi di relamping, infissi ad alta efficienza e soluzioni ibride. A partire da oggi si possono avviare le negoziazioni sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA), mentre lo sportello per la presentazione delle domande di finanziamento sarà attivo dal prossimo 5 maggio fino al 30 settembre 2025. Dal 15 aprile, invece, si potranno compilare le domande sulla piattaforma informatica.
Il Bando C.S.E. 2025, attraverso una procedura a sportello, valuterà le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. L’importo del contributo per ciascuna richiesta non deve essere inferiore a 40.000 euro (IVA esclusa) né superare la soglia fissata a 221.000 euro (IVA esclusa). Ogni Comune può presentare un massimo di 5 istanze, ciascuna relativa a un edificio o complesso immobiliare diverso e dotato di un proprio Codice Unico di Progetto (CUP) definitivo.
I fondi disponibili sono ripartiti per territori: l’80% delle risorse è destinato agli interventi in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una quota del 5% riservata alle isole minori di queste regioni. Il restante 20% è destinato alle altre regioni italiane con una riserva del 5% per le isole minori di queste aree. Le agevolazioni previste dal bando non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche.
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