Argentina: Milei libera il peso e punta alla rinascita economica
Addio controlli valutari: l’Argentina di Milei apre i rubinetti del mercato, lascia fluttuare il peso e vede i primi segnali di ripresa. Meno inflazione, più investimenti e crescita al 5,7%. Riforma shock o nuovo inizio?

Il presidente dell’Argentina Javier Milei ha recentemente introdotto una svolta significativa nella politica monetaria del Paese, abbandonando il sistema di controllo valutario, il cosiddetto “cepo”, e adottando un regime di cambio fluttuante per il peso argentino. A partire dal 14 aprile 2025 il governo ha stabilito infatti una banda di fluttuazione per il peso tra 1.000 e 1.400 pesos per dollaro, con l’obiettivo di liberalizzare il mercato dei cambi e attrarre investimenti esteri.
La reazione del mercato c’è stata: inizialmente il peso ha subito una svalutazione del 10%, ma successivamente ha mostrato segni di rafforzamento, scendendo a 1.088 pesos per dollaro nel mercato ufficiale, grazie a un aumento della domanda di pesos e a una maggiore offerta di dollari derivante dalle esportazioni agricole.
Anche il mercato del dollaro blue, il dólar blue – il tasso di cambio del dollaro statunitense nel mercato nero, al di fuori dei canali ufficiali – ha visto un calo improvviso, scendendo a 1.280 pesos (-7%), a seguito della rimozione dei limiti agli acquisti di valuta estera. Secondo gli analisti, la decisione è stata in parte forzata dalla grave crisi di riserve della banca centrale, che rischiava una svalutazione disordinata. Nel Paese però il dollaro è la principale riserva di valore per la classe media. Ora la sfida sarà mantenere la stabilità poiché anche lievi oscillazioni del cambio possono far impennare i prezzi.
Sul piano dell’inflazione si registra un calo: dopo aver raggiunto un picco vicino al 300% all’inizio del 2024, al momento l’inflazione annuale è scesa al 56%, con previsioni di ulteriori diminuzioni nei prossimi mesi, sostenute da una politica fiscale restrittiva e da un accordo di prestito con il FMI da 20 miliardi di dollari. L’economia argentina ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita del PIL del 5,7% su base annua a febbraio 2025, posizionando il Paese tra quelli con la crescita più rapida in tutta l’America Latina, nonostante un contesto globale sfavorevole.
Queste misure rappresentano un cambiamento radicale nella gestione economica dell’Argentina che hanno l’obiettivo dichiarato di stabilizzare la valuta, ridurre l’inflazione e stimolare la crescita economica del Paese attraverso l’apertura dei mercati e la disciplina fiscale. Tuttavia il successo a lungo termine di questa strategia dipenderà dalla capacità del governo di mantenere politiche fiscali e monetarie coerenti e di affrontare le sfide economiche interne.
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