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Tech Station Padova
Da metà 2018, a Padova, in uno spazio urbano caratterizzato da forti criticità, si è sviluppato un hub di innovazione sociale che si avvale della tecnologia come strumento per sviluppare progetti e servizi a favore del bene comune: associazioni, professionisti, startupper e pubblica amministrazione uniti per creare opportunità nel territorio.
Il progetto, rivolto a giovani in situazioni di emarginazione sociale e/o lavorativa, è fortemente inclusivo e si avvale di percorsi formativi innovativi come eventi, hackathon, corsi, workshop per fornire gratuitamente competenze, in particolare digitali, a soggetti solitamente esclusi da simili processi formativi. Il tutto, all’interno di in uno spazio di coworking gratuito che vede giornalmente l’intersecarsi di figure eterogenee come freelance, imprenditori, attori dell’imprenditoria sociale e dell’innovazione, associazioni, che con le loro attività danno vita ad uno spazio di contaminazione e apprendimento continuo indipendente e orizzontale.
Techstation applica un modello innovativo già collaudato a Bruxelles dalla consociata Molengeek, ONG nata nel 2015 nel quartiere multietnico di Molenbeek, conosciuto principalmente per le difficoltà di integrazione tra le etnie esistenti e per le sacche di povertà ed esclusione presenti nell’area. Proprio da questo mix di criticità nasce un modello riconosciuto in seguito dalle Nazioni Unite e promosso dalla comunità internazionale come caso di successo per una scolarizzazione senza barriere, con la mission di rendere la tecnologia e l’imprenditorialità accessibile a tutti.
Techstation, nata in un quartiere altrettanto multi-etnico e complicato di Padova, recepisce la sfida declinandola nel contesto socio-economico territoriale in cui è inserito, replicando l’utilizzo della tecnologia come trait d’union nel sistema di gestione delle diversità, dall’immigrazione alla questione di genere, dall’esclusione lavorativa alla povertà educativa.
Ultimo aggiornamento del 01 Marzo 2021