
La rete dei Panificatori Agricoli Urbani è un movimento nato nel 2018 per evidenziare l’importanza del ruolo dei panificatori moderni. Attraverso il pane promuove una rivoluzione culturale che impatta sull’ambiente e sulle relazioni.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
La rete dei Panificatori Agricoli Urbani è un movimento nato nel 2018 per evidenziare l’importanza del ruolo dei panificatori moderni. Attraverso il pane promuove una rivoluzione culturale che impatta sull’ambiente e sulle relazioni.
Dopo tanto peregrinare in giro per il mondo Silvia e Toti hanno scelto l’Abruzzo. Qui hanno fondato l’associazione Terramore che propone attività olistiche e pratiche di agroecologia per una cultura rigenerativa della terra e del cuore capace di generare un cambiamento profondo.
Con uno studio attento e approfondito l’associazione Gramigna è attivamente coinvolta nello sviluppo di comunità energetiche, dove gruppi di persone producono e consumano energia da fonti rinnovabili in modo condiviso.
Ezen è un piccolo eden ispirato all’incanto dei giardini zen. Uno straordinario esempio di coltivazione in acquaponica, unico nel suo genere, ma anche di inclusione e riciclo.
Vi portiamo fra gli alpeggi del bellunese a scoprire cos’è e come funziona una latteria turnaria, dove il latte viene prodotto con metodi estensivi da una piccola comunità di allevatori che si mettono insieme.
Dalla carne a base di fiori alla riscoperta delle proprietà curative, le piante spontanee offrono infinite possibilità di alimentazione e di vita in armonia con la natura. Emanuele Cavaiolo le sta scoprendo e diffondendo.
Dopo aver lasciato una promettente carriera in una multinazionale, Sarah Zordan ha iniziato a dedicarsi al coaching, ovvero aiutare le persone a realizzare i propri obiettivi. Non lo fa in aule né in uffici, ma fra le piante di lavanda del suo campo alle pendici delle Dolomiti.
Nel 2017 Alessandro Mancosu da emigrato torna nella “sua” Sardegna, dove fonda Agrobass, un progetto unico che unisce la passione per la terra e la musica, incarnando il ritmo naturale e sonoro in ogni aspetto dell’azienda agricola. Situata nel rinato Storico Mulino di Guspini. In questa intervista è lo stesso fondatore a raccontare il forte impegno per l’educazione e la sostenibilità di un’azienda che mira a sensibilizzare la popolazione sarda nel riscoprire il mestiere di chi lavora la terra, creando un’economia circolare che avvantaggi tutta l’isola.
Dal 2000 Luca Cammarata ha realizzato il suo sogno di vivere a contatto con la terra e tra le sue amate campagne occupandosi di coltivazione di cereali e allevamento. La sua azienda oggi è custode della capra girgentana, che è stata reintrodotta attraverso pratiche di allevamento responsabili. E dal 2015 Luca, vicino ad Addiopizzo, gestisce un bene confiscato alla mafia.
Abbiamo incontrato Vandana Shiva, attivista indiana in difesa dei contadini e contro le multinazionali dell’agribusiness, in occasione della presentazione di un documentario sulla sua vita. Abbiamo parlato del suo lavoro, di semi e agricoltura, dello stato di salute della terra e anche di cosa possiamo fare per cambiare – in meglio – le cose.
Isabella e la sua famiglia puntano tutto sull’azienda agricola Magarìe, immersa nel verde rigoglioso delle campagne cilentane. Non solo un luogo di realizzazione e vendita di prodotti, ma anche un centro di inclusione sociale. Presso il loro rifugio infatti, organizzano campi estivi dedicati alle persone con disabilità, offrendo l’opportunità di sperimentare la vita rurale, imparare nuove competenze e partecipare attivamente alla vita della comunità agricola.
Antonio Luce, per amore della sua terra, ha deciso di sfruttare l’attività agricola di famiglia per cominciare un’azione di recupero e di valorizzazione del territorio irpino. Ereditando la passione del nonno, che acquistava e rivendeva castagne e nocciole, Antonio ha preso le redini dell’azienda agricola Giaquinto nel 2017. Così ha ampliato le superfici coltivate dando una nuova vita a terreni abbandonati da anni e iniziando nuove colture in regime di agricoltura biologica e con prodotti certificati IGP.
Casa Pachamama è un rifugio immerso nella natura incontaminata e selvaggia dei monti Picentini, a ridosso del fiume Tusciano, dove un gruppo di amici ha dato vita a un progetto di vita comunitaria. Le regole sono: solidarietà, sostenibilità, condivisione e il desiderio di abbandonare la frenesia cittadina per vivere secondo i cicli naturali. Qui, tra attività comunitarie, artigianato e spiritualità ancestrale, è facile trovare serenità e consapevolezza.
