
Dall’insostenibilità dell’innevamento artificiale agli ingenti fondi stanziati per sostenere un settore agonizzante, il rapporto Neve Diversa pubblicato da Legambiente evidenzia tutte le criticità del turismo invernale in Italia.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
Dall’insostenibilità dell’innevamento artificiale agli ingenti fondi stanziati per sostenere un settore agonizzante, il rapporto Neve Diversa pubblicato da Legambiente evidenzia tutte le criticità del turismo invernale in Italia.
Nelle Langhe un progetto realizzato da Source International ha l’obiettivo di educare le giovani generazioni alle buone pratiche ecologiche, in particolare al risparmio idrico.
Uno studio dell’associazione dei Medici per l’Ambiente spiega e quantifica le conseguenze sulla salute e i costi dell’inquinamento atmosferico, suggerendo anche azioni per ridurne l’impatto.
In trentatré punti il Libro Bianco degli Stati Generali dell’azione per il clima racchiude le proposte e lo sforzo collettivo di attivisti, cittadini e organizzazioni nell’immaginare delle soluzioni possibili alla crisi climatica.
L’efficientamento degli usi idrici nei vari settori è indispensabile per la tutela di questa risorsa sempre più minacciata dalla crisi climatica. Il risparmio idrico può essere incentivato grazie al meccanismo dei certificati blu e da sistemi di ottimizzazione dell’uso delle risorse.
A Lerici un gruppo di persone sta cercando di impedire che una vasta area boschiva venga abbattuta per far posto a un resort turistico. Ne abbiamo parlato con la promotrice di una petizione sul tema.
A Valencia si scava ancora nel fango e la città si sta rialzando grazie soprattutto a migliaia di giovani volontari che stanno riuscendo laddove le istituzioni hanno fallito.
Dall’agroecologia alla cooperazione globale, sono diverse le soluzioni che l’ateneo sardo ha portato alla conferenza su siccità e desertificazione attualmente in corso in Arabia Saudita.
Dopo giorni di occupazione da parte di alcuni sindaci e cittadini del potabilizzatore dell’invaso dell’Ancipa, nell’ennese, le piogge hanno innalzato i livelli di acqua della diga e riportato la quiete. Ma l’emergenza non è finita.
In Italia ogni giorno 20 ettari di suolo vengono ricoperti dal cemento, con enormi danni ambientali ed economici. Oggi, Giornata Mondiale del Suolo 2024, vogliamo proporvi alcune soluzioni a questo problema.
L’impatto culturale dei mega-progetti per la produzione di energia rinnovabile sull’Isola va ben oltre il semplice danno “estetico” al paesaggio. L’alterazione imposta del territorio implica un danno al senso identitario e si caratterizza come un conflitto di autorità. Ce ne parla la nostra archeologa e divulgatrice Sara Corona Demurtas.
Più di 200 morti e un centinaio di dispersi. È questo il tributo che l’acqua ha chiesto a Valencia e in generale a un’umanità che non sta facendo i conti con la crisi climatica. Il nostro collaboratore Fulvio Mesolella, che ha vissuto dieci anni nella città spagnola, ci spiega le ragioni di ciò che è successo.
Con pochi interventi mirati, Massimiliano Capalbo è riuscito a trasformare una potenziale tragedia – l’alluvione che ha colpito alcune zone della Calabria a fine ottobre – in una risorsa per il suo Giardino Epicureo. In questa intervista ci spiega i dettagli delle sue azioni preventive, fornendo spunti utilissimi per implementare l’adattamento climatico.
Le Langhe sono un territorio ricco di biodiversità ma gravemente minacciato dalle monocolture intensive. Non è quindi un caso che Source International abbia scelto le scuole di quest’area per portare nelle classi, per il secondo anno consecutivo, un progetto di sensibilizzazione su biodiversità, cambiamento climatico e crisi idrica. Si passerà dalla teoria alla pratica con una serie di azioni che vanno dalla realizzazione di un fumetto alla piantumazione di una foresta.
Torniamo a parlare di alluvioni e non solo delle gravi conseguenze per le comunità locali e i territori; ma di quali strategie di adattamento mettere in campo, per limitare gli effetti di nuovi eventi climatici estremi che con sempre maggiore ricorrenza stanno colpendo il nostro paese.
Pochi giorni fa l’Emilia-Romagna è tornata sott’acqua. Per la terza volta solo quest’anno, senza contare la violenta alluvione del maggio de 2023, l’acqua dei fiumi esondati ha rotto argini, allagato cantine e abitazioni, trasformato le strade in torrenti. Un ragazzo di ventuno anni ha perso la vita travolto da un’inondazioni mentre era nella sua auto. Con oltre 3000 sfollati, il bolognese resta l’area più colpita.
Le evoluzioni di un clima sempre più imprevedibile ci sorprendono quotidianamente. Diventa necessario ingegnarsi per trovare soluzioni capaci di mitigare, anche se in parte, le difficoltà. Vi proponiamo due video ideati da Cristiano Bottone che propongono sistemi fai da te per lo stoccaggio di acqua in casa e negli orti urbani.
Una finanza etica è davvero possibile e lo dimostrano ancora una volta i numeri del Report di Impatto 2024 di Banca Etica, che fotografano un cambiamento positivo per le persone e il pianeta realizzato grazie a chi ha scelto un modo diverso di fare economia. 300 milioni di euro di nuovo credito trasparente alle imprese, alle persone, alla coesione sociale e all’ambiente.
Incendi e cambiamenti climatici sono due fenomeni strettamente collegati. Oltre a ripensare il nostro stile di vita per provare ad arginare la crisi climatica è necessario adottare soluzioni urgenti per contenerne gli effetti. Una di esse può essere l’analisi tattica degli incendi, un metodo che consente di prendere decisioni informate in tempo reale e limitare così i danni del fuoco.
Come nel maggio del 2023, in questi giorni di pioggia insistente si è verificata una nuova alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche settentrionali. Verrebbe da chiedersi come sia possibile che più di un anno dopo i tragici eventi che provocarono 17 morti e più di 20mila sfollati il copione si ripeta senza che nulla sia cambiato. Eppure le responsabilità sono chiare, come sottolinea il nostro Paolo Piacentini, invocando anche i provvedimenti risolutori che una politica colpevole e timorosa si rifiuta di adottare.