Riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia: l’Italia fa scuola
Da anni nel nostro paese sono attive associazioni come Libera e il comitato don Peppe Diana che, lavorando sul campo ed esercitando un’intensa attività di lobbying, hanno contribuito a costruire un modello virtuoso di riutilizzo sociale dei beni mafiosi che oggi comincia a essere copiato anche all’estero.