E se lavorando la terra si potesse dare, allo stesso tempo, una seconda possibilità a persone in difficoltà? Questa è la domanda che si sono posti i primi soci della cooperativa “Un fiore per la vita”, fondata a Napoli nel 2000 proprio con l’obiettivo di offrire nuove speranze a persone con fragilità. Dopo qualche anno a Casoria, la cooperativa ha trovato una nuova casa nel Parco della Maddalena ad Aversa, dove ha creato la fattoria sociale “Fuori di Zucca”. Sette ettari di terreno sono coltivati secondo i dettami dell’agricoltura biologica, mentre si aiuta chi ne ha bisogno a costruirsi una nuova vita, promuovendo giorno dopo giorno la realizzazione una società inclusiva.
Si chiama Parco della Lavanda e si trova a Campotenese, una frazione di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, ed è proprio ai piedi del Parco Nazionale del Pollino. La coltivazione e trasformazione della Lavanda, unite alle attività di fattoria didattica, sono al centro del modello di sviluppo di questa azienda agricola biologica.
La storia aziendale della società che oggi produce in biologico e commercializza i prodotti di tanti soci al Nord affonda le radici in quella di un immigrato in Lombardia che nel 1980 lasciò la fabbrica per tornare a coltivare in Sicilia e rifornire il Nord delle primizie isolane. Da quasi vent’anni il timone del progetto è passato nelle mani di Tommaso e Sara, che con una logistica certosina portano avanti questa esperienza pionieristica e promuovono i prodotti siciliani.
Nel panorama dell’edilizia sostenibile, il cohousing emerge come una soluzione innovativa che promuove la condivisione degli spazi e delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la coesione sociale. E se oltre a quattro mura e un tetto ci fosse anche un orto da coltivare? Il circolo Legambiente di Capaccio Paestum (SA) ha abbracciato questa filosofia progettuale, proponendo modelli di convivenza attenti all’ambiente e orientati alla comunità, come OrtoMondo.
La Cooperativa Agricola Lentamente nasce dal desiderio di Donato De Marco di ritornare alla propria terra d’origine, nel Sannio beneventano, mettendo la sua esperienza nell’ambito dell’agricoltura sociale a disposizione del territorio e coinvolgendo nel progetto un gruppo di amici che condividevano i suoi stessi ideali. Da dieci anni Lentamente si impegna a costruire, attraverso il lavoro agricolo, comunità solide e coese e a creare nuove opportunità per persone provenienti da contesti di svantaggio.
Su Per Terra è l’azienda agricola nata dal desiderio condiviso da Francesca, Giovanni e Paola di restituire dignità alla terra da cui provenivano, l’Irpinia, abbracciando un’agricoltura organica e rigenerativa e un modo di lavorare e di vivere rispettoso della terra e della biodiversità. La nascita di “Su per terra” è stata un viaggio alla riscoperta delle proprie radici e, allo stesso tempo, è una sfida contro metodi agricoli industriali e dannosi. Con “Su per Terra” e attraverso mercatini e presidi contadini, Francesca, Giovanni e Paola stanno a poco a poco cercando di creare una comunità che condivida i loro valori di rispetto per la terra e di consumo consapevole.
L’orto di Via Pia 49, nel cuore di Napoli, è il luogo dove l’associazione Progetto Pace semina solidarietà e speranza. Attraverso attività ludiche, lavori nell’orto e laboratori creativi, Progetto Pace offre un rifugio e nuove opportunità a chi vive in condizioni di rischio di emarginazione sociale. Con un approccio empatico e inclusivo, l’associazione riesce a trasformare in positivo le vite di chiunque ne entri a far parte.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Oggi l’abitare collaborativo può porre le basi per creare un nuovo modello fondato su condivisione, mutualità e protagonismo delle persone. Una sfida collettiva per comunità più solidali.
Yoga, teatro e stampa: nel centro storico di Cosenza alcuni giovani portano avanti una piccola rivoluzione sociale e culturale sfidando pregiudizi e recuperando beni abbandonati.
Sette platani adulti sono stati abbattuti per non intralciare la realizzazione di un supermercato. Ma la cittadinanza, con il circolo Sequs in testa, sta dando battaglia per avere giustizia.
Il camper dell’associazione OIA’ è in viaggio dall’Italia alla Francia per raccontare storie di inclusione, educazione e solidarietà. Il suo equipaggio ci racconti alcuni incontri vissuti appena prima di passare il confine.