
Extinction Rebellion sta occupando il Ministero della Giustizia
Dopo il Ministero della Difesa e Leonardo, ora gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion si trovano al Ministero della Giustizia.
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Dopo il Ministero della Difesa e Leonardo, ora gli attivisti e le attiviste di Extinction Rebellion si trovano al Ministero della Giustizia.
Dopo aver occupato il Ministero della Difesa, Extinction Rebellion ha preso di mira la sede romana di Leonardo, accusata di complicità nei crimini di guerra israeliani.
La giornalista palestinese è morta insieme a dieci familiari. Aveva documentato la guerra a Gaza attraverso i suoi scatti. A breve un documentario sulla sua vita a Gaza sarebbe stato presentato a un festival di cinema indipendente parallelo a Cannes.
Extinction Rebellion ha occupato la sede dell’Aeronautica Militare a Roma per denunciare il riarmo e l’uso del gas come falsa soluzione alla crisi climatica.
Repubblica Democratica del Congo e Ruanda firmano una tregua, mediata dagli Usa, per porre fine al conflitto nell’est RDC. Con, sullo sfondo, il controllo di risorse minerarie strategiche.
Durante il Giorno della Memoria della Shoah, migliaia di cittadini israeliani e sopravvissuti alla Shoah hanno manifestato contro la guerra a Gaza.
Un movimento internazionale di cittadini organizza una marcia verso Gaza per chiedere la fine dell’assedio, mentre l’ONU denuncia la mancanza di cibo.
Secondo le ONG e le Nazioni Unite il Sudan si trova in una situazione estremamente critica, con spostamenti forzati su larga scala, fame e attacchi ai campi profughi.
In Sud Sudan, a seguito dell’arresto del vicepresidente Machar, è in bilico l’accordo di pace del 2018 che aveva messo fine alla guerra civile che ha causato oltre 400.000 morti.
È stato presentata dalla Commissione europea la strategia di preparazione in caso di guerre e calamità naturali. Trenta azioni chiave che coinvolgono anche i cittadini ai limiti del terrorismo psicologico.
Hadman Ballal, co-regista del documentario premio Oscar, “No other land”, è stato “linciato” e arrestato. Scrive così Basel Arda, co-protagonista e co-regista del documentario, su X dopo aver filmato la scena dell’aggressione dei coloni nel villaggio di Susya.
In Arabia Saudita sono in corso i colloqui tra i portavoce di Usa, Ucraina e Russia per spingere verso un cessate il fuoco e un accordo di pace.
“Forza e Spada” è il nome della campagna di bombardamenti sulla Striscia di Gaza che ha segnato la fine della tregua da Israele e Palestina. Sono già 365 i morti, molti bambini.
In Uk per gli attivisti e i giornalisti filo-palestinesi non è un buon momento. Chi si dimostra infatti favorevole alla resistenza palestinese viene perquisito e incarcerato.
L’Oscar per il miglior documentario è stato assegnato a “No other land”, girato dal 2019 al 2023 da registi palestinesi, israeliani e iraniani. Un racconto spietato tra distruzione e violenza dal forte desiderio di pace.