Raffaele Crocco: “La pace non dev’essere la fine di una guerra, ma la normalità”
Il contrasto alle guerre e alla cultura bellicista che le alimenta deve districarsi su più piani, da quello politico a quello culturale, dalla presenza fisica nelle piazze e nelle strade a una nuova semantica di pace. Lo sostiene, fra gli altri, il giornalista e inviato di guerra Raffaele Crocco, direttore di Unimondo e Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo.