Centro Don Pino Puglisi
Il Centro “don Puglisi” di Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, nella Locride, si rivolge ad adolescenti e pre-adolescenti che vivono situazioni di disagio e malessere, a causa dalla contesto in cui stanno crescendo.
Si tratta di un luogo di incontro per giovani che vogliono individuare nuove prospettive e visioni rispetto a quelle del contesto di riferimento e che trovano all’interno del centro un equilibrio psico-affettivo, morale e sociale.
Obiettivo del Centro è essere “uno spazio aperto, una palestra di vita che mira a formare i ragazzi all’impegno sociale”.
“Dove non arriva il male dei pochi, arriva l’indifferenza dei molti o, peggio ancora, l’omertà di un’intera comunità. E’ per questo che di fronte alle mafie nessuno può dire: “Non è affar mio”. A noi spetta scegliere da che parte stare e non importa quanti anni abbiamo. Di fronte all’illegalità la nostra scelta per il bene deve essere decisa, fin da bambini, non ci possono essere zone grigie, perché è proprio lì che la mafia prolifera”.
Questo è uno dei messaggi di Suor Carolina Iavazzo, della Fraternità Buon Samaritano, fondatrice del Centro, considerata da tutti il braccio destro del sacerdote palermitano Don Pino Puglisi, parroco nel quartiere popolare di Brancaccio, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 e beatificato da Papa Francesco il 25 maggio 2013.
La storia è parte della ricerca “Sulle tracce dell’anti-‘ndrangheta. Approfondimenti, testimonianze e strumenti per le scuole”, curata da CCO Crisi Come Opportunità all’interno del Progetto “Il Palcoscenico della Legalità” in Calabria.
Questa realtà è stata mappata grazie al progetto Ponti: cultura e teatro per la cittadinanza attiva promosso da CCO – Crisi Come Opportunità. Scopri di più.
Ultimo aggiornamento del 16 Febbraio 2023