Retreat Diana: un cerchio di donne in mezzo alla natura per ritrovarsi e scoprire il proprio potere
Tre giorni nel cuore della Toscana per recuperare la connessione con il proprio corpo, con il femminile e con la Natura. Le sue tre organizzatrici ci parlano di com’è nata l’idea del retreat Diana, che si terrà dal 30 maggio al 1° giugno a Pitigliano (GR).

In breve
Retreat Diana – riscopri il tuo Potere è un ritiro in Natura al femminile, ideato da Bianca, Charlotte ed Eliana, tre donne unite da un percorso di crescita e guarigione interiore.
- Il percorso è ispirato alla Dea Diana, simbolo di forza, ciclicità e connessione con la Natura, il retreat accompagna le partecipanti in un viaggio di risveglio e riconnessione con il proprio potere interiore.
- Tra antichi rituali, ascolto profondo, pratiche legate al grembo e momenti in cerchio, le donne riscoprono sé stesse attraverso la guida del gruppo e l’energia selvaggia della Maremma toscana.
- È un’esperienza trasformativa pensata per lasciar andare condizionamenti, ritrovare autenticità e creare comunità, immersi nella bellezza degli elementi naturali.
- Il tutto in una location suggestiva, con cibo energetico, percorsi guidati e tanta cura nei dettagli.
Bianca, Charlotte ed Eliana. Sono loro le menti e i cuori che si celano dietro allo spazio di guarigione per donne che oggi sta prendendo forma sotto il nome di Retreat Diana – riscopri il tuo Potere, un ritiro in Natura di tre giorni al femminile. «Con Eliana e Bianca ci siamo incontrate grazie al programma di coaching di un’altra mentor», spiega Charlotte raccontando la genesi del Retreat Diana.
«Finito il percorso con lei, sia io che Bianca per motivazioni diverse siamo giunte in Sardegna e abbiamo passato così del tempo con Eliana, nativa dell’isola. Eliana ci ha fatto scoprire antichi luoghi magici della sua terra, In particolare al pozzo di Santa Cristina, dove non a caso si svolgevano ai tempi della civiltà nuragica, rituali di adorazione alle loro divinità e alla Luna».
Ci potete raccontare chi siete e come vi siete conosciute?
Charlotte: Sono Charlotte, di origine italo-francese e adottata da qualche anno dall’India. Da ormai cinque anni ho fatto mia la missione di portare consapevolezza e risveglio alle persone, creando progetti come Love Connection Revolution – una community consapevole di più di 1000 persone –, corsi e percorsi di Ayurveda e salute olistica e oggi, concentrandomi su una forma di terapia e guarigione che chiamo “coaching evolutivo”.
Bianca: Sono sempre stata una persona spirituale, anche se negli anni ho “vagato” per trovare il tipo di spiritualità che mi risuonasse. Alla fine ho trovato la mia dimensione nei culti connessi alla terra e al grembo, culti prettamente connessi alla Grande Madre, al grembo e mariani. Creo percorsi attraverso cui le donne possono riscoprire la propria natura ed esprimerla, creando una vita personale e professionale allineata a essa. Mi occupo di costellazioni familiari ma anche di social media, mettendo la mia creatività a servizio degli altri.

Eliana: Mi chiamo Eliana e fin da bambina mi sono sentita attratta dal fascino delle Amazzoni, delle donne guerriere, proprio perché mi sentivo piccola e fragile e sognavo un giorno di diventare come loro. Negli anni, grazie a tante sfide che la Vita mi ha presentato, ho trasformato la paura del Potere e dell’autorità nella forza di essere io Potente, Autentica e Leader di me stessa. Sul lavoro ho guidato una realtà a livello regionale per vent’anni, assumendo una Leadership saggia, condivisa e inclusiva.
La vostra iniziativa è ispirata a Diana, come mai?
Bianca, Charlotte, Eliana: Scegliendo Diana volevamo onorare quelli che sono stati i culti e le credenze delle nostre antenate in Italia, oltre che al territorio della Toscana, in cui l’antica religione era ancora molto viva fino a pochi secoli fa. Diana ci è arrivata molto spontaneamente perché tutte e tre ci riconoscevamo in alcune delle sue qualità. Da molti conosciuta come la Dea della caccia e – in un secondo momento storico – della Luna, Diana era anche considerata custode della fertilità e protettrice degli animali e dei boschi.
È un’abile arciera, forte e potente nello scoccare la freccia, gesto che noi interpretiamo oggi come il focus e la forza di raggiungere i nostri obiettivi e sogni. Nella tradizione della magia popolare toscana Diana è anche la Dea Creatrice, colei che tutto contiene, una figura che ha varie analogie sia con la figura di Maria – Madre di Gesù – che con la Grande Madre. Ci ispira alla figura di Donna completa. Colei che ha richiamato a sé tutte le sue parti e invita anche noi donne a fare lo stesso. Nella tradizione contadina toscana rappresenta anche l’erede dei culti della Grande Madre e madre di Aradia. Tutte e tre la amiamo perché incarna tutta la bellezza e il Potere sfaccettato di ogni donna.
Grazie al contesto, al momento di raccoglimento e al vostro rapporto come mentors aiuterete le partecipanti a riconnettersi con loro stesse; in che modo loro – e le donne in generale – possono recuperare questo legame nella vita quotidiana?
Bianca: Ciò che stiamo facendo già, affinché le donne possano trasformare il quotidiano, è per esempio aver creato un gruppo Telegram gratuito in cui condividiamo spunti di riflessione ed esercizi pratici che possono integrare nella loro vita. Oltre questo, il punto è che siamo già connesse a noi stesse, semplicemente quella connessione è sommersa e assopita sotto strati e strati di credenze e abitudini – anche ereditate dalla famiglia – che nel retreat Diana vogliamo aiutare a lasciar andare. Ciò che vorrei dire alle donne è che già adesso, leggendo queste parole, possono mettersi in ascolto di quella voce e fidarsi un po’ più di lei.

