
Vi portiamo fra gli alpeggi del bellunese a scoprire cos’è e come funziona una latteria turnaria, dove il latte viene prodotto con metodi estensivi da una piccola comunità di allevatori che si mettono insieme.
Vi portiamo fra gli alpeggi del bellunese a scoprire cos’è e come funziona una latteria turnaria, dove il latte viene prodotto con metodi estensivi da una piccola comunità di allevatori che si mettono insieme.
Dopo una pausa di diversi anni dovuta alla pandemia, torna il Festival della Gioia, nato dall’idea e dall’entusiasmo di due ragazze di Padova. Due giorni per parlare di temi come natura, ambiente, educazione, crescita, impatto sul mondo e nuovi paradigmi lavorativi, ma soprattutto per incontrarsi, confrontarsi, stare insieme e creare comunità.
Smartphone e dispositivi digitali hanno facilitato molti aspetti della nostra vita, ma spesso sono diventati totalizzanti, generando vere e proprie dipendenze. Lo studioso americano Cal Newport le ha analizzate nel suo lavoro “Minimalismo digitale”, spiegando i principi di base di tale dipendenza e i passi da compiere per provare a liberarsene.
Una delle paure più grandi dei genitori di oggi è quella che i loro figli e le loro figlie non riescano a trovare il giusto equilibrio nel rapportarsi con la tecnologia, davvero pervasiva nella vita di oggi. Per aiutare le famiglie – e non solo – a trovare tale equilibrio sono nati i Patti Digitali di comunità, ormai diffusi in molte città italiane. Vediamo in particolare il caso di Ponte nelle Alpi, in Veneto.
Da cinquant’anni un’azienda criminale, appoggiata da una politica connivente, sta inquinando le acque venete con i PFAS, composti chimici inquinanti e pericolosi. Per fortuna c’è chi non sta a guardare, come ad esempio gli studenti e le studentesse del progetto educativo One Health, che sotto la guida della professoressa Donata Albiero portano avanti un’attività incessante e preziosissima di analisi e sensibilizzazione.
A poche centinaia di metri dal centro di Padova sta nascendo una nuova CSA, una comunità che supporta l’agricoltura. Si chiama Arakè e già da diversi anni come azienda agricola svolge numerose funzioni ad alto impatto positivo, come rifornire numerose famiglie di prodotti locali e naturali, diffondere la cultura contadina e proteggere il territorio e i suoi abitanti dalla cementificazione.
Facing violence, affrontare la violenza. E perché non farlo insieme, confrontandosi anche attraverso l’utilizzo di strumenti come il video? È ciò che stanno facendo, nell’ambito dell’omonimo progetto, sei donne che vivono a Padova: “Raccontare, testimoniare, disinnescare la violenza di genere e non limitarsi solo a rappresentarla”.
Molti mesi di carcere, in isolamento. Botte, torture e il tentativo di estorcergli una confessione che non è arrivata. E poi la liberà e la fuga, lasciandosi dietro la sua vita, la sua terra – l’Iran –, la sua famiglia. Reza oggi vive a Padova e lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia, che è quella di tante altre persone, per alcune delle quali l’epilogo non è stato lieto o non è ancora arrivato. È proprio loro che Reza vuole aiutare attraverso il centro di Solidarietà Iraniana che ha creato.
Da diversi mesi in via Friburgo, una strada di Padova, i cittadini sono in rivolta per salvare più di cento alberi dall’abbattimento. Mobilitazioni, ricerche, interrogazioni e una petizione sottoscritta da più di seimila persone si oppongono al piano del Comune per eliminare il bosco. Ne abbiamo parlato con Maria Elena Martinez, una delle animatrici della campagna.
Da imprenditore di successo ad artista a tempo pieno. Le vite che ha vissuto e sta vivendo Giorgio Bellingardo sono due, proprio come accade agli oggetti protagonisti delle sue opere d’arte, rifiuti che rinascono e che attraverso la bellezza comunicano un importante messaggio di circolarità.
Da molti anni in un piccolo borgo toscano è in atto un esperimento che unisce rigenerazione, arte, condivisione, economia e comunità e che rappresenta un unicum in Italia. Vi raccontiamo com’è nato e in cosa consiste il Teatro Povero di Monticchiello attraverso le parole dei suoi protagonisti: i cittadini del paese.
Trent’anni fa si consumava la strage di via d’Amelio. Quel lontano 1992 ci parla di una criminalità organizzata che l’immaginario collettivo colloca nelle assolate piazze di Palermo o nascosta fra gli impenetrabili boschi della Sila. Ma oggi non è più così e il procuratore Nicola Gratteri ce lo ha ricordato in un evento tenutosi martedì scorso vicino a Padova. Nel 2022 la mafia – in particolare la ‘ndrangheta – opera al nord, spara meno e compra di più. Fa affari e spesso i suoi clienti e fornitori siamo proprio noi.
Oggi vi raccontiamo la storia di due giovani con un lavoro poco stabile nell’industria culturale che, stimolati da un problema che si è presentato, hanno deciso di cambiare vita e lavoro dedicandosi all’agricoltura naturale, raccontando in un libro il loro percorso.
Da troppo tempo cultura e spettacolo non sono più una priorità per l’agenda politica italiana. Fra le tante conseguenze di questa negligenza c’è anche la condizione precaria di chi lavora in questi settori, specialmente dopo due anni di lockdown e restrizioni, che hanno colpito – spesso in maniera ingiustificata – il mondo dell’arte.