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Semi di comunità
Ispirata ad Arvaia, Semi di comunità è la prima CSA romana. Si tratta di una forma di organizzazione pensata per produrre e distribuire prodotti agricoli in modo nuovo e collaborativo e, al contempo, tessere relazioni umane basate sulla condivisione e le buone pratiche di sostenibilità.
La CSA, Semi di Comunità, è un’azienda agricola collettiva, in cui soci lavoratori e fruitori creano un patto di solidarietà e condividono benefici e rischi della produzione.
Il termine CSA significa Comunità che Supporta l’Agricoltura, è una particolare forma di organizzazione, in cui la comunità dei soci è legata da un reciproco impegno di collaborazione. Tutti i soci prendono insieme le decisioni sulle scelte aziendali, sostengono la produzione e si distribuiscono cibo fresco, sano e prodotto nel rispetto dell’ambiente.
I soci lavoratori stilano un piano delle colture, basato sul terreno a disposizione e sul numero di soci fruitori previsto, e sottopongono il bilancio dei costi a tutti i soci per l’approvazione.
All’inizio dell’anno si decidono le quote annuali dei soci fruitori, dividendo il totale dei costi di produzione e gestione per il numero dei soci che intendono partecipare alla CSA, al netto delle altre possibili entrate, derivanti dai finanziamenti dei soci prestatori, sovventori, o dei fondi europei per l’agricoltura.
A ciascun socio fruitore spetta settimanalmente una parte dei prodotti coltivati che vengono ritirati presso alcuni punti di distribuzione o direttamente presso i campi.
Tutti i soci possono partecipare attivamente alla produzione, contribuendo volontariamente con qualche giornata di lavoro durante l’anno.
Ultimo aggiornamento del 13 Maggio 2021