Ecco i nuovi custodi del pianeta: i 7 vincitori del Goldman Environmental Prize 2025
Il Goldman Environmental Prize 2025 ha riconosciuto gli attivisti che hanno ottenuto risultati concreti nella protezione dell’ambiente e nella difesa delle comunità.

Il Goldman Environmental Prize 2025, da molti conosciuto come il Nobel verde o Nobel green, ha premiato quest’anno sette attivisti e attiviste ambientali (due dei quali per la stessa attività) per il loro impegno nella difesa dell’ambiente e dei diritti delle comunità locali, dimostrando come l’impegno sul territorio possa avere un impatto globale nella tutela dell’ambiente e dei diritti umani. Ecco chi sono i vincitori.
Semia Gharbi – Tunisia
Semia Gharbi ha portato alla luce un sistema corrotto di traffico di rifiuti tra Italia e Tunisia, portando al ritorno di 6.000 tonnellate di rifiuti domestici esportati illegalmente in Italia, il loro paese d’origine, nel febbraio 2022. Oltre 40 funzionari governativi coinvolti nel traffico di rifiuti in entrambi i Paesi sono stati arrestati. Il suo impegno ha stimolato cambiamenti politici all’interno dell’UE, che ora ha rafforzato le sue procedure e regolamenti per le spedizioni di rifiuti all’estero.
Mari Luz Canaquiri Murayari – Perù
Leader indigena Kukama, ha guidato una campagna legale che ha portato al riconoscimento del fiume Marañón come entità giuridica con diritti propri. La sentenza ha imposto al governo peruviano di sviluppare un piano di protezione per il bacino del fiume, riconoscendo il popolo Kukama come suo custode.
Batmunkh Luvsandash – Mongolia
Determinato a proteggere la sua terra natale dall’estrazione mineraria, l’attivismo di Batmunkh Luvsandash ha portato alla creazione di un’area protetta nella provincia di Dornogovi nell’aprile 2022. Oggi costituisce un importante baluardo contro il boom minerario della Mongolia.
Besjana Guri e Olsi Nika – Albania
Besjana Guri e Olsi Nika sono riusciti nell’intento di proteggere il fiume Vjosa dallo sviluppo di dighe idroelettriche in quell’area. La campagna ha portato alla nascita del Parco Nazionale del Fiume Selvaggio Vjosa, riconosciuto dal governo albanese nel marzo 2023. Questa azione senza precedenti salvaguarda non solo l’intero corso dei 167 miglia del Vjosa, ma anche i suoi affluenti, per un totale di 250 miglia di fiume incontaminato
Laurene Allen – Stati Uniti
Laurene Allen, durante una delle più grandi crisi ambientali nella storia del New England, si è fatta avanti per proteggere migliaia di famiglie colpite da acqua potabile contaminata. La sua campagna ha fatto pressione sulla Saint-Gobain Performance Plastics, responsabile della fuoriuscita di sostanze chimiche tossiche “eternamente persistenti” nelle fonti di acqua potabile, portando alla chiusura dell’impianto nel maggio 2024 e ponendo fine a oltre 20 anni di inquinamento diffuso di aria, suolo e acqua
Carlos Mallo Molina – Isole Canarie
Carlos Mallo Molina ha guidato una campagna per impedire la costruzione del porto di Fonsalía, un enorme terminal per imbarcazioni da diporto e traghetti che minacciava un’area marina protetta ricca di biodiversità nelle Isole Canarie. Il porto, previsto sull’isola di Tenerife, avrebbe distrutto habitat fondamentali per tartarughe marine, balene e squali. Nell’ottobre 2021, grazie alla campagna, il governo delle Canarie ha ufficialmente cancellato il progetto del porto. In alternativa a quest’opera, Carlos sta ora realizzando la sua visione: un centro di conservazione ed educazione marina di livello mondiale per promuovere la protezione degli oceani: il primo del suo genere nelle Isole Canarie.
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Scopri le biografie complete dei vincitori sul sito ufficiale del Golden Environmental Prize
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