A cura di Emanuela Sabidussi
PERCHÉ RACCONTI LE FAVOLE?
Ok, sappiamo cosa ora starai pensando: “Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Siamo infatti talmente abituati a vivere le cose a compartimenti stagni che forse inserire favole e racconti all’interno di un giornale come il nostro destabilizza un po’. Ma aspetta: prima di trarre le tue conclusioni ascolta le nostre motivazioni!
Italia che Cambia ha lavorato in questi anni per nutrire l’immaginario collettivo con l’obiettivo di creare nuovi modelli positivi ai quali ispirarsi.
Come è possibile, infatti, cambiare noi stessi, la nostra vita e ciò che ci è vicino, se conosciamo solo modelli negativi? Se ci sentiamo ripetere fin da quando siamo piccoli che le cose non si possono cambiare? A questi assiomi noi di Italia che Cambia abbiamo voluto rispondere con la narrazione di una realtà che ci dimostra concretamente che così non è attraverso racconti volti a mostrare con chiarezza che le cose possono cambiare, che “noi possiamo cambiare”.
Sappiamo dunque, senza timore di essere smentiti, che spetta solo a noi la scelta. Ma sappiamo anche che non sempre basta saperlo, perché non è così facile per tutti fare tale scelta…
Se attraverso storie di progetti realizzati e ispiranti sappiamo che le nostre idee di vita sono possibili, ciò che ci frena nel metterli in atto sono, in molti casi, le nostre paure inconsce, le nostre convinzioni limitanti.
Ma queste da quando esistono in noi? Non da sempre. Vi ricordate la sensazione di piena libertà e gioiosità che provavamo da bambini? Quella sensazione di totale affidamento che ci faceva sperimentare e scoprire il mondo ogni giorno con occhi nuovi? Ci siamo dunque detti che comunicare solo attraverso una via razionale è forse limitante: se il cambiamento parte da dentro, forse è proprio a quel dentro che dovremmo comunicare.
A CHI CI RIVOLGIAMO
È nata così l’idea bizzarra di provare a trasmettere i messaggi di Italia che Cambia attraverso un linguaggio nuovo (per noi) e antico allo stesso tempo, ovvero quello delle favole, dei racconti, per cercare di dialogare con le parti meno consce di noi, parti apparentemente dimenticate che aspettano solo di essere risvegliate. Abbiamo così provato ad elaborare favole per le famiglie: ne verrà pubblicata una al mese. Vivremo questo spazio come un grande laboratorio in cui si prova ad arrivare alle persone, indipendentemente dalla loro età anagrafica, attraverso diverse modalità.
Sappiamo infatti che nell’ascoltare si attiva un’area del nostro cervello che è differente rispetto a quella che usiamo per leggere un testo. Abbiamo pensato quindi di registrare le favole che pubblichiamo per permettervi di ascoltare anche quando sarete in viaggio, o in ufficio, o la sera a letto. Nonostante questo, però, la narrazione orale è comunque da preferirsi: vi invitiamo quindi a leggere queste favole, ad alta voce, a voi stessi e a chi vi sta a cuore.
Proviamo a dare insieme una possibilità a queste favole. E se l’adulto che siamo oggi non è ancora riuscito a fare il cambiamento che avrebbe voluto realizzare, nonostante tutti gli strumenti a disposizione, forse vale la pena sperimentare una via nuova: proviamo ad ascoltare il bambino/a che è in noi, impariamo a dialogarci. Essi sanno cose che, nella loro semplicità ed essenzialità, ci potranno aiutare a ritrovare il contatto con la parte più profonda di noi.
E se avete la fortuna di avere accanto a voi autentici bambini/e, ascoltatele o leggetele con loro. Vi potranno guidare in luoghi, pensieri, emozioni in cui da soli è difficile arrivare!