
Femminicidi e media, fra silenzi e allarmismi. Cosa dicono i numeri? – 4/4/2025
Femminicidi, sinodo e transizione verde: tre storie che mostrano come patriarcato, potere e industria convivano sotto narrazioni contraddittorie.
Femminicidi, sinodo e transizione verde: tre storie che mostrano come patriarcato, potere e industria convivano sotto narrazioni contraddittorie.
In poche ore due femminicidi scuotono l’Italia. Sara e Ilaria sono due nuove vittime di uomini inadeguati e dell’assenza delle Istituzioni.
Una chatbot ha simulato conversazioni con due ragazze vittime di femminicidio. Questi casi hanno sollevato urgenti interrogativi sull’uso dell’intelligenza artificiale e sulla tutele dei diritti.
Parliamo di violenza di genere, cultura patriarcale e 25 novembre, riportando dati, nomi e parole, simbolo di una violenza sistemica e radicata nella nostra società. Lo faremo anche grazie al contributo audio del collettivo Istravanadas di Nuoro, dopo di che parleremo di lavoro, perché nell’Isola, il report di Infocamere parla chiaro: l’87% sarà precario. Vedremo insieme cosa significa e poi parleremo di un problema che in Sardegna si è fa sentire sempre più forte, quello della mortalità sulle strade dell’Isola. Le cronache hanno scosso tutti e tutte, ma sono indicative della situazione problematica delle strade: siamo è al primo posto nel panorama italiano per tasso di mortalità sulle strade. A chiudere poi la parte di cronaca il nostro punto a tema energia, con le novità in materia. Vedremo il no arrivato per i due parchi agrivoltaici che avrebbero minato l’ecosistema locale e le novità in materia di legge sulle aree idonee.
Nella seconda parte della rassegna vi racconteremo gli articoli della settimana su Sardegna che cambia, e poi in chiusura gli eventi in arrivo per il weekend.
Lo scrittore Piergiorgio Pulixi torna oggi in libreria con un nuovo romanzo, La donna nel pozzo, edito da Feltrinelli. L’autore, tra i più apprezzati esponenti della letteratura di genere noir e thriller in Italia e all’estero, ha pubblicato oltre venti romanzi e numerosi racconti. Tra le opere più conosciute vi sono quelle con protagonista l’ispettore Biagio Mazzeo e la serie de I canti del male, che ha portato nel panorama letterario un altro personaggio molto amato dai lettori, il vicequestore Vito Strega.
Pensare salva la vita. Lo fa quando si palesano i primi segnali di rischio di femminicidi e di casi di violenza di genere, ma anche in molte altre situazioni della vita di una persona. Ma in che modo? Raccontandoci la sua esperienza con una classe di adolescenti, Carola Truffelli di Filò ci spiega perché allenarsi a pensare e concettualizzare è fondamentale.
Invisibilità, dolore e abbandono. Sono queste le emozioni provate dai bambini, vittime collaterali del femminicidio che tutt’oggi colpisce i nuclei familiari. Finalmente il Mezzogiorno, con il progetto Respiro, può aiutarli a superare i momenti difficili e a ricominciare una nuova vita, evitando così che la violenza di perpetri di generazione in generazione.
Con un’integrazione alla Finanziaria la Regione Siciliana equipara le vittime di violenza e gli orfani di femminicidio alle vittime di mafia. Un passo avanti dal punto di vista culturale che però non convince del tutto le associazioni e le famiglie che invocano maggiori tutele per gli orfani in età infantile.
Paolo Piacentini riflette sul femminicidio di Giulia Cecchettin e su un tema che dovrebbe essere slegato dai pur drammatici e fondamentali fatti di cronaca. Perché la violenza sulle donne viene perpetrata ogni giorno, permea le battute sconce “da bar” e la cultura del possesso, il suprematismo culturale occidentale e la censura della sessualità. Oggi più che mai è necessario decostruire ricostruire modelli relazionali sani. Da dove partire? Dalla libertà, dal dono e dal valore della fisicità.
L’omicidio di Giulia Cecchettin sembra aver scosso partiolarmente le coscienze nel nosto paese e moltissime voci si sono levate in un misto di disperazione, stanchezza, frustrazione e rabbia, chiedendo che sia l’ultima donna vittima di femminicidio a dover piangere. In Argentina invece è stato eletto presidente Javier Milei, un anarco-capitalista che promette di fare a pezzi la casta con la motosega. Parliamo anche della strana vicenda del Ceo di OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT che è stato silurato e delle contraddizioni del fotovoltaico in Sardegna.
