
Prendendo come case history la val Pennavaire, al confine fra Liguria e Piemonte, proviamo a capire quale può essere il contributo dell’agricoltura nella lotta allo spopolamento, ma anche alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità.
Prendendo come case history la val Pennavaire, al confine fra Liguria e Piemonte, proviamo a capire quale può essere il contributo dell’agricoltura nella lotta allo spopolamento, ma anche alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità.
A maggio, presso l’Abbazia di Rosazzo a Manzano, si è conclusa la terza edizione di Percorsi Spericolati, un progetto voluto da Fondazione Pietro Pittini per rilanciare le aree interne e montane a livello imprenditoriale, grazie al contributo di ragazze e ragazzi con la passione per la montagna e la rigenerazione territoriale.
Procede il progetto di Fondazione Pittini – Percorsi Spericolati – che si pone l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi per le aree interne grazie allo scambio tra le giovani generazioni e le attività imprenditoriali presenti sul territorio. Vi riportiamo alcune testimonianze dei partecipanti al camp residenziale di marzo, che li ha visti anche fare la conoscenza di alcuni progetti associativi e imprenditoriali che animano la zona.
25 giovani sono pronti a intraprendere un percorso di formazione residenziale e multidisciplinare per imparare come valorizzare aree interne e montane. Sono coloro che hanno partecipato alle selezioni appena concluse della call promossa da Fondazione Pittini per valorizzare le aree interne attraverso uno scambio tra le giovani generazioni e le attività imprenditoriali innovative presenti sul territorio del Friuli-Venezia Giulia e un gruppo di giovani formati e pronti a sperimentare sul campo.
La rivincita delle aree interne richiede impegno, dedizione e un lavoro che rivoluzioni il modo di pensare a queste zone del paese, mettendo i giovani al centro. Nel 2020 è nata in Sicilia Rifai, la Rete Italiana dei Facilitatori delle Aree Interne, che riunisce giovani da tutta Italia per proporre un nuovo modello che accanto alle città consideri anche le zone marginali per nuove strategie e sviluppi dell’intera nazione.
La Missione Favorire partecipazione attiva della Fondazione Compagnia di San Paolo ha avviato una programmazione specifica per le aree interne e montane. Quali metodi di progettazione delle linee di intervento? Quali effetti sulla partecipazione attiva? Ecco una panoramica sulle varie iniziative finalizzate a rivitalizzare questi territori considerati marginali.
Non solo mete turistiche note e grandi città d’arte: l’Italia conserva un patrimonio di itinerari da conoscere e valorizzare in molte aree interne spesso sconosciute e dimenticate. Dall’Umbria alla Sicilia, ecco alcune delle proposte per delle vacanze alternative e consapevoli che si possono trovare all’interno del Catalogo del Turismo Cooperativo 2023.
Fra le Alpi Giulie e le Alpi Carniche si sono ritrovati tanti giovani e tantissime idee. Il contenitore che le ha accolte è Percorsi Spericolati, un progetto lanciato da tre realtà territoriali con l’obiettivo di far incontrare la creatività, la freschezza e la lungimiranza di giovani menti con le potenzialità – purtroppo spesso inespresse – delle aree interne italiane. Anche noi di Italia che Cambia abbiamo partecipato attivamente alle prime fasi di questo cammino.
Le aree interne siciliane sono sempre più a rischio di spopolamento anche perché le giovani generazioni decidono di costruire altrove il proprio futuro. A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, grazie all’idea di Michele Schifano un gruppo di giovani talenti ha creato La Pescheria delle idee, un luogo virtuale e fisico per trasformare le idee in progetti concreti attraverso innovazione, ricerca, relazioni e servizi.
Una scuola per futuri montanari e montanare con un progetto da sviluppare nelle aree interne: parliamo della Impact Mountain School, che si terrà nel paese di Melle (CN), da 26 al 30 luglio 2023. È gratuita e aperta a un massimo di venti partecipanti, che potranno prendere parte ad attività di formazione, confronto e approfondimento per sviluppare la propria idea imprenditoriale ad impatto sociale.
