Green Days Festival 2025: un mese fra arte, ambiente, cultura e inclusione
Si è conclusa la terza edizione del Green Days Festival di cui Italia che Cambia è stata media partner. Quasi un mese di eventi tra cinema, teatro, danza, musica e arte per parlare di sostenibilità e cambiamento, condividere riflessioni e guardare al futuro con più consapevolezza.

«L’edizione di quest’anno del Green Days Festival ha ribadito quanto sia fondamentale il connubio tra arte, cultura e sostenibilità. Grazie alla partecipazione di artisti, comunità e partner, siamo riusciti a generare un impatto positivo e stimolato riflessioni essenziali per il nostro sviluppo. Proseguiremo con impegno e determinazione su questa strada, con l’obiettivo di contribuire a un mondo più equo, giusto e sostenibile».
Massimiliano Flora, direttore artistico, commenta la fine la terza edizione del Green Days Festival, promosso dall’associazione Ratatoj Aps, che dal 7 al 31 marzo 2025 si è svolto presso il Cinema Teatro Magda Olivero di Saluzzo (CN) e nel territorio di Ostana in Alta Valle Po. Green Days Festival è stato ancora una volta un’occasione di riflessione collettiva sulla sostenibilità, con un programma ricco di appuntamenti che ha visto la partecipazione di oltre 1200 spettatori e di artisti, esperti e attivisti impegnati a sensibilizzare la comunità su temi urgenti e rilevanti. Un laboratorio di idee e pratiche concrete per promuovere un cambiamento nella nostra società, coinvolgendo 20 partner, tra enti e associazioni nazionali ed europee.
Un viaggio nel teatro e nella sostenibilità
Il festival ha aperto con lo spettacolo “Detonazione” di Lotta, una performance teatrale unita a musica per affrontare temi come il riscaldamento globale e la fast fashion, un fenomeno che sempre più minaccia l’ambiente e le persone soprattutto nelle filiere produttive dei paesi più poveri. Per i più piccoli invece il teatro ha visto sul suo palco lo spettacolo “Il bambino e la formica” che ha trattato temi legati allo sfruttamento minorile e alla speranza di un futuro migliore attraverso il viaggio simbolico di Ayo, un bambino che lavora nelle miniere del Congo.

Nel corso del mese il Green Days Festival ha proposto numerosi film di riflessione, tra questi il documentario “Come se non ci fosse un domani”, che racconta le azioni nonviolente del movimento Ultima Generazione contro il cambiamento climatico, e “Intrecci Etici – La rivoluzione della moda sostenibile in Italia”. Alle scuole e ai ragazzi sono stati dedicati due appuntamenti, il film “La Crociata” – la storia di alcuni bambini appassionati all’ecologia al contrario di adulti indifferenti – ed “Emma e il giaguaro nero”, la storia di un’adolescente cresciuta in Amazzonia da genitori ambientalisti che si ritrova a dover salvare dai bracconieri il giaguaro nero con cui ha condiviso molti anni.
Come già anticipato, il Cinema Teatro Magda Olivero nell’ambito del Green Days Festival ha ospitato l’anteprima ufficiale del festival Jazz is Dead! 2025 – Infinito. Un’esperienza intensa e fuori dagli schemi che ha promosso la musica e l’arte come strumenti di trasformazione culturale. Nina Gvilia, una cantautrice immaginaria i cui testi spaziano tra ecologia, politica, corpi e amore, ha incantato il pubblico con un folk onirico e senza tempo arricchito dal live painting di Stefano Giorgi. Le proiezioni e le immagini in tempo reale hanno dato vita a una performance visiva immersiva in perfetta fusione con la musica. A seguire, il palco è stato travolto dall’energia degli Indianizer, che con i loro ritmi psichedelici e tribali hanno acceso la serata.
Siamo riusciti a generare un impatto positivo e stimolato riflessioni essenziali per il nostro sviluppo
Il Green Days Festival 2025 ha offerto anche momenti di danza come strumento di riflessione sociale. La Sinapsi Italian Dance Company ha presentato il suo spettacolo “Illusion of Bliss” che ha mescolato danza contemporanea, street dance e performance sperimentale, affrontando temi come il benessere mentale, la giustizia sociale e l’inclusività. Le coreografie hanno stimolato il pubblico a riflettere sul nostro impatto sociale e su come le differenze che esistono tra esseri umani siano un’occasione di riflessione e non di divisione.
La connessione con la natura
Nel cuore del festival, uno degli eventi più suggestivi è stata la passeggiata nel bosco adottato da Ratatoj APS nell’ambito del progetto Robin Wood. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi nella natura dell’Alta Valle Po, vivendo un’esperienza unica che ha rafforzato il legame con la terra.
Il Green Days Festival ha anche lanciato un’iniziativa importante, la creazione del Bosco di Ratatoj, un progetto che mira a contribuire alla rigenerazione forestale e alla protezione della biodiversità. Grazie alla partnership con Robin Wood, sono stati raccolti fondi per il recupero e la cura del bosco Serre di Ostana, in Alta Valle Po. Durante il mese oltre 100 persone hanno sostenuto concretamente questa causa attraverso la forest gift, una donazione che aiuta ad aumentare la superficie attuale di 500 metri quadri di bosco. Inoltre il Gruppo di Acquisto Solidale Ratatoj ha supportato SOS Rosarno, un’associazione che promuove la solidarietà e l’agricoltura biologica.

«Il Green Days Festival non è solo un evento, ma un processo continuo di cambiamento e partecipazione. È il seme per un futuro più consapevole e responsabile, dove l’arte e la cultura sono strumenti di crescita collettiva. In questo percorso assume un valore importante la partecipazione che quest’anno ha superato le aspettative. È aumentato anche il numero di volontari che si sono offerti per la gestione e l’organizzazione del festival. Intercettare nuove sinergie nel territorio e lavorare in rete è l’unica chiave di volta per procedere spediti verso nuovi futuri», conclude Massimiliano Flora.
E fan ben sperare che una comunità come quella di Saluzzo, un contesto periferico rispetto alle grandi città, possa generare un festival di qualità e una partecipazione così attiva e desiderosa di riflettere, imparare e condividere. L’appuntamento è per la prossima edizione!
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