
Italia che Cambia entra a far parte dei promotori nazionali della Biennale della Prossimità, il principale evento italiano dedicato a chi costruisce quotidianamente relazioni di cura, solidarietà e cooperazione nei territori.
Italia che Cambia entra a far parte dei promotori nazionali della Biennale della Prossimità, il principale evento italiano dedicato a chi costruisce quotidianamente relazioni di cura, solidarietà e cooperazione nei territori.
Giorgia Meloni ha parlato del Manifesto di Ventotene, rivolgendo accuse molto forti a questo documento che sembrano semplificare eccessivamente la realtà, estrapolando frasi e passaggi in maniera strumentale. Il nostro Paolo Cignini ha analizzato questi estratti ricostruendo il contesto in cui furono scritti e il senso profondo che li accompagnava.
Un punto di accesso chiaro, semplice e trasparente per conoscere i servizi, la formazione e le opportunità di collaborazione offerte. Vi presentiamo le nostre competenze professionali e un network consolidato per accompagnarvi verso una comunicazione etica, consapevole e in sintonia con i valori della sostenibilità e dell’innovazione sociale.
La depressione dichiarata da Vittorio Sgarbi apre uno spunto di riflessione che va oltre la sua figura pubblica. Cosa accade quando crollano le maschere che abbiamo indossato per una vita?
La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, insieme a Edizioni Effedì, lancia il concorso letterario “Storie da Museo”, per promuovere la visita ai musei del Vercellese e della Valsesia. Aperto a tutti i generi letterari, il concorso invita gli scrittori a creare racconti di fantasia ispirati agli oggetti esposti nei musei partecipanti. Lorenzo Proverbio e Paoletta Picco della Fondazione ci raccontano l’importanza di coinvolgere tutta la comunità, soprattutto i giovani, e di valorizzare il patrimonio culturale locale.
Lontano dai luoghi del turismo di massa, l’Elba custodisce preziose perle di buone pratiche e sostenibilità. Una di esse è stata creata da Davide Fabbri e Michela Francia, romagnoli arrivati sull’isola qualche anno fa e fondatori de I Giardini di Poseidone, un’azienda agricola basata sulla permacultura e sull’agricoltura organica e rigenerativa. La loro è una storia che racchiude molti dei temi che stanno da sempre a cuore a Italia che Cambia: l’immaginario e il lavoro su di esso, un’agricoltura più osservatrice della natura e meno viziata dal controllo umano e il suolo visto come parte organica di un ecosistema. Scopriamo insieme questi e altri aspetti che stanno contribuendo alla buona riuscita dell’esperienza.
Abbiamo incrociato ormai diversi anni fa per la prima volta il cammino della Federazione Italiana dell’Economia del Bene Comune, ma – diversamente da altri progetti – a partire da quel momento i nostri percorsi si sono intersecati spesso. Abbiamo comunque approfittato dell’incontro con la Presidente della Federazione Lidia di Vece per fare il punto sia sulla rete che sul modello economico che essa propone e porta avanti.
Economia circolare e inclusione sociale, passando per un modello di gestione d’impresa che rappresenta una piccola rivoluzione. Piccoli semi che germogliano in esempi di nuove economie a misura di persona. Uno di essi è quello rappresentato dalla Cooperativa Monteverde Onlus, di cui vi parliamo oggi. Socia della Federazione dell’Economia del Bene Comune e giunta al suo secondo bilancio, la Cooperativa punta alla sostenibilità integrale dell’organizzazione e tiene in considerazione lo standard qualitativo delle persone e dei soci che ne fanno parte.
Si parla spesso di allevamenti intensivi e di sofferenza animale in questi contesti. Ma cosa ne sappiamo dell’impatto della produzione dei formaggi sulla vita degli animali che contribuiscono a produrli? Facciamo un quadro della situazione e di come possiamo attivarci per cambiare lo scenario senza perdere il gusto del formaggio con Martina Macellari di Prodor, un’azienda storicamente legata al mondo dell’industria casearia con cui ha lanciato una linea di fermenti vegetali unici nel loro generi e ideali per la produzione di alternative vegetali al formaggio tradizionale.
È vero: a volte il cambiamento, quello vero, è rimanere sé stessi, cercare di essere il più possibile coerenti con i propri principi senza dimenticare di armonizzare la propria visione con il mondo che ci circonda. Oggi vi raccontiamo una storia che nel corso degli anni è cambiata poco ed è proprio questa la sua forza. Abbiamo incontrato nuovamente Devis Bonanni, il ragazzo friulano che decise di lasciare il suo lavoro a tempo indeterminato e tornare nel luogo natale per coltivare la terra e autoprodurre il suo cibo, divenendo nel frattempo famoso con il nome Pecoranera.
