“Per me vivere in un territorio di confine significa: terra di passaggio e di incontri, contaminazione, unione di territori, multiculturalità, lavorare più degli altri per dare risalto alle nostre ricchezze, presenza di tradizioni, dialetti diversi, storie diverse, varietà di cibo, opportunità, stimoli, ambienti da scoprire, essere in un territorio unito in corrispondenza del Parco Nazionale dell’Appennino, emarginazione, movimento, libertà, non ci sono confini per chi ama il proprio territorio”.
FORZA:
La posizione strategica, a metà tra mare e montagna, è uno dei punti di forza della Lunigiana, condiviso da tutto il gruppo. Questo si traduce in una natura incontaminata, favorita da una carenza di industrie, dove apprezzare il silenzio. Chi vive in Lunigiana riconosce le sue ricchezze più grandi: da quelle ambientali come la presenza di acqua e di sorgenti e la fauna, al patrimonio storico di cui fanno parte castelli, edifici ben conservati o piccoli borghi in pietra. A caratterizzare questo territorio di confine è la multiculturalità espressa attraverso il cibo, che vede ricette diverse in base ai diversi luoghi. Un elemento di opportunità per il territorio è la sua riscoperta, che guarda a un rilancio turistico e a un maggior protagonismo delle realtà che lo abitano. Per i partecipanti, la Lunigiana è il luogo adatto dove fare una “digital detox”: i disservizi come la mancanza di linea, che rappresentano un punto di criticità, possono essere intesi in questo senso come punto di forza che permette di “staccare la spina” e di vivere la tranquillità che offre questa terra.
DEBOLEZZA:
Emerge dal dibattito una progressiva perdita di biodiversità e una diffusione di varietà predominanti non autoctone. Ciò è anche favorito da un’incuria che dovrebbe lasciare spazio a una maggior cura del territorio.
A livello amministrativo emerge la necessità di relazioni meno puntuali e più sistemiche, che vedano i meriti e un maggior protagonismo delle realtà locali che si impegnano quotidianamente per promuovere il territorio. Emerge anche un campanilismo tra i paesi.
Ringraziamo le realtà virtuose incontrate sul percorso