
Un’infanzia vissuta all’ombra della camorra, la strada per il riscatto attraverso musica e teatro, una produzione artistica ricca di inviti al pensiero e all’azione. Abbiamo incontrato il giovane cantautore Maldestro.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Un’infanzia vissuta all’ombra della camorra, la strada per il riscatto attraverso musica e teatro, una produzione artistica ricca di inviti al pensiero e all’azione. Abbiamo incontrato il giovane cantautore Maldestro.
Dallo studio delle tecniche di costruzione antiche, la Cecere Management ha deciso di investire nell’utilizzo dei mattoni di canapa, fatti da tanti micro-alveoli che trattengono il vapore acqueo, non creano muffe e regolano la temperatura dell’abitazione. Per questo l’intero ecosistema Nunziare – realizzato in bioedilizia ad Aversa dal gruppo Cecere –, è stato premiato con il riconoscimento Impresa virtuosa Claudio Cicatiello per la sua capacità di informare, sensibilizzare e comunicare la sostenibilità.
In un’epoca in cui lo spopolamento e il turismo di massa minacciano sempre più i piccoli centri sardi, i coliving possono essere la risposta. Ispirati dall’esperienza in Galizia, dove il coliving ha trasformato un villaggio in declino in un hub vibrante, un gruppo di giovani sardi guidati dall’organizzazione no-profit Absentia ha lanciato un progetto che mira a creare spazi di condivisione che all’innovazione uniscono l’approccio comunitario e la sostenibilità.
Casa Pachamama è un rifugio immerso nella natura incontaminata e selvaggia dei monti Picentini, a ridosso del fiume Tusciano, dove un gruppo di amici ha dato vita a un progetto di vita comunitaria. Le regole sono: solidarietà, sostenibilità, condivisione e il desiderio di abbandonare la frenesia cittadina per vivere secondo i cicli naturali. Qui, tra attività comunitarie, artigianato e spiritualità ancestrale, è facile trovare serenità e consapevolezza.
Il Giardino della Ferrovia è un’oasi verde che sorge sorprendentemente a Pianura, un quartiere della periferia di Napoli. E la storia della sua nascita è ancora più sorprendente: era uno stato di totale stato di abbandono quando Pasquale Raffa ha deciso di regalargli una seconda vita, trasformandolo in un orto urbano che oggi gestisce con il supporto dell’associazione Zappa Social.
Abbiamo conosciuto Barbara Pierro dieci anni fa e abbiamo parlato delle visionarie iniziative in cui è coinvolta, con un obiettivo ancor più visionario: integrare la comunità rom a Scampia. A sentirne parlare chiunque avrebbe detto di questo progetto “non funzionerà mai”. E invece eccoci qua a raccontare non solo tutte le novità di Chi rom… e chi no, di Chikù e di La Kumpania, ma anche un pezzo di vita di Barbara, costellato di gioie, dolori, fatiche, gratitudine e speranza.
Pochi giorni fa la missione di Italia Che Cambia è rientrata da Potsdam, vicino a Berlino, dove ha esplorato il territorio e conosciuto chi lo abita e lo anima attraverso progetto innovativi e virtuosi, in particolare nel mondo del co-housing. Al viaggio, oltre allo staff, ha partecipato anche un gruppo di membri della community di Italia Che Cambia, che ha avuto la possibilità di toccare con mano e vivere di persona il cambiamento che legge quotidianamente sulle nostre pagine.
Un villaggio diffuso che rappresenti una comunità di riabitanti animati da uno scopo e una progettualità comuni: far rinascere borghi e montagne che stanno lentamente morendo a causa dello spopolamento. È questa una delle principali novità che abbiamo trovato a Tempo di Vivere, l’ecovillaggio sull’appennino piacentino di cui abbiamo parlato per la prima volta nel 2015.
L’immaginario cambia, le mappe finiscono sottosopra e la periferia diventa centro. Non è solo un esercizio mentale, è la realtà. Lo testimonia ciò che sta avvenendo a Scampia dove, a dieci anni di distanza dalla nostra prima visita, le iniziative, le associazioni, la partecipazione e la sensibilità sono aumentate esponenzialmente, dando luogo a un vero e proprio modello di rinascita e rigenerazione.
Oggi l’Italia è “piena di spazi vuoti”: riuscire a riusarne anche solo una minima parte, affidandoli a delle start up culturali e sociali, può realmente diventare una leva a basso costo per ridare vita a questi luoghi abbandonati e favorire l’occupabilità giovanile. Ed è questo l’obiettivo della Fondazione Riusiamo l’Italia di Novara, che sta ripensando il riuso degli spazi dismessi in una chiave di rigenerazione urbana, proprio come ci racconta il suo co-fondatore Roberto Tognetti.