Charlotte: Crediamo fortemente nel creare comunità/community intorno agli eventi che portiamo. Perchè il sostegno e l’integrazione del lavoro fatto in un contenitore di uno o più giorni passa tanto attraverso la connessione che si crea nel gruppo. Sentirsi accolte, parte di un mondo più grande, e non sole nel dover attraversare i propri processi interiori, ombre, ferite, ostacoli.
Il messaggio che cerco di portare il più possibile attraverso i miei percorsi di coaching è che ciò che sta vivendo la persona è assolutamente valido e normale. Solo aprendoci e riconoscendoci come parte di un inconscio collettivo possiamo sentire che la nostra storia vale, il nostro dolore è accolto e riconosciuto e così veramente guarirlo. Durante i tre giorni insieme daremo loro strumenti pratici da portare nella loro vita quotidiana, in modo che il ritiro non rimanga un’esperienza fine a se stessa o un lontano ricordo di connessione e benessere.
Eliana: Sento che il tema del riconoscere e attivare il Potere di guidare la propria Vita, partendo dalla profonda conoscenza di sé stesse, è una chiave importante di benessere oggi. Conoscersi in tutte le proprie sfaccettature, essere consapevoli delle proprie incredibili risorse e delle proprie ombre, del personale funzionamento, è come avere un libretto delle istruzioni per riuscire a realizzare il massimo nella propria Vita.
Portare silenzio e ascolto profondo è una medicina trasformativa e di consapevolezza poderosa. Questo è ciò che stiamo portando a fare nella community Telegram e quello che incoraggeremo a tenere come attitudine di Vita anche dopo il Retreat. Quindi disconnettersi dal caos delle ruota del criceto e creare il proprio ritmo di vita naturale, assecondando le proprie inclinazioni ed essenza attraverso silenzio, ascolto, musica, arte, Natura e piacere. Seguire con coraggio la propria natura individuale. Non dobbiamo combattere noi stesse, ma abbracciare ogni parte di noi, trasformandola a nostro favore.

Quali sono a vostro avviso gli elementi della contemporaneità che hanno determinato la disconnessione che il retreat si propone di sanare?
Bianca: Gli elementi di disconnessione sono molteplici e sicuramente cambiano anche in base al luogo in cui ci troviamo, ma direi la narrazione duale del mondo, per cui tutto viene diviso in due categorie una l’opposto dell’altra – maschile e femminile, sole e luna, terra e spirito, vita e morte –, fa sì che la persona si senta costretta a scegliere una categoria a cui appartenere, negando così quelle sfaccettature di cui parlavamo prima. La Natura ci insegna che non esistono categorie così ferme e cristallizzate, tutto è in movimento e tutto è ciclico e mentre gli antichi popoli italici e in generale i culti della Grande Madre, lo sapevano bene, con l’avvento del neoclassicismo e della modernità abbiamo smesso di vivere in linea con la natura fuori di noi e iniziato a vivere solo secondo categorie mentali.
Charlotte: La società in cui sono nata e in cui sto crescendo è stata creata da uomini per uomini, che non è un discorso femminista o separatista, ma il semplice realizzare che ancora oggi le qualità femminili o yin – come vulnerabilità, dolcezza, affidamento all’intuito e al cuore – vengono ancora derise o messe in secondo piano, considerate minori. E questo crea separazione all’interno dell’essere umano, perché comunica in modo sottile e inconscio che non può essere al 100% se stesso, esprimersi con naturalezza in tutte le sue parti.
Le donne in particolare ancora oggi non si sentono al sicuro nei loro corpi, la loro voce non è ascoltata del tutto o fa fatica ad essere espressa. Tante di noi portano scie di secoli e secoli di repressione dentro, essendo le prime donne indipendenti del proprio lignaggio. Abbiamo deciso di creare uno spazio per donne proprio perché, a livello conscio e inconscio, la società ci ha influenzate tantissimo e oggi ci troviamo disconnesse dal nostro potere interiore, rinchiuse in schemi che ci tengono piccole e nascoste, e questa, che ne siamo consapevoli o meno, è una condizione che accomuna tantissime donne.
Inviteremo le partecipanti a togliere le scarpe per sentire l’erba sotto ai piedi, le inviteremo a toccare gli alberi, le piante, ad annusarle
Inoltre la iper-valorizzazione della mente, la razionalità e il progresso che trascende il rispetto per la Natura – che siamo noi – ci hanno fatto dimenticare del nostro cuore, del nostro intuito, dei nostri cicli naturali. Dimenticandoli internamente ce ne distacchiamo anche esternamente e il risultato lo vediamo nello squilibrio sempre più forte della nostra Madre Terra.
Eliana: Viviamo in un’epoca di rumore, confusione, miriadi di condizionamenti, inquinamento interiore, dove si tende a emulare e assecondare per non entrare in conflitto. Anche i social ci bombardano con stereotipi, modelli da seguire e raggiungere, bellezza – in tutti i sensi – artefatta e non autentica. Crediamo di essere liberi facendo quello che ci pare, ma se non ci conosciamo a fondo saremo sempre persi, schiavi di schemi che si ripetono. Il nostro Super Potere è dato proprio dal conoscerci, dal saperci osservare, dal dare Voce alla nostra Essenza originale, alla nostra Unicità e per arrivare a questo bisogna levare, liberarsi, ritrovare, riconoscersi, accendere.
Quale sarà il ruolo dell’ambiente naturale nel percorso che proponete?
Charlotte: Cercheremo di passare più tempo possibile a contatto con la Natura e gli spazi esterni a nostra disposizione. Per questo abbiamo scelto un luogo immerso nel verde, che richiama a sé anche l’energia delle acqua curative delle terme di Saturnia, situate a mezz’ora da Pitigliano. Valorizziamo tantissimo lo stare a contatto diretto con gli elementi: per noi rappresentano uno strumento curativo che portiamo anche nei nostri percorsi individuali di mentoring.

