
Attraverso l’e-commerce Mannos, Maria Giovanna Carta ha trasformato il legame con la sua terra in un’esperienza unica: un’adozione che connette persone, tradizioni e territorio, portando in tavola prodotti locali e storie autentiche.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Attraverso l’e-commerce Mannos, Maria Giovanna Carta ha trasformato il legame con la sua terra in un’esperienza unica: un’adozione che connette persone, tradizioni e territorio, portando in tavola prodotti locali e storie autentiche.
Una giovane start-up fondata da una ragazza residente in Toscana propone il “toy sharing” ovvero condividere i giocattoli anziché acquistarli, bandendo quelli realizzati in plastica. Vediamo come funziona.
Iolanda Bernardo è una farmacista con master in cosmetologia che ha deciso di investire nella sostenibilità, nelle tradizioni e nei prodotti della sua terra, il Sannio, secoli fa popolata da streghe, di cui lei si considera un’erede.
Un vecchio complesso che anni fa ospitava piante e orti in uno dei parchi pubblici più frequentati di Bologna è tornato a vivere. Il legame con il mondo naturale è rimasto ma è stato arricchito dall’innovazione sociale, dalla cultura, dall’inclusione. Il nome di questo progetto – le Serre dei Giardini – rende omaggio alla vocazione originaria del luogo e al tempo stesso lo traghetta verso un presente e un futuro in cui assume un nuovo ruolo, quello di agorà.
Nel reggino c’è Favuriti, un progetto culturale identitario e positivo nato da un’idea di Nino De Masi, l’imprenditore calabrese che da anni vive sotto scorta. L’obiettivo? «Costruire una nuova narrazione della Calabria» che “faccia la guerra” alla criminalità organizzata usando come “armi” cultura ed economia sana.
Con la sua sede in un bene confiscato alla mafia, la sartoria sociale della cooperativa Al Revés è simbolo di seconde opportunità per le persone che hanno vissuto ai margini. Seconde opportunità come quelle che vengono date ai tessuti riutilizzati nell’ottica dell’economia circolare e del riciclo creativo.
Ugo Biggeri è una delle figure di riferimento per la finanza etica e l’economia sociale in Italia. Per provare a portare queste tematiche all’interno delle aule della politica ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni europee. Abbiamo parlato con lui di questa decisione, delle proposte che vuole portare e di temi scottanti come il legame fra economia e industria bellica e la politica economica comunitaria.
In circolo ci sono talmente tanti vestiti che può esistere un luogo in cui prenderli gratuitamente. E infatti esiste – e lavora senza sosta – dal 2020 a Cagliari, si chiama il Guardaroba Popolare ed è un punto di non-vendita in cui i prodotti sono gratis. Il progetto sfida il concetto tradizionale di valore e consumo nel settore della moda, mostrando le storture di un mondo in cui il fast fashion inquina e sfrutta risorse umane e ambientali per la produzione di abiti di cui, in realtà, non ci sarebbe bisogno.
La Missione Favorire partecipazione attiva della Fondazione Compagnia di San Paolo ha avviato una programmazione specifica per le aree interne e montane. Quali metodi di progettazione delle linee di intervento? Quali effetti sulla partecipazione attiva? Ecco una panoramica sulle varie iniziative finalizzate a rivitalizzare questi territori considerati marginali.
La bomba sociale e quella ambientale sono pronte a detonare. È possibile disinnescarle? Sì, ma secondo Francesco Gesualdi – attivista, saggista e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo – è indispensabile recuperare il senso del limite, consumare meno risorse e distribuirle più equamente. Perché quelle che offre il Pianeta non sono infinite.
A quasi dieci anni di distanza dal nostro primo incontro, parliamo di nuovo con Marco Bersani di Attac Italia delle grandi battaglie globali per una società più equa, dignitosa e sostenibile. Dalla storica campagna per l’acqua bene comune all’opposizione a guerre e militarismo, ripercorriamo i più di vent’anni di storia di una delle più rappresentative fra le reti di movimenti altermondialisti.
