
La proposta della Commissione europea di reindirizzare parte dei fondi di coesione verso il rafforzamento della difesa comune, mette in discussione le priorità dell’UE e rischia di compromettere il sostegno a territori come la Sardegna.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
La proposta della Commissione europea di reindirizzare parte dei fondi di coesione verso il rafforzamento della difesa comune, mette in discussione le priorità dell’UE e rischia di compromettere il sostegno a territori come la Sardegna.
Le due attiviste Paola Paesano e Gisella Turtula hanno partecipato alla conferenza del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari che si è tenuta a New York a inizio marzo. Con loro abbiamo parlato di riarmo, tema cruciale in un momento in cui anche l’Unione Europea ha rilanciato la corsa agli armamenti.
Carestie, lotte tribali e guerra per le risorse hanno scatenato una crisi senza precedenti, da molti osservatori ritenuta fra le più gravi in atto, nello stato africano del Sudan e in particolare nella zona del Darfur.
Dopo 70 anni di esercitazioni militari senza valutazione ambientale, l’Esercito presenta la documentazione per ottenere la VINCA a Teulada. Un risultato ottenuto grazie ai ricorsi e alla mobilitazione delle associazioni.
Le librerie sono presidi culturali, ma all’Educational Bookshop, libreria palestinese di Gerusalemme, i libri sono stati confiscati e i librai arrestati. La loro storia è un simbolo di lotta e speranza.
Con l’attivista per la pace Vittorio Agnoletto commentiamo una serie di provvedimenti che la regione Lombardia ha adottato negli ultimi mesi per rispondere a una eventuale minaccia nucleare.
Il giornalista Ernesto Fiaschi, alter ego di Luca Foschi, esplora le ferite di una regione in conflitto in un racconto che unisce etica, coraggio e umanità per restituire al lettore la verità senza compromessi.
Il genocidio in Palestina si nutre anche della complicità economica. A Cagliari, una petizione rilancia il boicottaggio come strumento per fermare l’apartheid e riaffermare i diritti umani.
In questo dialogo con il pacifista ed ex politico Aurelio Juri vediamo come il nostro vicino sta vivendo l’attuale congiuntura politica e militare, sempre più improntata su un bipolarismo russo-atlantico.
L’attivista palestinese-sarda Ahlam Hmaidan commenta la mozione del Consiglio regionale sardo per il cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Un passaggio dal valore simbolico importante, ma anche pieno di contraddizioni.
Nihon Hidankyo è l’associazione dei hibakusha, i sopravvissuti alle bombe atomiche, che ha vinto il Nobel per la Pace 2024. Ecco una carrellata di commenti da parte di esperti e attivisti per la pace, accomunati da alcune riflessioni. Due su tutte? L’importanza di non dimenticare il genocidio in corso e il valore della testimonianza di chi la guerra, in particolare quella nucleare, l’ha vissuta sulla propria pelle.
Più di trenta realtà della società civile milanese hanno deciso di unirsi sotto l’egida dal Coordinamento per la pace, che dallo scorso anno organizza iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità urgente di attuare misure per contrastare la cultura e la politica militarista. Ultima in ordine di tempo la “Tre giorni per la pace” che si è tenuta a fine settembre, mentre per il 26 ottobre è prevista una grande manifestazione fra le strade della città meneghina.
L’aeroporto militare di Ghedi ospita decine di testate nucleari americane. E proprio nel Comune bresciano si è tenuto il convegno “Contro la guerra e la presenza di armi nucleari in Italia”, che ha visto l’intervento di diverse personalità del mondo dei diritti, del pacifismo e dell’antimilitarismo, fra cui Francesca Albanese e Alex Zanotelli. Insieme all’avvocato Ugo Giannangeli, uno degli organizzatori, vediamo com’è andata.
Yurii Sheliazenko è un obiettore di coscienza e pacifista ucraino che si batte per una risoluzione nonviolenta del conflitto innescato dall’aggressione di Putin. Per le sue posizioni scomodo, Yurii è ora accusato di aver giustificato l’aggressione russa e subirà un processo che avrà inizio il 18 settembre. Mauro Carlo Zanella di Pressenza lo ha incontrato, vi proponiamo l’intervista che è scaturita.
Una marcia aperta a tutte le persone che toccherà decine di paesi e attraverserà l’intero pianeta, partendo e tornando in Costa Rica. È la Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza, un grande evento giunto alla sua terza edizione che vuole sensibilizzare i popoli e spingere le istituzioni a bandire le armi, in particolare quelle nucleari.
WarFree è un’associazione di categoria formata da oltre 50 aziende e professionisti della Sardegna che lavorano in differenti ambiti, ma che individualmente e insieme si impegnano nel difficile processo di cambiamento da un modello di economia fondato solo sul profitto a uno più solidale, attento alla pace e all’ambiente.
Mentre continuano gli attacchi aerei sulla striscia di Gaza, nel mondo si è accesa una mobilitazione per bloccare il carburante destinato ad alimentare i bombardamenti. La campagna si chiama No Harbour for Genocide ed è stata lanciata da una coalizione di organizzazioni palestinesi e internazionali e di sindacati. Il focus principale sono due navi cisterna che ogni due mesi circa partono dagli Stati Uniti per arrivare al porto di Ashkelon, nel distretto meridionale di Israele.
Aria, acqua, suolo e cibo. Questi quattro fondamentali elementi sono fortemente, gravemente e ripetutamente contaminati nel corso di ogni guerra ed è scientificamente dimostrato che il settore militare-industriale è una delle principali cause del cambiamento climatico. Francesco Romizi dell’ISDE, l’Associazione dei Medici per l’Ambiente, analizza nel dettaglio i vari impatti che le guerre hanno sull’ambiente e su chi lo abita.
Dall’Europa agli Stati Uniti, da Gaza all’Ucraina, dal pacifismo alla narrazione mediatica, dalla guerra all’industria bellica. Max Aliprandini della Lega Obiezione di Coscienza traccia un quadro della situazione geopolitica attuale legando tutti questi elementi con un filo rosso. La sfida? Invertire la tendenza che ha generato la deriva bellicista di quest’epoca storica.
Dalla fine di ottobre 2023 ad oggi sono più di mezzo milione gli afgani espulsi dal Pakistan perché senza documenti validi. Tra di loro, molte famiglie che erano nel paese da più di vent’anni, fuggite dall’Afghanistan a più ondate dopo le invasioni da parte dell’URSS e USA, o a seguito della prima ascesa al potere dei talebani. Tra di loro, anche la famiglia di Muhammed, rifugiata senza dimora nella terra che li ha visti crescere.