15 Aprile 2025 | Tempo lettura: 6 minuti

Pieve Tesino e la sua comunità: al lavoro per attrarre nuovi abitanti e non spopolarsi

In Trentino una manifestazione con un mix di attività diverse è riuscita a coinvolgere l’intera comunità di un piccolo borgo di montagna grazie a eventi per ogni fascia d’età.

Autore: Valentina D'Amora
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In breve

Pieve Tesino Borgo d’Europa è stata una settimana di eventi culturali e territoriali per valorizzare il paese natale di Alcide De Gasperi

  • Dal 7 al 13 aprile si sono tenuti conferenze, laboratori, attività nelle scuole e analisi di casi studio di micro-imprenditoria locale, con un focus sulla rigenerazione urbana, la sostenibilità e la qualità della vita.
  • Il senso di comunità e la partecipazione attiva della popolazione, dai bambini agli adulti, hanno segnato l’intera manifestazione, culminata con l’inaugurazione del Parco dei Popoli, una nuova area verde per famiglie.
  • L’obiettivo centrale della settimana è stato pensare come contrastare lo spopolamento e attrarre nuovi residenti, puntando su servizi attivi, piccole imprese locali e accoglienza.
  • La sfida futura sarà quella di creare le condizioni per un “paesaggio ideale”, dove vivere e lavorare nel modo più sostenibile possibile.

Lo scorso 7 aprile ha preso il via una settimana ricca di appuntamenti a Pieve Tesino, paese natale di Alcide De Gasperi, per favorire lo sviluppo culturale e territoriale del borgo. Organizzata dal Comune locale e patrocinata dall’Azienda per il Turismo Valsugana-Lagorai, la manifestazione – sostenuta con i fondi del PNRR – si è protratta fino a domenica 13 aprile e ha offerto una preziosa occasione di riflessione sulla tutela delle risorse locali.

Conferenze, laboratori, workshop, attività comunitarie e dibattiti su temi rilevanti per il territorio – come ad esempio la rigenerazione urbana e la valorizzazione delle piccole borgate – hanno vivacizzato la settimana di Pieve Tesino, coinvolgendo l’intera collettività e rafforzando così l’identità culturale del borgo.

Pieve Tesino
Uno dei momenti di confronto partecipativo con i residenti e i bambini.

Gli eventi

«È stato un bel risultato secondo me, frutto di una settimana molto interessante», ha sottolineato Stefano Ravelli, coordinatore progetto PNRR Pieve Borgo d’Europa, che ha sottolineato l’importanza di riflettere e confrontarsi sulla valorizzazione delle risorse locali e del patrimonio culturale. Gli eventi hanno celebrato l’eredità di De Gasperi, sottolineando l’importanza storica e culturale di Pieve Tesino. Si è poi sentito in modo molto forte il senso di comunità, che ha promosso la partecipazione civica della cittadinanza, di ogni età.

Ci sono stati infatti diversi incontri anche all’interno della scuola primaria di Pieve Tesino, che hanno coinvolto gli alunni di tutte le classi, dalla prima fino alla quinta: «Con i bambini e le bambine in classe abbiamo parlato di sostenibilità ambientale, dell’importanza del territorio e di come poter mettere al centro le persone per migliorare la qualità della vita e la vivibilità dei luoghi. Dopodiché abbiamo analizzato il loro percepito», prosegue Ravelli.

A proposito di esempi di come vivere il territorio e lavorarci, sono stati portati alcuni casi studio di imprenditoria locale. «Primo tra tutti quello di Irene Piazza, che proprio a Pieve gestisce Malga Telvagola in cui viene prodotto formaggio. Grazie al Centro Studi Alpino dell’università della Tuscia, che ha sede proprio qui a Pieve Tesino, oltre al bilancio economico dell’azienda agricola è stato presentato anche il suo bilancio ecologico, che riguarda la gestione del pascolo e quindi indirettamente anche la manutenzione del verde e dei boschi, il tutto in un’ottica di circolarità».

Pieve Tesino
Un momento di dialogo con le classi quarte e quinte di scuola primaria alle quali è stato chiesto il futuro di Pieve Tesino

Una giornata poi, l’11 aprile, è stata interamente dedicata alla formazione, all’ispirazione e al confronto sui temi della rigenerazione dei territori attraverso la leva della cultura. Il workshop ha esplorato il delicato equilibrio tra profitto e impatto sociale, mettendo al centro il ruolo delle imprese nel rilancio economico e comunitario. Un’occasione per riflettere su come il mondo produttivo possa diventare motore di trasformazione sociale, promuovendo modelli sostenibili che valorizzino identità locali, coesione e innovazione.

A condurre il dialogo sono stati Francesca Folda, giornalista ed esperta di innovazione sociale, Giovanni Pizzochero della Casa del Parco Adamello, Silvia Silvozzi progettista di Bottega del Terzo Settore, Roberto Colella di Borghi della Lettura e Luca Martinelli giornalista, socio di Fer-Menti Leontine cooperativa di comunità.

La settimana appena conclusa è stata una preziosa occasione per consolidare l’identità culturale di Pieve Tesino

Contestualmente sono proseguite anche le riflessioni sull’importanza di continuare a mantenere in un paesino di montagna di 620 abitanti con tutti i servizi attivi, dalla scuola infanzia alle secondaria di primo grado, negozi, bar, ristoranti, alberghi ancora aperti e in funzione: «Tutto questo dà la possibilità di progettare un rilancio in termini di innovazione sociale e di rigenerazione territoriale». Infine, a conclusione degli interventi realizzati nel corso della settimana, il 13 aprile è stato inaugurato il Parco dei Popoli, un nuovo spazio verde dedicato ai bambini, simbolo del legame tra Pieve Tesino e l’Europa, che arricchirà ulteriormente l’offerta culturale tesina.

Quale sarà il futuro di Pieve Tesino?

«Qui stiamo tutti cercando di affrontare questa sfida. Ci si è resi conto che gli insediamenti industriali nelle aree di montagna funzionano fino a quando ci sono le sovvenzioni pubbliche. Il fatto di aver concentrato l’attenzione dell’evento sulle micro-imprese locali e le micro-filiere che valorizzano le caratteristiche e l’identità territoriale può essere la nuova modalità di far fronte al futuro, mettendo al centro gli abitanti e quindi la qualità della vita», ha evidenziato Ravelli.

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L’inaugurazione del Parco dei Popoli

D’altra parte trovare idee per «bloccare l’emorragia di un lento ma inesorabile spopolamento di questi paesi di montagna è essenziale». Se in un luogo ci sono buone condizioni di vita, ma soprattutto c’è anche una comunità che sa accogliere viene spontaneo prendere in considerazione l’idea di andarci a vivere: «Oggi la sfida di un borgo come Pieve Tesino è quella di trovare nuovi residenti e non mi riferisco ai nomadi digitali, quanto a chi decide di trasferirsi qui perché sa di trovare tutti i servizi. Immagino giovani coppie con bambini piccoli, ad esempio, che sanno di poter contare sulle scuole dalla materna alla secondaria».

Si è aperta quindi una nuova fase, che è quella di saper intercettare nuove fasce di popolazione disposte a venire a vivere qui, ha concluso il direttore dell’APT Valsugana. La settimana appena conclusa è stata una preziosa occasione per consolidare l’identità culturale di Pieve Tesino, coinvolgendo attivamente l’intera comunità nella valorizzazione del proprio patrimonio, ma anche per studiare strategie per ripopolare questi paesi, delineando in modo partecipato un “paesaggio ideale” in cui vivere, abitare, lavorare.