Fondazione Riusiamo l’Italia
Oggi l’Italia è piena di spazi vuoti e riuscire a riusarne anche solo una minima parte, affidandoli a delle start up culturali e sociali, può diventare una leva a basso costo per favorire l’occupabilità giovanile e rappresenta inoltre un’azione che può contribuire dal basso allo sviluppo del Paese, ripartendo dalle “vocazioni” artistiche, creative, culturali e artigianali.
La piattaforma Riusiamo l’Italia nasce per promuovere azioni e progetti di semplicità civile: è il risultato concreto del libro pubblicato nel 2014 dal Gruppo 24 ore “Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a start up culturali e sociali” scritto da Giovanni Campagnoli con post-fazione di Roberto Tognetti.
È un “road book” attivato da una ricerca sulle buone pratiche di riuso creativo degli spazi e rilancio di un patrimonio sottoutilizzato. La piattaforma è libera e gratuita: più raccoglie edifici da riutilizzare e più è in grado di aiutare le nostre città a valorizzare i suoi edifici preesistenti. Il target è costituito da situazioni di abbandono o parziale dismissione, ovvero casi che prevedono costi e oneri di riabilitazione nulli o bassi e dove quindi i tempi di utilizzo dei luoghi siano rapidi.
Ciò porta progressivamente a comprendere che non si tratta di un mercato di transazioni immobiliari ma, viceversa, di uno strumento per accelerare processi di creazione del valore, processi che possono e devono essere innescati da attività anche di riuso temporaneo e riuso creativo.
Ultimo aggiornamento del 29 Novembre 2022