Risparmio idrico: arriva un manifesto per insegnarlo a scuola
Nelle Langhe un progetto realizzato da Source International ha l’obiettivo di educare le giovani generazioni alle buone pratiche ecologiche, in particolare al risparmio idrico.

Negli ultimi anni il Piemonte ha affrontato un’importante crisi idrica che ha spinto le istituzioni a intraprendere un percorso di formazione e azione volto a promuovere un utilizzo sostenibile dell’acqua, in particolare nelle scuole. Grazie al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando Re:Azioni, è stata avviata una proficua collaborazione con l’Istituto Comprensivo Murazzano-Bossolasco, un esempio concreto di come le scuole possano diventare laboratori di sostenibilità, con un focus – in questo caso – sul risparmio idrico.
Uno degli strumenti principali in questo percorso infatti è stato il Manifesto delle Scuole per l’Acqua, un documento che invita le scuole a riflettere sull’importanza del risparmio idrico e a promuovere buone pratiche tra studenti e personale. Ho intervistato Laura Grassi, project manager di questa iniziativa realizzata da Source International, ONG che si occupa di ambiente, con un focus particolare sulla tutela delle persone e dei territori interessati dall’industria estrattiva. Laura mi ha spiegato come Source ha contribuito alla stesura del manifesto e come il progetto nel suo complesso ha ripensato in maniera rispettosa in che modo prendersi cura dell’ambiente circostante proprio partendo dai più piccoli e da un’educazione che non lasci indifferenti.
Com’è incominciato il percorso per promuovere la sostenibilità nelle scuole piemontesi?
Nel 2022 l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha classificato il Piemonte come l’area d’Europa con il maggior deficit di pioggia e neve. Questa consapevolezza ci ha spinti a intraprendere un percorso di formazione e azione in un territorio così vulnerabile, caratterizzato da una forte presenza della filiera agro-alimentare. Grazie al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, attraverso la prima edizione del bando Re:Azioni, abbiamo avviato una stretta collaborazione con l’Istituto Comprensivo Murazzano-Bossolasco, nelle Langhe piemontesi.

La dirigenza scolastica ha mostrato grande interesse e piena disponibilità a partecipare all’iniziativa, che si è articolato in tre azioni chiave:
1. Installazione di quattro sistemi permanenti di recupero dell’acqua piovana, per favorire il riutilizzo delle risorse idriche.
2. Percorsi formativi per insegnanti e studenti sugli impatti del cambiamento climatico e sull’importanza di misurare e ridurre la propria impronta idrica.
3. Creazione della “Rete Scuole per l’Acqua” e sottoscrizione di un manifesto che impegna le scuole aderenti ad adottare strategie concrete di risparmio e recupero idrico.
Questo percorso rappresenta un primo passo significativo per promuovere la cultura della sostenibilità e sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della gestione responsabile delle risorse idriche.
Mi parli del manifesto?
L’idea del Manifesto delle Scuole per l’Acqua nasce dalla necessità di sensibilizzare le scuole sull’importanza del risparmio idrico all’interno della comunità scolastica. Il Manifesto propone comportamenti, linee d’azione, strumenti e buone pratiche che le scuole possono adottare per generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Rivolgendosi a dirigenti scolastici e insegnanti, il Manifesto mira a promuovere una mobilitazione concreta per la tutela delle risorse idriche.
Attraverso la sottoscrizione del Manifesto e la sua condivisione con altre realtà scolastiche e territoriali, si incoraggia l’adozione di azioni pratiche per la difesa dell’acqua, amplificando così l’impatto positivo sulla gestione sostenibile delle risorse. Al suo interno, il Manifesto dedica una sezione specifica a temi chiave come materiali didattici, gestione della mensa scolastica, riduzione dei rifiuti e uso consapevole dell’acqua, offrendo soluzioni pratiche per favorire il risparmio idrico nella vita quotidiana della scuola.
Mi puoi descrivere alcune delle iniziative già attuate nelle scuole piemontesi per promuovere la sostenibilità e i riaparmio idrico?
