
Alle porte di Milano, l’associazione Controcoltura ha trasformato un terreno inutilizzato in un rigoglioso orto di comunità. I soci non gestiscono ciascuno il proprio appezzamento, ma lavorano tutti insieme su cinquemila metri quadri di suolo sottratto all’abbandono. Il loro impegno va dal campo alla tavola per una maggior consapevolezza di ciò che si mangia e di come lo si produce.