
In questo messaggio di fine anno lo staff dell’associazione OIA’ riflette sulle parole del missionario Saulo di Tarso sull’amore, il quale “conosce la risposta, perché l’amore è la risposta”.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
In questo messaggio di fine anno lo staff dell’associazione OIA’ riflette sulle parole del missionario Saulo di Tarso sull’amore, il quale “conosce la risposta, perché l’amore è la risposta”.
I Giardini Capponi di Genova, un parco attraversato ogni mattina da decine di bambine e bambini che si recano a scuola, è stato per anni abbandonato a se stesso e deturpato. Oggi non è più così: a presidiarlo il topo camminante, protagonista di un murales pieno di colori che hanno sostituito il grigio del muro. Questo bellissimo esempio di cambiamento, rinnovamento e trasformazione è stato possibile grazie a un patto con il cittadino stipulato fra il Municipio e l’associazione OIA’.
Quattro volte mamma, Alessia ha compiuto diversi percorsi di crescita, non solo della sua prole ma anche di sé stessa, in uno scambio vivace e reciproco. Insieme a lei riviviamo questa esperienza di genitorialità consapevole, anche allo scopo di fornire qualche utile spunto di riflessione ad altre future mamme e futuri papà.
Nel suo lungo peregrinare in giro per l’Italia e il mondo facendo educazione e cultura in modo creativo, l’associazione OIA’ è approdata anche a Genova. Nel capoluogo ligure ha curato – il particolare il quindicenne Nino – la realizzazione di un murales che simboleggia il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, un rito che richiama la necessità di più spazio per far crescere le nostre radici, sempre più estese e ramificate proprio come quelle delle piante.
Catarina Capim dell’associazione OIA’ ci porta in Spagna e in Brasile a scoprire due progetti che si fondano sull’agroecologia. Entrambi sono stati inseriti nella mappa che OIA’ ha realizzato con l’obiettivo di censire, mettere in rete e diffondere – proprio come fa Italia Che Cambia – le realtà che portano avanti progetti di agricoltura a basso impatto a livello globale.
Il nuovo progetto di OIA’ parte, come quasi tutte le iniziative di questa associazione, da una storia. Ma questa storia è concreta e attuale, come la terra e le piante che ne sono protagoniste. Essa ha infatti dato origine a Olmo, un progetto di recupero di terreni abbandonati portato avanti da OIA’ insieme all’associazione Fondiaria Monregalese.
Julian e Catarina condividono con noi l’esperienza della magia verde. Dai piccoli gesti concreti, come realizzare il compost, fino al grande tema del rapporto con la Natura, seguendo questo lungo filo rosso – anzi, verde – andiamo alla radice dell’idea stessa di ecologia, che non è rispetto per l’ecosistema ma la consapevolezza di farne parte.
Innumerevoli culture in tutto il mondo e in tutte le epoche si sono raccontate e si raccontano. Lo fanno con le storie, che hanno la capacità di tessere magici legami fra narrato e narratore, ma anche fra chi le racconta e chi le ascolta. E questi legami a loro volto possono incidere sulla realtà, trasformandola. È questo il caso di Voci dal Mondo e altri progetti dell’associazione OIA’.
Raccontandoci in maniera leggera e scanzonata un episodio amaro, Catarina e Julian dell’Associazione Oia’ ci fanno riflettere sull’importanza di un’educazione libera, consapevole e aperta, che forgi adulti di domani capaci di costruire un mondo migliore. E se una delle chiavi per raggiungere questa apertura fosse l’istruzione familiare?
Se l’utopia è una zuppa calda e corroborante, la distopia è lo stesso piatto servito freddo. Sono due facce della stessa medaglia ed entrambe partono dal presupposto che l’immagine del mondo che abbiamo non corrisponde alla realtà. Ciò che forse non sappiamo è che a volte basta così poco per trasformare un pensiero distopico in utopico…
Le fiabe, con il loro potere evocativo, sono primordiali serbatoi di spunti di riflessione. E oggi abbiamo più che mai bisogno di riflettere, in particolare sulla deriva antropocentrica che ha preso il nostro rapporto con la Natura, considerata dall’essere umano una riserva a cui attingere piuttosto che la madre che ci ha generato.
Da anni in Brasile Isabel Graciano si batte per una nuova cultura, quella delle mestruazioni consapevoli. Rompendo i tabù e diffondendo buone pratiche sul ciclo mestruale, accompagnando così le donne in un percorso di riappropriazione del proprio corpo, della propria ciclicità, del proprio sangue.
Al pari delle altre discipline della conoscenza, l’immaginazione ha un ruolo determinante nel plasmare le persone. Per questo è fondamentale coltivarla – ma nel modo giusto – e favorirne l’attecchimento, soprattutto nei più piccoli. Ecco alcuni spunti in proposito che arrivano dall’associazione OIA’, che si occupa di educare attraverso le storie.
Disobbedire rappresenta un passaggio cruciale nel percorso di crescita, di maturazione e di ascolto di sé. Sono moltissime le fiabe in cui le eroine e gli eroi disobbediscono, spesso vivendo perigliose avventure, sfidando l’ordine precostituito, risvegliando la propria anima e trovando la propria strada.
Sulla base di alcune esperienze personali significative, come quella in una favela brasiliana, e delle teorie di illustri pedagogisti, l’associazione OIA’ propone una riflessione sul tema della descolarizzazione con lo scopo di affrontare anche i lati meno conosciuti delle possibili strade del processo educativo.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Catarina Capim dell’Associazione OIA’ ci parla di un progetto di azione ed educazione ambientale nato dal dialogo fra un bambino e il mare e sviluppatosi con la consapevolezza che se vogliamo cambiare le cose dobbiamo cambiare prima di tutto le nostre abitudini.
I sogni non stanno mai fermi, si evolvono e ci sfuggono ogni volta che li agguantiamo, per trasformarsi in una nuova sfida e una nuova rincorsa. Quella che ci raccontano oggi gli amici dell’associazione OIA’ è la storia di un bambino e del suo sogno, che mutando forma lo ha accompagnato per tutta la vita, aiutandolo a diventare ciò che è oggi.
C’è una “postina” speciale che ha sempre consegnato messaggi, anche durante i lockdown, anche quando la speranza che ci regalano i sogni sembrava svanire. Ziriguibum è un progetto di fiabe nato in seno all’associazione OIA’ che vuole fare in modo che questi strumenti per piccoli e grandi cuori raggiungono sempre e comunque i loro destinatari.
In questa nuova puntata della rubrica curata da loro, gli amici dell’associazione OIA’ raccontano le genesi del loro progetto educativo e culturale itinerante. Lungo la strada è nata, fra le altre iniziative, quella denominata “Per gli alberi”, di cui parlano oggi Catarina e Julian.
“una piccola Biblioteca” non è solo il titolo di un libro, ma è anche un luogo magico dove i bambini – e, perché no?, gli adulti – possono ritrovare una capacità di immaginare e sognare oggi sempre più trascurata. In questa prima puntata della rubrica “Attraverso le storie”, lo staff dell’associazione OIA’ ci racconta il percorso educativo, incentrato sul testo di Julian Cor, che ha coinvolto centinaia di piccoli lettori, dalla Spagna alla Sicilia.