Come fa notare la tanatologa Daniela Muggia, l’intensità con cui una cosa spaventa una società si misura con i giri di parole utilizzati per definirla. E per dire “morte” in italiano esiste un’infinità di espressioni alternative. Ma perché ne abbiamo così paura? In che modo è possibile spezzare questo tabù? Quali insegnamenti ci arrivano dalle altre culture? Ne abbiamo parlato con Daniela, che ha dedicato anni di studi al tema del fine vita e ha ideato il metodo ECEL, Empathic Care of the End of Life.
Siamo andati a Isola del Piano, nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino, per parlarvi di un pioniere del biologico in Italia e della filiera che ha creato: Gino Girolomoni. Contadino, sindaco, poeta, scrittore, imprenditore e visionario, Girolomoni ha fondato un’azienda che produce pasta e prodotti bio e che oggi è capofila di un “ecosistema” che coinvolge oltre quattrocento produttori. Tra i silenzi e gli splendidi panorami di Montebello, il monastero abbandonato recuperato da Gino dove tutto ebbe inizio, vi raccontiamo la storia sospesa tra passato e futuro di chi prova a non dimenticare la vera anima del biologico.
Un progetto ampio e articolato, una filiera dolce – nel senso letterale del termine! – e rivoluzionaria che vuole ribaltare gli stereotipi sulla disabilità e mandare in pensione tanto l’approccio pietistico quanto l’abilismo. Tutto questo è Frolla, un’impresa artigianale etica e solidale che mescola in maniera virtuosa imprenditorialità, disabilità e autonomia lavorativa.
Terra di confini, reali o immaginari. Terra di lingue e tradizioni che allo stesso dividono e uniscono. E, al di là di tutto, terra affascinante e ricca di potenzialità. Con il supporto del mini documentario che abbiamo realizzato per il progetto Confini, vi portiamo a visitare la Lunigiana e a conoscere i suoi abitanti, incastonati in questo angolo fra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna.
Un nuovo studio realizzato dall’Istituto Superiore della Sanità evidenzia i dati drammatici che – fra i diversi territori sensibili – caratterizzano Taranto. Eccessi di tumori e leucemie, soprattutto infantili, sono un campanello d’allarme gravissimo che viene ignorato da anni. Il tutto mentre il Parlamento si appresta ad approvare l’ennesimo provvedimento che sostiene l’attività produttiva dell’ex-Ilva e al posto della gente di Taranto.
Nuova puntata di Io Faccio Così insieme a Marie Madeleine Gianni, fellow Ashoka Italia e imprenditrice sociale. Marie è la fondatrice di Bet She Can, una fondazione nata nel 2015 che accompagna la crescita di bambine e ragazze nella preadolescenza, attraverso strumenti di supporto allo sviluppo della consapevolezza di ciò che sono e di ciò che vogliono essere, fino alla libertà nelle loro scelte e azioni, prima che i condizionamenti si consolidino, in un’ottica di investimento e di prevenzione del problema. Scopriamo il suo percorso e le diverse attività di Bet She Can, e perché secondo Marie il cambiamento parte dalla consapevolezza delle giovani e degli adulti di riferimento.
Sujith Ravindran è autore, conferenziere, coach e formatore di origini indiane ma da anni residente in Italia. Ha messo al centro del suo lavoro il tema dell’educazione, che nella sua visione ha una relazione sempre più stretta con la spiritualità intesa come capacità di essere responsabili verso sé stessi e verso i propri sogni. Insieme a lui proviamo a tracciare alcune linee guida necessarie per i percorsi educativi del presente e del futuro, che saranno alle prese con la fine del sistema industriale e con il ritorno di un’era in cui il valore della consapevolezza, in primis dei propri valori e dei propri sogni, sarà sempre più centrale.
Durante il viaggio per celebrare il decennale di Italia che Cambia abbiamo conosciuto e ospitato Alex Trabalza, un operatore socio-sanitario da anni sensibile al tema degli scarti e di come evitare di crearli. Nel 2020 ha fondato la Ricicleria, un laboratorio per dare una nuova vita agli oggetti donati e ai rifiuti recuperati restaurandoli e, quando possibile, fornendo loro una nuova destinazione d’uso con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sulle tematiche ambientali del riciclo e riuso. Vi raccontiamo la storia sua e del suo impegno nel sociale, che lui chiama missione. Perché niente e nessuno merita di essere buttato via.
