
Da Crotone arriva un modello innovativo di partenariato pubblico privato per gestire in modo efficiente e responsabile beni e spazi di comunità. È quello proposto dal Consorzio Jobel, di cui ci parla il suo presidente Santo Vazzano.
Da Crotone arriva un modello innovativo di partenariato pubblico privato per gestire in modo efficiente e responsabile beni e spazi di comunità. È quello proposto dal Consorzio Jobel, di cui ci parla il suo presidente Santo Vazzano.
Nella città che ospitò la scuola pitagorica, un consorzio di imprese e cooperative sociali sta recuperando musei e altri luoghi di cultura e socialità strappandoli all’abbandono e restituendoli alla comunità.
Il DAM è un dipartimento autogestito dell’Università della Calabria con una storia lunga trent’anni di movimento, lotta e resistenza. Ce la racconta Daniela Ielasi, una delle fondatrici dello spazio e dell’associazione Entropia, che oggi lo gestisce.
La cooperativa Kiwi e il suo giovane staff stanno costruendo una nuova immagine della città reggina attraverso un percorso di rigenerazione fondato su cultura, socialità e valorizzazione delle radici. Fra le iniziative più interessanti, una biblioteca frequentata da tantissime persone e progetti di eccellenza in tutta Italia. Ne abbiamo parlato con Angelo Carchidi, co-fondatore della cooperativa.
Nel reggino un progetto di “privato etico” propone un modello di assistenza sanitaria fondato su una visione sistemica e inclusiva della medicina che parte dalla prevenzione. Ne abbiamo parlato con il Dottor Lino Caserta.
Da anni sono in atto una strenue difesa dei trasporti pubblici calabresi e la costruzione di un paradigma radicalmente diverso da quello delle grandi opere inutili. Grazie al lavoro di persone come il professor Domenico Gattuso sono state ottenute piccole e grandi vittorie.
È fondato sull’economia circolare il progetto della cooperativa sociale Felici da Matti, che in Calabria sta portando innovazione, sostenibilità e inclusione partendo da olii esausti e vestiti destinati al macero.
F.A.T.A. Comunità sta per Fuoco, Acqua, Terra, Aria. Sono i quattro elementi su cui si basa questo progetto del Consorzio Ecolandia per rigenerare il quartiere reggino di Arghillà, che decenni di politiche miopi e carenti hanno trasformato in uno dei ghetti d’Italia. Questo processo però viene portato avanti in maniera consapevole, dal basso, coinvolgendo cittadinanza e istituzioni per capire di cosa ha realmente bisogno il territorio.
“Chi pedala cambia il mondo” è lo slogan della Ciclofficina TR22o, che a Crotone gestisce tre spazi e si occupa di personalizzazione, restyling, riparazioni e riciclo. Ne abbiamo ricostruito la storia e gli intenti con Francesco Turrà, amministratore dell’impresa sociale e socio del consorzio Jobel, la realtà imprenditoriale che c’è dietro questo progetto che vuole cambiare il volto urbanistico del capoluogo calabrese.
Da luglio 2021, la nave “delle persone che salvano le persone” può contare anche su un equipaggio terrestre in Calabria. “Era necessario che anche qui, nella nostra regione, ci fosse un supporto concreto verso una nave che nasce da un impegno della società civile e va in mare a salvare i migranti”, ci ha spiegato Enzo Infantino, attivista calabrese di lungo corso.
Gli interrogatori, l’isolamento, le torture, le prigioni disumane e i 40.000 detenuti del regime di Al-Sisi, il caso di Giulio Regeni e le relazioni Italia-Egitto. Ma anche le lotte, gli studi, la speranza e il supporto della sua famiglia, della sua università e dell’Italia intera. A Catanzaro, durante il NON fest, abbiamo incontrato Patrick Zaki, con cui abbiamo dialogato sulla sua storia e quella dei due paesi mediterranei.
A Petilia Policastro, Giuseppe e Manuela, hanno scelto di “restare” in Calabria per coltivare bellezza, tra i colori dei murales di Giuseppe Caruso e le parole custodite nella libreria Libri liberi. Quella che leggerete è una conversazione tranquilla ed entusiasta con entrambi sulla Calabria, sulla restanza, sull’importanza della cultura come viatico per un futuro di speranza.
Nel reggino c’è Favuriti, un progetto culturale identitario e positivo nato da un’idea di Nino De Masi, l’imprenditore calabrese che da anni vive sotto scorta. L’obiettivo? «Costruire una nuova narrazione della Calabria» che “faccia la guerra” alla criminalità organizzata usando come “armi” cultura ed economia sana.
Cemento, privatizzazioni, illegalità e inquinamento assediano le coste calabresi. Another beach project si batte per proteggere da questo assalto un tratto di costa all’altezza di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, e per diffondere un modello di turismo consapevole, ecologico, comunitario e solidale con il territorio e con il suo tessuto sociale.
Un luogo in cui natura e mondo antropico, selvatico e domestico si fondono. È il giardino Epicureo, il nuovo progetto di Massimiliano Capalbo. Non solo un centro per scoprire il territorio in maniera lenta e dolce, ma anche una testimonianza del fatto che anche in Calabria è possibile creare idee imprenditoriali che funzionano, senza necessariamente dover copiare pedissequamente il modello settentrionale.
Da Reggio Calabria all’intera regione sconfinando spesso e volentieri nel resto d’Italia.
Da vent’anni il consorzio dei piccoli produttori calabresi Equosud resiste alla Grande Distribuzione e pratica lavoro, dignità, solidarietà, creando al tempo stesso reti solidali che danno forza alle piccole realtà produttive calabresi e di altre regioni.
Inauguriamo con questo articolo e questo video un nuovo format: Calabria sarai Tu, un altro immaginario per la Calabria. In questa prima puntata vi presentiamo Maria Francesca Gentile e il lavoro di Civico Trame e dell’Associazione Antiracket Lametina. Un lavoro e un percorso che mostrano e dimostrano che chi denuncia diventa più forte e che il coraggio è sempre “oltre” la paura.
Si chiama Parco della Lavanda e si trova a Campotenese, una frazione di Morano Calabro, in provincia di Cosenza, ed è proprio ai piedi del Parco Nazionale del Pollino. La coltivazione e trasformazione della Lavanda, unite alle attività di fattoria didattica, sono al centro del modello di sviluppo di questa azienda agricola biologica.
Abbiamo chiacchierato a lungo con Kento – all’anagrafe Francesco Carlo –, rapper reggino che da anni porta la sua arte nei carceri minorili italiani. I temi dibattuti? Il senso della pena detentiva, il rapporto fra giovani e musica, l’educazione, il divario generazionale, le sue fonti d’ispirazione, fino al contesto sociale e familiare calabrese.
Da più di dieci anni, l’opera dibattito ideata da Giulia Minoli calca i palcoscenici dei teatri di tutta Italia e le aule scolastiche con migliaia di studenti. Uno spettacolo per fare luce sugli aspetti meno conosciuti della criminalità organizzata e dare voce a chi la combatte, nel silenzio ingeneroso dell’opinione pubblica Ne abbiamo parlato con Giulia Minoli e con due dei molti protagonisti, Deborah Cartisano e Vincenzo Chindamo.
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