Cosa significa per te vivere in un territorio di confine?
“Per me vivere in un territorio di confine significa: attraversare i confini stessi per scoprire nuovi territori, adattamento, appartenenza e allo stesso tempo non appartenenza, unione di culture diverse, possibilità, percepire la diversa gestione pratica e amministrativa dei territori, vivere nel silenzio e nella tranquillità, valorizzare il proprio paese, non riuscire a identificarsi con un luogo preciso, sperimentare, condividere i problemi, senso della comunità, transizione, evoluzione, avventura, solitudine, superamento dei limiti personali.
Punti di forza e debolezza del territorio
FORZA:
Proseguendo con la riflessione sul “confine”, emerge dal dibattito che quest’ultimo è inteso come confine amministrativo ma non come confine mentale. Si percepisce infatti un forte senso di unitarietà, favorito dalla conformazione stessa del territorio che un tempo era connesso da scambi commerciali tra paesi e valli e che nel tempo hanno fatto da ponte tra storia, conoscenze e tradizioni. Oggi si può cogliere un diffuso patrimonio materiale e immateriale che va a comporre una multiculturalità di tradizioni comuni: dalla musica al canto, al ballo, ai dialetti, alla cucina locale.
Coloro che vivono sul territorio, come riportato dalle testimonianze, sentono un forte radicamento e si riconoscono quali effettivi abitanti “delle Quattro Province”, indipendentemente dal tipo di provincia in cui si è residenti. Emergono, tra i beni da preservare, l’alto valore ecologico e una biodiversità unica, favoriti da una scarsa industrializzazione che da un lato è considerata come un elemento di forza dal punto di vista ambientale, quanto un potenziale elemento di svantaggio dal punto di vista dello sviluppo economico locale.
Nonostante lo spopolamento e un senso diffuso di abbandono, emergono sul territorio delle Quattro Province comunità locali forti e resilienti, caratterizzate da un’autorganizzazione che dal passato sussiste ancora oggi.
DEBOLEZZA:
Il territorio nel tempo è stato soggetto a un forte spopolamento, con una conseguente frammentazione che ha fatto emergere un senso diffuso di solitudine. Tra gli elementi di debolezza emerge la fragilità amministrativa, favorita da una sensazione di abbandono delle amministrazioni stesse. Il territorio si alterna tra aree di valle e montane e queste ultime
risultano maggiormente difficili da governare. Emerge di conseguenza una necessità di potenziare i servizi essenziali come scuole e ospedali, inoltre la viabilità gioca un ruolo molto importante nella connessione tra i vari luoghi e talvolta soffre di una mancanza di manutenzione che si trasforma in rischio e condizione di disagio per i residenti. Il tema della viabilità è inoltre connesso al rischio idrogeologico che caratterizza queste aree. L’abbandono progressivo ha nel complesso favorito un forte declino demografico e, dalle voci dei partecipanti, si percepisce un disfattismo tipico di chi, purtroppo, non riconosce appeno il valore di questi territori ricchi di bellezza.
Temi prioritari e azioni concrete da mettere in pratica
SERVIZI: POTENZIARE TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILE
Potenziare il trasporto locale tra e verso i borghi
Garantire una diffusa e maggiore manutenzione stradale
Creare una connessione tra i trasporti pubblici e i nodi della rete escursionistica
Priorità è la salvaguardia dell’ambiente: potenziare l’offerta di mezzi sostenibili(noleggio di e-bike, navette elettriche, car pooling e car sharing locale)
Individuare luoghi di interscambio per ridurre l’utilizzo dell’automobile
Diffondere la cultura del cammino, a partire dalle nuove generazioni
Aiutare gli abitanti a livello fiscale per avviare attività sul territorio
Incrementare il numero di piccoli spacci e negozi di vicinato che propongono benialimentari per ridurre gli spostamenti
Promuovere una mobilità e itinerari turistici che prestino attenzione alle disabilità
PROMUOVERE LA CULTURA DEL TERRITORIO
Incentivare l’informazione e la conoscenza delle bellezze che il territorio può offrire
Promuovere spazi didattici e museali (musei diffusi, piccoli musei privati)
Maggiori azioni di marketing e comunicazione per far conoscere le realtà e le iniziativeattive sul territorio
Promuovere eventi culturali grandi e piccoli che permettano di custodire la storia, letradizioni locali e il recupero della memoria
Miglioramento della sentieristica e creazione di percorsi culturali
Produzione di un turismo lento verso un nuovo modo di concepire la natura
Sensibilizzazione del turista verso il territorio
Presenza di strutture ricettive (B&B, alberghi diffusi ecc.)
Occasioni di confronto tra giovani e anziani affinché questi ultimi possano trasmetterela storia del passato
Coinvolgimento delle scuole nei progetti culturali
Maggior collaborazione tra gli uffici del turismo e le realtà del luogo
Portare sul territorio un dibattito che aumenti la conoscenza dei predatori e deiselvatici
Promuovere il turismo esperienziale e sportivo, rispettosi del territorio
UNA RINNOVATA COLLABORAZIONE TRA AMMINISTRAZIONI E CITTADINI
Rafforzare la rete tra Comuni, Pro Loco e Consorzi
Mettere in maggiore comunicazione i piccoli paesi
Potenziare momenti strutturati di dialogo, confronto e ascolto tra amministrazioni ecittadini
Organizzare momenti di resoconto cadenzati in cui le amministrazioni aggiornano icittadini sulle tematiche critiche a livello locale
Maggiore apertura delle amministrazioni rispetto ai cittadini
Promuovere soluzioni di partenariato sociale come il baratto amministrativo
Ringraziamo le realtà virtuose incontrate sul percorso
Silvia Porcile, Associazione Il Paese degli Spaventapasseri
Federica Grasso, Biblioteca di Cabella e Presidente dell’Associazione Roba de Streije
Laura Parodi, Appennino Futuro Remoto
Paolo Ferrari, Dove Comincia l’Appennino
Mirna Filippi, I Sentieri di Mirna
Stefania De Lorenzo, Azienda Agricola La Braide
Irene Zembo, BorberAmbiente
Silvia Gogna, Bikevalborbera
Valentina Gogna e Barbara Bocca, Azienda Agricola Stille di Luna
Simona Pratolongo, Azienda Agricola CelestinOvie
Francesca Rosti, Varzi (PV)
Maddalena Scagnelli, Appennino Festival
Patrizia Fabris, Artinvall
Giovanni Moro, Boscopiano
Aldo Divano, Le matite di Aldo
Roberta Bottaro, Azienda Agricola Saint Hubert
Andrea Tacchella, Azienda Agricola Nebraie
Enrico Cano, Parco di Mongiardino
Giovanni Brocca, Rifugio Capanne Di Cosola
Roberto Ferrari, Azienda agricola Ferrari Roberto
I Calcaterra
Irene Calamante, Cuore di Pane
Giacomo D’Alessandro, il Cammino dei Ribelli
Serena Venola, Borbakery
Nicoletta Canepa, Donne in Cammino
Fedro, Giulia, Nicolò, Elisa, Federico, Tommaso e Francesco Peccatori, Cerreto di Zerba (PC)