Arcadinoè Coop. Sociale
L’Arca di Noè si è evoluta intorno al vecchio giardino botanico dell’Aias, dietro all’ex Pastificio Lecce di Vadue di Carolei, una reliquia parzialmente demolita delle vecchie promesse di sviluppo industriale. Le due serre originali sono state ampliate con un capannone, dove mediamente trenta persone socializzano, pranzano e si riabilitano attraverso il contatto con la natura e il lavoro manuale.
La maggior parte degli ospiti dell’Arca sono disabili, ma ci sono anche persone con problemi minori come i disturbi dell’attenzione e coloro che scontano pene alternative. Alessandro Scazziota, figura storica del volontariato cosentino, è il fondatore e animatore principale dell’Arca, che ha iniziato più di trent’anni fa nel centro storico di Cosenza prima di trasferirsi a Vadue per concentrarsi sull’agricoltura.
L’Arca di Noè è ora una fattoria sociale e didattica, gestita da una cooperativa che accoglie sia soggetti svantaggiati che disabili. Gli operatori sono dieci, tra cui Antonio che svolge il servizio civile per scelta personale. L’Arca si autofinanzia principalmente tramite donazioni delle famiglie degli ospiti e la vendita dei prodotti agricoli provenienti dalle serre. Inoltre, l’Arca dispone di animali per la pet therapy e non riceve contributi pubblici, dimostrando che la solidarietà orizzontale e autogestita può avere successo anche senza il supporto delle istituzioni.
Questa realtà è stata mappata grazie al progetto Ponti: cultura e teatro per la cittadinanza attiva promosso da CCO – Crisi Come Opportunità. Scopri di più.
Ultimo aggiornamento del 04 Giugno 2024