Da più di dieci anni il progetto Sardex, oggi SardexPay, sta rivoluzionando la scena economica italiana restituendo valore all’economia reale e sostenendo migliaia di imprese in un momento storico difficilissimo. Si tratta di un percorso in continua evoluzione che Italia Che Cambia ha iniziato a raccontare quasi dall’inizio. Oggi con Franco Contu e Paolo Piras facciamo il punto sulla situazione attuale.
Le strade di cambiamento concreto che da anni Italia Che Cambia e Sardex portano avanti parallelamente si sono incontrate. Insieme stiamo creando una community di scopo che consente ai progetti della rete e della mappa di Italia Che Cambia di accedere ai servizi del circuito Sardex, uno degli esperimenti economici più riusciti degli ultimi decenni. Daniel Tarozzi ci spiega i dettagli dell’iniziativa e come può fare ciascuno di voi a partecipare attivamente.
Oggi l’Italia è “piena di spazi vuoti”: riuscire a riusarne anche solo una minima parte, affidandoli a delle start up culturali e sociali, può realmente diventare una leva a basso costo per ridare vita a questi luoghi abbandonati e favorire l’occupabilità giovanile. Ed è questo l’obiettivo della Fondazione Riusiamo l’Italia di Novara, che sta ripensando il riuso degli spazi dismessi in una chiave di rigenerazione urbana, proprio come ci racconta il suo co-fondatore Roberto Tognetti.
La logica della rete è alla base del modello proposto da Altromercato, che unisce centinaia di migliaia di produttori in tutto il mondo per valorizzare il loro lavoro e combattere stili di consumo insostenibili. Con il presidente Alessandro Franceschini abbiamo parlato della situazione attuale e del ruolo che riveste oggi il consumo equo e solidale, ma ci siamo fatti raccontare anche le iniziative che questo progetto ha lanciato recentemente.
Oggi vi proponiamo la storia di Abrex il circuito abruzzese – figlio di Sardex – che permette all’economia locale di funzionare anche quando gli euro scarseggiano. Lo facciamo intervistando l’AD Sara Cicchelli e scoprendo con lei come uno strumento apparentemente fianziario può trasformarsi in relazioni, cultura, amicizia.
Nelle Marche, a Ripe San Ginesio, Valentina e Marta hanno aperto una bottega artigianale dove creano le loro collezioni usando tessuti al 100% certificati e tinture naturali. L’obiettivo è tornare a un concetto di moda più sostenibile per l’ambiente e per l’uomo, ma anche valorizzare un territorio che, nonostante sia considerato marginale, è ricco di fermento, innovazione e spirito d’iniziativa.
In Val Grana, nel cuneese, è nata Humus Job, una start up innovativa che sta rivoluzionando il mondo del lavoro agricolo: in questi anni ha costruito un modello per contrastare il lavoro irregolare in agricoltura e le derive di sfruttamento e caporalato. Così Claudio, Elena e Luca, i suoi fondatori, stanno creando una rete di aziende etiche accomunate dalla cultura per il lavoro sostenibile e per i diritti umani.
A Bologna c’è un progetto che prende il nome dal “sindaco del pane” Francesco Zanardi e che unisce soggetti pubblici e privati in una bellissima sinergia che mette al centro la solidarietà. Case Zanardi è infatti un’iniziativa fondata su tre empori solidali che distribuiscono generi alimentari e di prima necessità a chi non se li può permettere.
Nel mese di novembre il nostro Daniel Tarozzi sarà in giro per l’Italia per presentare “Una moneta chiamata fiducia”, il nuovo libro edito da Chiarelettere che parla di Sardex, il circuito di credito divenuto un esempio di modello economico efficace e sostenibile per tutto il mondo.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Aveva costruito una community da 120.000 persone prima di dire basta. Oggi l’ex influencer Federica Micoli ci illustra le soluzioni che possiamo adottare per diventare utenti e creatori di contenuti più consapevoli.
Il carcere è oggi un luogo di sovraffollamento cronico e diritti negati, in un sistema che punisce oltre la pena. Ne parliamo con la garante sarda delle persone detenute, Irene Testa.
La FIGC recluta volontari per la Supercoppa UEFA 2025, un evento sportivo multimilionario. Ma si tratta davvero di volontariato o di lavoro non retribuito? Un’analisi sul confine tra impegno gratuito, terzo settore e sfruttamento del lavoro nello sport.