L’associazione Donne del vino Sicilia rilancia la campagna DxD Calici di Vita di cui Marisa Leo, vittima di femminicidio, era tra le principali promotrici e organizzatrici. Nonostante lo sbigottimento e il dolore, l’associazione e le amiche della donna hanno deciso di mantenere l’impegno e la data che lei stessa stava organizzando. Parte dei proventi della tappa di Mazara del Vallo, il 7 ottobre, andranno all’associazione Palma Vitae che si occupa di dare sostegno alle donne vittime di violenza.
Parliamo di lavoro e istruzione, col commento di Laura Stochino, insegnante e membro dell’associazione Gramsci di Cagliari, sul fatto che un terzo di chi lavora nell’Isola non ha un titolo di studio. L’appello della LIPU per la tutela dei volatili rispetto alle zone da dedicare agli impianti FER, le iniziative della Regione per la carenza di voli per Pasqua e poi il recupero a Santa Teresa di Gallura della posidonia oceanica.
Sulle pagine di Italia Che Cambia oggi non usciranno contenuti. Facendo propria la proposta di Lisa Ferreli, caporedattrice di Sardegna Che Cambia, tutto lo staff ha infatti deciso di aderire all’iniziativa lanciata da thePeriod. Ecco le ragioni per cui oggi scioperiamo.
Una nuova proposta di legge che compromette il benessere animale, le CER in Sicilia, il polo petrolchimico di Siracusa e una legge per le vittime di femminicidio approvata e mai applicata.
Due psicologhe affrontano il tema dell’educazione emotiva e ce ne fanno capire l’importanza anche spiegando le conseguenze – dal bullismo ai suicidi – della censura delle emozioni, come ci viene insegnato a fare fin dalla nascita.
La plastica è un grosso problema per gli ecosistemi, e allora ieri è iniziato un altro summit delle Nazioni unite, meno famoso di quello sul clima ma non meno importante in cui si spera di raggiungere un accordo vincolante per ridurre drasticamente la plastica nel mondo. Parliamo anche di femminicidi e ergastoli, delle proteste di Extinction Rebellion a Roma, della più grande area marina protetta del Nord Atlantico e infine di una bella storia di rinaturazione di un lago piemontese.
Gli sguardi di donne che hanno subito violenza trasmettono le loro emozioni a chi li osserva, diffondendo così consapevolezza. È per questo che un’acquerellista ligure ha deciso di ritrarli.
Il 25 novembre è, fra le tante cose, un momento per riflettere sulle radici profonde della violenza di genere e su fenomeni come il patriarcato e il colonialismo, che rivelano connessioni storiche e culturali che continuano a influenzare la nostra società.
Oggi parliamo di siccità perché sono state pubblicate le prime stime sull’entità dell’emergenza con 130 comuni colpiti per nove milioni di danni, e faremo poi il nostro solito punto sul tema dell’energia, focalizzandoci soprattutto sulla legge sulle aree idonee. Parleremo poi del fatto che in Sardegna girano le auto più vecchie e inquinanti d’Italia, anche se aumentano i veicoli ibridi ed elettrici, e dedicheremo uno spazio anche al tema scorie perché torna l’ombra dello stoccaggio scorie nucleari nell’Isola; lo faremo insieme a Marta Serra del comitato no scorie – Sarcidano per la sardegna. Nella seconda parte della rassegna vi racconteremo invece gli articoli della settimana su Sardegna che cambia dove avremo inoltre un altro contributo, da parte qui dell’assemblea nazionale sarda sul festival Fàulas; in chiusura poi, gli eventi in arrivo per il weekend.
Parliamo di sanità perché i disastri continuano a non mancare e anzi, con l’estate e l’arrivo di migliaia di turisti le falle presenti diventano voragini, e torniamo anche sul tema della speculazione energetica con due novità: il ricorso della Regione Sardegna al Consiglio di Stato per il parco nella zona di Barumini e la proposta di legge del deputato sardo Emiliano Fenu per evitare i parchi nelle zone a rischio incendio. Parleremo poi del legame tra tra accessibilità, spostamenti e spopolamento in Sardegna, guardando ai dati che arrivano dal Crenos e infine, dedicheremo uno spazio al tema della violenza di genere a partire dalla notizia dell’ennesimo femminicidio, quello di Francesca Deidda. Avremo in merito un commento di Emanuela Falqui di Liberas. Nella seconda parte della rassegna, vi racconteremo gli articoli della settimana su Sardegna che cambia e in chiusura, festival e eventi in arrivo.