L’Italia è il terzo importatore europeo di prodotti che causano deforestazione
L’Unione Europea è responsabile del 10% della deforestazione globale e purtroppo l’Italia riveste un ruolo significativo, essendo il terzo maggior importatore europeo di beni che causano deforestazione.

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L’Italia è tra i principali importatori europei di beni che contribuiscono alla deforestazione. Secondo il report di Legambiente Bioeconomia delle foreste 2024, l’Italia importa dall’estero l’80% del fabbisogno nazionale di materie prime legnose, utilizzando appena il 20% del legno proveniente dal prelievo nazionale. Tutto questo a scapito non solo della lotta alla deforestazione globale e del contrasto al traffico illegale del legno, ma anche della valorizzazione della filiera made in Italy.
A completare il quadro, l’Unione Europea risulta responsabile del 10% della deforestazione globale per importazioni di legname e derivati e, purtroppo, l’Italia in questa classifica ha un ruolo significativo, essendo il terzo maggiore importatore in Europa, dietro Regno Unito e Germania. Queste importazioni possono contribuire alla deforestazione globale, specialmente se il legname proviene da fonti non gestite in modo sostenibile.
Le foreste stanno subendo gravi minacce alla loro integrità ecologica e gli sforzi per proteggerle e ripristinarle entro il 2030 sono ancora insufficienti. La principale causa di questo problema è la deforestazione, dovuta in gran parte all’espansione delle aree agricole, responsabile del 90% della perdita di foreste tropicali. Questo fenomeno ha conseguenze dirette sulla biodiversità locale e, su scala globale, contribuisce alla crisi climatica, con ripercussioni negative sulla produzione di materie prime come il caffè. Di conseguenza, sia i produttori che i consumatori ne risentono, con un inevitabile aumento dei prezzi.
Il problema sono le importazioni delle sette commodities più a rischio deforestazione: legno, olio di palma, soia, carne bovina, cacao, gomma e caffè che riguardano circa 36,6 miliardi di euro 7 e 175.000 imprese medio, piccole e artigiane, e quasi sempre provengono da Paesi in cui il rischio che siano state causa di deforestazione è molto elevato.
Le foreste globali sono ecosistemi cruciali: l’Europa per contrastare questo problema ha approvato il regolamento Deforestazione Zero (EUDR) a giugno 2023, con l’obiettivo di creare catene del valore senza deforestazione attraverso la collaborazione tra aziende, istituzioni e società civile. Tuttavia, la sua applicazione è stata posticipata di dodici mesi, al 30 dicembre 2025.
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Ascolta la puntata del nostro podcast A tu per tu sulla gestione dei boschi con Luigi Torreggiani o leggi l’intervista all’associazione GUFI
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