L’associazione Agrifoglio di Napoli rappresenta un punto di riferimento per chi desidera coniugare l’amore per la natura con l’impegno civile. Nata nel 2007 con l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio ambientale del territorio partenopea, l’associazione tutt’ora attiva si dedica a una vasta gamma di attività: si occupa della gestione e della promozione di aree verdi, organizzando eventi, attività didattiche e progetti di educazione ambientale; incentiva le passeggiate ecologiche e organizza sessioni di trekking.

L’associazione Agrifoglio si distingue per il suo particolare approccio – è limitato dire inclusivo – coinvolgendo in maniera attiva la popolazione tutta, anche attraverso progetti con associazioni che si occupano di persone disabili, di ragazzi a rischio e di persone sottoposte a cure psichiatriche. Il contatto attivo con la comunità contribuisce a creare un legame profondo tra l’ambiente e i cittadini favorendo una maggiore consapevolezza ambientale e una cultura della sostenibilità.

Nel corso degli anni ciò che ha reso “famosa” l’associazione Agrifoglio è il lavoro attivo svolto per il parco dei Camaldoli, parte integrante della collina dei Camaldoli, ma sconosciuta ai più; il parco urbano dei Camaldoli rappresenta un vero e proprio polmone verde per la città di Napoli: alla bellezza naturale si combina la tranquillità di un ambiente lontano dal caos cittadino e la storia, con la presenza dell’ eremo dei Camaldoli, è un antico monastero fondato nel XVI secolo dai monaci camaldolesi.

Parafrasando lo statuto, affermiamo che: “L’Associazione, senza fine di lucro, e con azione spontanea, personale, diretta e gratuita dei propri aderenti, persegue finalità di cittadinanza attiva nel campo

dell’educazione ambientale, di difesa del territorio, solidarietà e lotta all’ esclusione sociale.

Tali finalità sono perseguite attraverso progetti di educazione ambientale, attuati in vari ambiti territoriali, in accordo interazione con Enti, Istituzioni, Associazioni, Gruppi giovanili, Organismi formali e non formali impegnati in iniziative educative – formative in particolare a favore dei giovani e gruppi di cittadini interessati al superamento di fenomeni di marginalità ed esclusione sociale.

Le attività progettuali per il raggiungimento dei fini indicati riguardano:

– iniziative, azioni ed esercitazioni pratiche volte alla salvaguardia, recupero, sistemazione, manutenzione e gestione di sentieri ed aree urbane e periurbane degradate, ai fini di renderle fruibili ad attività naturalistiche e ludico – sportive anche attraverso l’opera continuativa e diretta dei destinatari quali protagonisti delle attività medesime;

– azioni concrete di difesa e di contrasto con usi impropri del territorio o rivolte al migliore mantenimento e alla sicurezza delle aree interessate, attuate in collaborazione – interazione con le agenzie istituzionali preposte allo scopo e con il coinvolgimento operativo diretto dei soggetti partecipanti e a fini di istruzione ed educativi degli stessi;

– corsi di formazione teorico – pratica nell’ambito dell’educazione ambientale per lo sviluppo di competenze atte a realizzare le azioni di salvaguardia, recupero, sistemazione, manutenzione e gestione di cui sopra e particolarmente orientati alle attività lavorative in ambito naturalistico ed artigianale a favore dei destinatari dei progetti;

– itinerari di visite ed escursioni guidate, viaggi in località di particolare interesse naturalistico e culturale;

– iniziative varie (manifestazioni, mostre, feste campestri, di carattere promozionale) rivolte alla cittadinanza e con il coinvolgimento di organismi ed istituzioni ai vari livelli territoriali”.