A Castelbianco (SV) una coppia di artisti e ricercatori da anni si occupa di esplorare il ruolo della zucca nella storia dell’umanità, partendo dalla realizzazione di contenitori fino ad arrivare alla replica di strumenti musicali. Ed è così che nasce la Cucurbita Sapiens Orchestra, che utilizza solo strumenti creati con le zucche da loro coltivate, ma anche le conferenze e i laboratori proposti. Una passione lunga secoli di storia e di cultura che affonda le sue radici in Val Pennavaire.
Nasino, paese di confine fra Liguria e Piemonte, è un luogo immerso nel verde premontano. È qui che si è trasferita Oriana, lasciando Bergamo e la sua vita frenetica per crescere il proprio figlio a un ritmo più sano. È da lei che ci facciamo raccontare cosa vuol dire vivere e lavorare qui e quali sono le difficoltà.
La seconda edizione di Percorsi Spericolati apre le candidature ai giovani under 30 appassionati del mondo della montagna, interessati ai temi della rigenerazione territoriale e delle aree interne. L’obiettivo è formare una squadra di narratori che sappia valorizzare le bellezze e le risorse di questi angoli d’Italia ormai troppo spesso dimenticati.
Un cross contamination hub come laboratorio di talenti e idee imprenditoriali: è innanzitutto questo la Talent House. Creata a Lucera, ma con lo sguardo rivolto alle comunità locali dei Monti Dauni e all’Europa, la Talent House è uno spazio di lavoro e progettazione dove ogni giorno si prova a valorizzare il potenziale umano e sociale dei territori.
Tra dicembre 2022 e gennaio 2023 partirà la Winter School, una scuola di progettazione partecipata di politiche nelle aree interne e montane di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. L’obiettivo? Rafforzare le competenze di amministratori, GAL e progettisti attivi in questi territori marginali, perché le persone e i loro progetti di vita possano essere messi al centro del futuro del territorio.
Recenti pubblicazioni hanno creato delle contrapposizioni fra borghi e paesi che rischiano di polarizzare il dibattito sulla valorizzazione delle aree interne italiane. Paolo Piacentini – autore del libro Appennino Atto d’Amore, esperto di questioni appenniniche e Presidente Onorario della Federtrek – riflette su come orientare la discussione affinché affronti i punti realmente cruciali per la rinascita dei territori montani e marginali.
Valorizzare una professione rendendo protagoniste le giovani generazioni: è questa la sfida della Scuola Nazionale di Pastorizia, progetto a lungo termine che intende rilanciare un settore riscoprendo l’antico mestiere del pastore. In Piemonte, Lombardia, Sardegna e Toscana questa scuola innovativa diventerà presto realtà, seguita dalle Regioni che crederanno nella possibilità di un rilancio delle aree interne.
Abbiamo incontrato il professor Enzo Andreta, collaboratore di lunga data delle istituzioni europee su vari ambiti. La sua visione del futuro dell’entroterra ligure spazia su diversi aspetti, prevendendo un sistema complesso e interconnesso attraverso il quale è possibile valorizzare e dare nuova vita alle aree interne da un punto di vista culturale, energetico, ambientale e tecnologico, per fornire gli strumenti per essere traino di cambiamento per il resto del paese.
Durante le nostre ricerche sui ritorni, più volte ci siamo imbattuti in storie di persone che hanno deciso di tornare a vivere nelle aree interne della Calabria. Per questo motivo abbiamo deciso di intervistare Sabina Licursi, docente Unical, che assieme al professore Domenico Cersosimo sta conducendo una ricerca sulle aree interne e sui giovani che le abitano.
Proposte concrete e condivise, nate dal basso e strutturate per dare corpo al sogno di far rinascere le aree interne d’Italia, una grande ricchezza svalutata da spopolamento e urbanizzazione. È questo ciò che emerso da un percorso attivato dall’Officina Giovani Aree Interne che ha coinvolto 400 under 40 provenienti da tutto il Paese.