
In Trentino una manifestazione con un mix di attività diverse è riuscita a coinvolgere l’intera comunità di un piccolo borgo di montagna grazie a eventi per ogni fascia d’età.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
In Trentino una manifestazione con un mix di attività diverse è riuscita a coinvolgere l’intera comunità di un piccolo borgo di montagna grazie a eventi per ogni fascia d’età.
Due borghi, un ponte tibetano che li collega e un progetto di rivitalizzazione in modo dolce, ecologico e partecipato di un territorio soggetto a spopolamento. Ce lo racconta Roberto Battista, collaboratore di Italia Che Cambia e vicesindaco di Sellano.
Venti persone con provenienze e percorsi di vita e di lavoro diversi si sono incontrate sulla montagna friulana. Un caso? Assolutamente no! Sono quelle che hanno risposto alla prima chiamata di un progetto denominato “Vieni a vivere in montagna” e finalizzato a rivitalizzare le aree interne e montane del Friuli in maniera consapevole, positiva e accompagnata dalle comunità a dalle istituzioni locali. Vi piacerebbe seguire le loro orme? La call è ancora aperta!
Negli ultimi anni i flussi turistici verso i borghi italiani hanno avuto un aumento vertiginoso. A prima vista questa può sembrare una buona notizia, ma in realtà non lo è poiché espone queste aree già caratterizzate da fragili equilibri al rischio dell’overtourism. Come fare dunque a rivitalizzarli senza soffocarli? Ecco alcune proposte di Rosanna Mazzia dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile.
Dal 13 al 29 settembre si svolgerà la seconda edizione di Ricarica Foto Festival, un festival fotografico a cadenza biennale che coinvolge tre Comuni dell’Oltrepò Mantovano. Paesi che quotidianamente lottano per difendere la propria identità. Il festival è anche un’occasione per incentivare processi che favoriscano la riattivazione di queste aree attraverso l’arte e una maggiore partecipazione.
Sul senso di andare e restare nell’Appennino centrale si interroga Savino Monterisi, giornalista abruzzese autore di un diario di viaggio tra i paesi dell’entroterra da cui è partito e poi a un certo punto tornato. Oltre certi immaginari che restituiscono una visione parziale e spesso ingiusta della vita nelle aree interne, il suo Infinito restare diventa così in primo luogo l’esplorazione del proprio «spazio vissuto».
A maggio, presso l’Abbazia di Rosazzo a Manzano, si è conclusa la terza edizione di Percorsi Spericolati, un progetto voluto da Fondazione Pietro Pittini per rilanciare le aree interne e montane a livello imprenditoriale, grazie al contributo di ragazze e ragazzi con la passione per la montagna e la rigenerazione territoriale.
Domani, 24 maggio, Giornata dei Parchi naturali italiani, avrà ufficialmente inizio Missione Parchi, un trekking di quindici giorni che porterà i e le partecipanti dalle Marche all’Abruzzo attraversando e conoscendo diverse comunità che vivono in queste aree. L’obiettivo? Recuperare il legame fra esse e i parchi, intesi sia come scrigni di biodiversità che come istituzioni con cui dialogare proficuamente per una gestione armonica del territorio.
Antichi portici un tempo percorsi da streghe, tratturi solcati dai protagonisti della transumanza, tradizioni artigianali e saper fare, prodotti della terra tipici e unici. Facendo leva su tutte queste gemme preziose e spesso ignote, la cooperativa di comunità InCastello vuole risollevare le sorti del borgo abruzzese di Castel del Monte, che come tanti altri insediamenti simili combatte contro lo spopolamento e l’oblio.
La situazione a Bussana Vecchia è paradossale. Dopo il terremoto del 1887, i cittadini rimasti senza casa sono stati costretti a spostarsi a valle e quelli che senza nessun aiuto da parte dello Stato hanno dato nuova vita al paese ora rischiano lo sfratto oltre a multe salate.