Dopo il primo progetto, Rete Scuole per l’Acqua: risposte locali alla crisi climatica, sono stati avviati altri due progetti che affrontano il cambiamento climatico con un focus sulla biodiversità e la protezione degli ecosistemi.

Il primo, Langhe a Scuola: Voci e Azioni per il Clima, è un progetto di educazione ambientale che promuove la tutela della biodiversità, la salvaguardia degli ecosistemi e la partecipazione attiva alla vita pubblica attraverso l’istituzione dei Consigli Comunali dei Bambini e dei Ragazzi. Attualmente in corso, il progetto prevede anche la riqualificazione di un’area boschiva nel comune di Cravanzana e la piantumazione della “Karma Forest”. Quest’ultima diventerà un piccolo hotspot di biodiversità, accessibile alle scuole e alla comunità come spazio ricreativo e di educazione all’aperto.
Il secondo progetto, Keep Calm and Save Water: Azioni per ridurre l’impatto idrico e l’eco-ansia, si propone di fornire a insegnanti e cittadini delle Langhe strumenti concreti per gestire l’ansia climatica attraverso un approccio pratico e proattivo. Tra le iniziative previste, spicca il corso di formazione per insegnanti, che si terrà all’inizio del prossimo anno scolastico, e l’organizzazione di un festival ad Alba, nella primavera del 2026. Entrambi gli eventi saranno dedicati a queste tematiche e verranno svolti in collaborazione con il centro Libenter, che si occuperà degli aspetti psicologici, e Italia Che Cambia.
In che modo gli studenti sono coinvolti attivamente nelle attività legate alla sostenibilità?
Gli studenti sono i veri protagonisti delle nostre iniziative. Crediamo che il modo più efficace per sensibilizzarli sia coinvolgerli attivamente in progetti concreti, dando loro la possibilità di agire, riflettere e proporre soluzioni.
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Per saperne di più sul grande tema della gestione dell’acqua, leggere studi e ricerche e scoprire cosa può fare ciascuno di noi nel concreto, consulta la nostra guida Acqua & Siccità.
Li rendiamo partecipi attraverso diverse modalità:
1. Apprendimento esperienziale e attività pratiche: gli studenti prendono parte a laboratori sul risparmio idrico, sulla biodiversità e sulla gestione sostenibile delle risorse, oltre a essere coinvolti direttamente in azioni pratiche come la piantumazione di alberi.
2. Consigli Comunali dei Bambini e dei Ragazzi: promuoviamo la loro partecipazione alla vita pubblica attraverso organi come i Consigli Comunali, in cui possono proporre idee e progetti per rendere più sostenibile il proprio territorio, sviluppando così senso civico e responsabilità.
3. Comunicazione e sensibilizzazione: gli studenti sono coinvolti nella creazione di campagne di sensibilizzazione per la comunità scolastica e locale, utilizzando diversi strumenti come manifesti, video o eventi per diffondere le buone pratiche e stimolare il cambiamento.
Questo approccio li rende non solo meri destinatari, ma veri agenti di cambiamento, capaci di portare l’educazione alla sostenibilità anche al di fuori della scuola, coinvolgendo le loro famiglie e il territorio.
Quali risorse o formazioni sono disponibili per gli insegnanti per integrare i principi della sostenibilità nelle loro lezioni?
Ognuno di questi tre progetti operativi sul territorio ha offerto e offre risorse o percorsi formativi per insegnanti per replicare le attività nelle loro classi e garantire sostenibilità ai progetti. Nel contesto del progetto “Rete Scuole per l’Acqua: risposte locali alla crisi climatica” (2023), abbiamo prodotto dei materiali didattici che gli insegnanti possono usare per affrontare in modo teorico e anche laboratoriale tematiche come la crisi climatica, l’impronta idrica e la piramide ambientale.

Per il progetto “Langhe a Scuola: Voci e Azioni per il Clima”, abbiamo messo a disposizione sul nostro sito tutti i lesson plans e i materiali per replicare le due attività laboratoriali svolte nelle classi. I materiali sono pensati per alunni dagli 8 ai 13 anni, e vertono sui temi della biodiversità e della partecipazione pubblica nel contesto del cambiamento climatico.