Molti conoscono una delle catene di negozi biologici più diffuse in Italia, ma pochi sono al corrente della storia e soprattutto della filosofia da cui prende origine NaturaSì. Ce le siamo fatte raccontare dal Presidente Fabio Brescacin, che si è soffermato su temi chiave come la sostenibilità dell’agricoltura, un trattamento equo dei contadini, l’importanza della creazione di una cultura ambientale e l’approccio meritocratico che caratterizza la politica aziendale del marchio.
Vivere il luogo, creare relazioni stabili con chi lo abita, sporcarsi le mani, esporsi in prima persona. È questo il metodo di lavoro che da più di dieci anni accompagna Anna Rizzo nel suo viaggio personale e professionale per studiare e contribuire a riattivare i borghi italiani. Ne ha parlato con noi, proponendo anche una critica puntuale e ragionata sulle attuali politiche di sostegno alle aree interne.
Cosa sono le comunità energetiche? A cosa servono? Ci sono degli esempi già esistenti e quale sarà la spinta propulsiva del decreto attuativo appena approvato, che rende Legge questa possibilità di condivisione dell’energia tra i cittadini?
Ne parliamo con Sara Capuzzo, Presidente del fornitore cooperativo di energia rinnovabile ènostra, partner di Italia che Cambia e realtà da sempre attenta allo sviluppo di processi partecipativi e di condivisione.
Incontriamo Federico Palla e Milena Simeoni della Rete Europea SALUS, nata per iniziativa dell’Associazione Lumen e di cui Italia che Cambia è partner, che raduna diversi gruppi di professionisti della salute, organizzazioni no profit e aziende interessati ad un diverso approccio al mondo della salute, che tenga conto del profondo legame che esiste tra la salute umana e la salute del pianeta e degli ecosistemi. Insieme ai nostri ospiti approfondiamo alcuni punti legati alle attività e agli obiettivi di SALUS.
In questa puntata di “A tu per tu” proviamo a guardare al gioco da un punto di vista molto particolare. Incontriamo infatti Lucia Berdini e Michele Pierangeli, ideatori di Playfactory.it, un portale (e non solo) che diffonde la cultura del gioco in tutte le sue forme, allo scopo di creare una massa critica di persone consapevoli di quanto giocare sia fondamentale per il nostro benessere, nelle famiglie, come nelle istituzioni e nelle organizzazioni. Volete sapere come? Andiamo insieme alla scoperta del perché giocare è un atto rivoluzionario.
Elisa Nicoli e Chiara Spadaro sono le autrici del volume “Plastica addio. Fare a meno della plastica: istruzioni per un mondo e una vita “zero waste”, uscito per Altreconomia. Hanno studiato e approfondito il fenomeno della plastica, cercando di portare a galla il perché della sua diffusione e le amare conseguenze che questo comporta in termini di gestione dei rifiuti e di inquinamento ambientale. L’imperativo che emerge è che dobbiamo assolutamente farne a meno. La notizia incoraggiante è che possiamo cominciare dal nostro quotidiano a ridurre l’utilizzo della plastica, perché il riciclo non è affatto la soluzione ideale nel lungo periodo. Insieme, nella terza puntata di “A tu per tu”, proveremo a capire come fare,con un occhio all’attualità che vede un pericoloso ritorno dell’usa e getta nel nostro quotidiano.
Quale sarà il futuro del turismo? Potremo continuare a viaggiare? Se sì, come si potrà fare? Tornano alla ribalta, in particolar modo in questo periodo, il turismo lento ed i cammini, una nuova possibilità per scoprire le bellezze naturali e rilanciare le peculiarità dei piccoli borghi italiani. Ne parliamo con alcuni protagonisti del variegato mondo del cammino italiano.
Sandro Formica è professore presso la Florida International University, a Miami. Da anni ha un proposito: integrare la scienza della felicità nelle aziende, università, scuole e istituzioni pubbliche, partendo da un modello di cambiamento che presuppone un lavoro individuale di partenza. Vi proponiamo una nostra video-intervista con Sandro Formica, dove abbiamo approfondito diversi punti legati alla Scienza della Felicità e alle sue caratteristiche, partendo anche dalla sua esperienza personale in rapporto a questo tema.