“Guarda che luna” è ciò che ha pensato Giovanni una sera di qualche anno fa, mentre ammirava il cielo e cercava di capire come realizzare i propri sogni. Ed è proprio questo il nome che ha scelto per il B&B che ha aperto nel piccolo paese della Basilicata da cui veniva e dove è tornato, deciso a migliorare la qualità della sua vita e di quella del territorio in cui è nato.
Vi piacerebbe intraprendere un percorso per vagliare, pianificare e mettere a sistema un progetto di “cambio vita” che preveda il trasferimento in una zona montana? È proprio questo l’obiettivo della Scuola di Montagna nell’Appennino Abruzzese, la cui prima edizione si è tenuta a novembre nell’aquilano. Ecco com’è andata e quali suggestioni sono emerse per il futuro.
Cosa succede se mettiamo insieme iniziative imprenditoriali delle aree montane e cosiddette marginali e giovani under 30 con idee e capacità per raccontare queste aree? È ciò che vuole scoprire Percorsi Spericolati, la call lanciata da Fondazione Pietro Pittini, giunta alla sua terza edizione. L’obiettivo? Raccogliere proposte innovative e risorse per valorizzare e rivalutare le aree interne dell’Italia, spesso dimenticate, grazie al contributo di ragazzi e ragazze con la passione per la montagna e la rigenerazione territoriale.
Vallə è un’idea nata da due giovani partecipanti – nonché vincitori – del bando Generazioni che vuole valorizzare i contesti montani, di borghi e aree marginali attraverso il dialogo intergenerazionale. Il linguaggio che consentirà ad under 30 e over 70 di confrontarsi sarà quello cinematografico nell’ambito di una produzione di cui entrambe le generazioni, ciascuna con un diverso ruolo, saranno protagoniste.
Ascrea è un piccolo borgo dell’entroterra laziale con poche decine di abitanti. Come tanti luoghi simili disseminati in giro per l’Italia potrebbe sembrare destinato a una lenta morte per abbandono e spopolamento, ma non è così. Un gruppo di giovani – fra cui il più giovane sindaco del Lazio – sta dando nuova vita a questa terra preservando le tradizioni e al tempo stesso rinnovandole.
Antonio Lavorgna ha ideato, con Mario Gualandri, e diretto un festival artistico per richiamare creativi e performer di fama internazionale in un piccolo borgo semiabbandonato dell’Abruzzo. Poy Art nasce a Poggetello grazie all’associazione Borgo Poggetello, al patrocinio del Comune di Sante Marie e al desiderio visionario di far rivivere il borgo trasformandolo in una galleria d’arte en plein air.
Simone è un giovane rifugista, da sempre appassionato di montagna: a soli 23 anni, in piena pandemia, ha preso in gestione il Rifugio Ospizio Sottile iniziando una nuova vita sul Colle Valdobbia, al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta. In questi quattro anni ha fatto rinascere l’antico rifugio trovando nella vita in alta quota, nei paesaggi incontaminati e nella convivialità la sua dimensione di felicità.
Un paese di poche anime e il desiderio di vederlo rivivere, creare opportunità di lavoro, diffondere un modello di turismo lento e rispettoso dei luoghi: parte da qui l’avventura della Porta sulle Langhe, una cooperativa di comunità della Val Bormida. Ne parliamo con il presidente Stefano Pera, fra dolci ricordi del passato e idee fresche per il futuro.
Un piccolo paese dell’appennino, un festival itinerante e un momento dedicato alla convivialità: sono questi gli ingredienti di Appennino Futuro Remoto, che sabato 22 e domenica 23 luglio porterà nel Comune di Carrega Ligure musica, spettacoli, danze, laboratori e attività della valle, in un evento che parla di rinascita del territorio.
Fra le Alpi Giulie e le Alpi Carniche si sono ritrovati tanti giovani e tantissime idee. Il contenitore che le ha accolte è Percorsi Spericolati, un progetto lanciato da tre realtà territoriali con l’obiettivo di far incontrare la creatività, la freschezza e la lungimiranza di giovani menti con le potenzialità – purtroppo spesso inespresse – delle aree interne italiane. Anche noi di Italia che Cambia abbiamo partecipato attivamente alle prime fasi di questo cammino.