Daniele Contardo e Nica Mammì
Daniele Contardo e Nica Mammì sono gli ideatori del progetto “2 ruote di resistenza”, un viaggio in bicicletta per tutta Italia da nord a sud “alla ricerca del popolo che manca”. Cos’è il popolo che manca? Per Nica e Daniele è quel mondo contadino, descritto brillantemente da Nuto Revelli in Il mondo dei vinti e L’anello forte, che è stato travolto dall’industrializzazione e dall’avvento dell’epoca post-moderna ed oggi, forse, è quasi scomparso.
Daniele è un “suonicista” randagio torinese che, dopo anni di tournée con il canonico furgone (Abesibé, Modena City Ramblers, BandaKadabra) ma anche con un carro di Tespi di Commedia dell’Arte tirato da due cavalle, ha scelto di adottare il cavallo d’acciaio, la bicicletta, completando la trasformazione in giullare del XXI secolo (o, come direbbero gli Occitani, un Contador!). Usa come strumento di accompagnamento l’organetto diatonico, compagno di viaggio dei migranti di mezzo mondo, con cui ha inciso con artisti internazionali e composto colonne sonore (FryDa, Perturbazione, Fernando Saunders).
Nica è una giornalista e storica, nonché studiosa dei fenomeni di immigrazione interna italiana e straniera. Lucana di nascita e torinese di adozione, con una passione “senza freni” per la bicicletta, intesa non solo come mezzo di trasporto ma anche come strumento culturale di cambiamento ed emancipazione, con particolare attenzione verso il mondo femminile, Nica esprime la sua ricerca nel suo blog personale Pensieri e a(v)volte parole: come sbarcare il lunario nella crisi.
Assieme sono partiti alla ricerca del popolo che manca, seguendo la lezione di Nuto Revelli. Hanno deciso di chiamarsi bike partisans perché in un Paese ancora dominato dall’auto la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano è una scelta partigiana, resistente, come resistenti sono le storie che incontrano e raccontano.
Ultimo aggiornamento del 04 Dicembre 2020