Nuovi modelli di vita per rispondere a una deriva che, raggiungendo il suo culmine durante la pandemia, ha determinato un preoccupante inasprimento dei rapporti umani e sociali, dello stile di vita, della cultura e del pensiero. La famiglia di Daniela è stata “sorpresa” dal Covid durante un viaggio in Portogallo, ma come spesso accade una potenziale crisi si è rivelata una grande opportunità.
Continuiamo a parlare di ristrutturazione delle abitazioni ed efficientamento energetico, attraverso la narrazione dell’esperienza di Daniel ed Emanuela. E oggi lo facciamo grazie a una chiacchierata con Tommaso Gamaleri di énostra, che ha seguito la progettazione energetica della loro casa. Dopo un anno dalla fine dei lavori, Tommaso è tornato nell’abitazione per valutarne i reali consumi.
Torniamo a proporvi una video-intervista con Fausto Cerboni. Questa volta però non parliamo della sua storia, ma del suo lavoro. La sua azienda Terrapaglia infatti ristruttura o recupera abitazioni e beni architettonici in modo davvero naturale, con materiali locali, che non inquinano e che mettono al centro la salute di chi abita gli spazi. Una nuova concezione dell’abitare legata a una visione del mondo più consapevole ed ecologica.
Nel quartiere torinese di Porta Palazzo, sede del più grande mercato all’aperto d’Europa, sorge Viadellafucina16, il primo esperimento internazionale di condominio-museo. Creato da Kaninchen-Haus cinque anni fa, oggi è diventato una fabbrica di produzione culturale e innovazione sociale che ospita opere e performance di giovani artisti, dimostrando come l’arte sia in grado di diventare uno strumento efficace di rigenerazione urbana e di trasformazione collettiva, accessibile a tutti.
Ad Erli, nell’entroterra albenganese, una comunità dagli anni ’80 ha riabitato una piccola frazione ormai disabitata ristrutturando parte delle case, destinate al crollo dopo anni di abbandono. Qui da anni l’accoglienza di viandanti, artisti di passaggio e persone nomadi, fa da sovrana, creando le basi di una comunità stabile, ma allo stesso tempo aperta a tutti. La cattiva strada unisce il modello degli spazi comunitari, alla proprietà delle abitazioni, per permettere a tutti luoghi condivisi in cui socializzare, ma anche spazi personali in cui vivere.
Ed eccoci giunti al sistema di riscaldamento. Nelle scorse puntate di questa rubrica abbiamo ricostruito le diverse fasi che ci hanno portato alla ristrutturazione ecologica della nostra casa, dalla progettazione alla scelta dei materiali naturali, dal sistema di produzione di energia agli intonaci, dal tipo di cappotto e di infissi, passando per i pavimenti, l’isolamento del soffitto e così via. Oggi approfondiamo il tema del sistema di riscaldamento e della sua alimentazione.
Sarotto Group lavora per far sì che sempre più persone possano abitare in modo ecologico e naturale e anche a basso costo. Per questo ha ideato, progettato e brevettato un modello di casa prefabbricata passiva. Si può cambiare il mondo partendo dalla propria abitazione!
Dopo aver affrontato la scelta dei materiali naturali, in questa nuova puntata Daniel ed Emanuela ci presentano nel dettaglio i lavori in bioedilizia (bio davvero) fatti nella loro casa e ci spiegano come sia stato fondamentale il ruolo della progettazione e la scelta dei professionisti giusti. Quando un apparente ritardo può far davvero risparmiare tempo e denaro e guadagnare in salute e sostenibilità!
Continua il racconto di Daniel ed Emanuela, che condividono con noi i dettagli della ristrutturazione in bioedilizia della loro abitazione, con l’auspicio di diffondere questa pratica che garantisce sostenibilità e comfort per le nostre case. In questa puntata parliamo della scelta dei materiali, dell’isolamento termico e della parte energetica.
Dalla progettazione agli incentivi, dalla scelta dei materiali all’efficienza energetica, dal riscaldamento alla riduzione dei fabbisogni. A distanza di qualche mese dalla fine dei lavori, Daniel Tarozzi ha deciso di condividere in un racconto a puntate l’esperienza vissuta insieme alla moglie Emanuela Sabidussi della ristrutturazione in bioedilizia della loro casa ad Alto, incastonata tra i monti al confine tra la Liguria ed il Piemonte.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Insieme a Carmine Lanaro, agrotecnico del territorio, facciamo il punto sulla situazione del comparto agricolo nella Terra dei Fuochi, in Campania, fra incoraggianti novità e aspetti su cui bisogna ancora lavorare.
Un quadro della situazione sulle rinnovabili in Sardegna tracciato da Maurizio Onnis: tra scelte calate dall’alto e conflitti istituzionali, si gioca il futuro energetico dell’isola.
Il concetto di abitare è molto esteso. Spazio pubblico e spazio privato interagiscono di continuo e sono plasmati da chi li abita o ci lavora. Approfondiamo questi concetti con Federica Michieletti di Itinerari Paralleli.