L’ultimo progetto, “Keep calm and save water”, si rivolge invece principalmente agli insegnanti, offrendo un breve corso di formazione gratuito sull’ecoansia, dal punto di vista sia scientifico che psicologico. Il corso offrirà un breve inquadramento teorico e molti spunti di attività pratiche da riprodurre nelle proprie classi. Tutto il materiale sviluppato verrà reso disponibile sul nostro sito per consentire ad altri insegnanti di seguire la formazione in modo indipendente. Oltre a questi progetti educativi, in generale offriamo diverse opportunità di laboratori e incontri didattici, che possono essere consultati nel nostro sito nella sezione dedicata alle scuole.
In che modo i genitori sono coinvolti nel processo di educazione alla sostenibilità?
I genitori giocano un ruolo fondamentale nel processo di educazione alla sostenibilità e il loro coinvolgimento è essenziale per rendere l’apprendimento più efficace e duraturo. Per questo nei nostri progetti promuoviamo la loro partecipazione attraverso diverse iniziative che li rendano parte attiva del percorso educativo. In particolare li coinvolgiamo attraverso la realizzazione di eventi pubblici per condividere momenti di confronto per sensibilizzare la comunità e quindi anche i genitori sui temi del cambiamento climatico, del risparmio idrico e della sostenibilità quotidiana, offrendo strumenti concreti da applicare anche a casa.
Crediamo che il modo più efficace per sensibilizzare i giovani sia coinvolgerli attivamente in progetti concreti
Quali sono le vostre speranze per il futuro delle scuole piemontesi nei prossimi anni?
Le nostre speranze sono ambiziose ma concrete. Ci auguriamo che sempre più scuole possano diventare veri e propri laboratori di sostenibilità, dove studenti, insegnanti e comunità locali collaborano per affrontare le sfide ambientali con soluzioni pratiche e innovative. Immaginiamo un futuro in cui:
1. Ogni scuola adotti strategie concrete per la riduzione dell’impronta ecologica, come il risparmio idrico, l’efficienza energetica e la gestione responsabile dei rifiuti.
2. La Rete Scuole per l’Acqua si espanda, coinvolgendo un numero crescente di istituti che condividano buone pratiche e promuovano azioni collettive per la tutela delle risorse idriche.
3. I temi della crisi climatica, della biodiversità e della giustizia ambientale diventino parte integrante dei programmi scolastici, sviluppando nei giovani una consapevolezza critica e un senso di responsabilità verso il pianeta.
4. Le scuole siano spazi aperti alla comunità, capaci di favorire la partecipazione attiva e il dialogo intergenerazionale per costruire territori più resilienti e inclusivi.
Crediamo che investire nell’educazione ambientale sia fondamentale per formare cittadini consapevoli e pronti a guidare il cambiamento. Per questo motivo continueremo a lavorare per rafforzare le collaborazioni con istituzioni, enti locali e associazioni, affinché la sostenibilità diventi un valore condiviso e un obiettivo concreto per tutte le scuole piemontesi.
Informazioni chiave
L’importanza dell’educazione al risparmio idrico
Il Piemonte, colpito da una grave crisi idrica, ha avviato un percorso educativo per promuovere l’uso sostenibile dell’acqua nelle scuole, con iniziative concrete come il Manifesto delle Scuole per l’Acqua e l’installazione di sistemi di recupero dell’acqua piovana.
Studenti come agenti di cambiamento
Le scuole non solo insegnano la sostenibilità, ma coinvolgono attivamente gli studenti in laboratori, progetti di riforestazione e partecipazione civica attraverso i Consigli Comunali dei Bambini e dei Ragazzi.
Espandere la rete e coinvolgere la comunità
Il progetto mira a creare una Rete Scuole per l’Acqua, coinvolgendo sempre più istituti e comunità locali, con l’obiettivo di integrare i temi della sostenibilità nei programmi scolastici e nella vita quotidiana.
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