Bianca: il retreat Diana, tempo permettendo, sarà fatto prettamente in natura, coinvolgendo quindi gli elementi naturali, nel loro massimo rispetto. Inviteremo le partecipanti a togliere le scarpe per sentire l’erba sotto ai piedi, le inviteremo a toccare gli alberi, le piante, ad annusarle, stimolandole a ristabilire un rapporto con l’ambiente che potranno poi ricoltivare anche a casa.
Eliana: Diana vive nei boschi, a contatto con la Natura, che ama e rispetta, caccia, ha contatti con le piante e gli animali. La Natura è il nostro grande esempio di Forza e Potere semplice, disponibile per tutti, è la nostra grande Maestra. Quindi sarà la cornice indispensabile per tutti i temi che porteremo. Riconnetterci con la Natura sarà ricordarci del Potere che abbiamo dentro, degli elementi che ci contraddistinguono, delle radici che ci possono fortificare, del contatto con la Terra che ci può far sentire al sicuro, e della bellezza di essere esattamente noi stesse.
Qual è la connessione vostra – e dei temi che porterete – con il territorio che avete scelto per il retreat?
Charlotte: La mia personale connessione con la Toscana è quella di metà del mio lignaggio. La Toscana mi ricorda la connessione ai miei nonni, il loro cuore e il sentirmi letteralmente a casa. Da qualche anno, nonostante i miei continui viaggi in Asia, mi interesso alla cultura etrusca per riconnettermi a chi ha abitato questo territorio prima di noi. Oggi avendo dato il nome della Dea Diana al nostro retreat, sento un richiamo ancora più forte per le tradizioni e mi sento onorata di creare uno spazio di guarigione e trasformazione interiore proprio qui.
Bianca: La Maremma per me è richiamo alle radici, ricordo le estati di quando ero bambina, babbo e mamma nei sedili davanti, io e mio fratello dietro, i nonni in un’altra auto e lo zio in moto, arrivavamo in Maremma e tra una visita a uno scavo etrusco e l’altra, si faceva ora di pranzo e mangiavamo sotto ai pini quello che nonna aveva preparato. Nella vita adulta si è trasformata nella culla dei saperi che ho imparato a custodire e a portare nei miei percorsi e appunto nel retreat.
Uno degli aspetti che più mi affascinano di Pitigliano sono le vie cave e la necropoli, così come la cura e il rispetto che gli Etruschi avevano per la Morte. Il tema della Morte in questo senso riaffiorerà anche nel retreat, durante ad esempio le pratiche connesse al grembo – gli Etruschi tra l’altro adoravano l’utero primigenio – e in senso più astratto la morte simbolica di ciò che le partecipanti vorranno lasciare andare.
Eliana: Ho un rapporto molto forte con la Toscana, dove ho trascorso vent’anni della mia vita. Lì sono passata da essere una ragazzina a diventare donna e la Toscana è stata lo sfondo di questa crescita. La Maremma in particolare è uno dei luoghi più selvaggi e autentici, mi ha rapita con la bellezza della Natura e la giovialità degli abitanti. Inoltre la storia che impregna quei luoghi, in particolare il territorio di Pitigliano e dintorni, ha un fascino che unisce presente e passato, antico e moderno, con un’Energia che è intrisa della saggezza di antiche civiltà, come quella etrusca, che sento essere la culla ideale per il nostro Retreat di risveglio e rinascita.
La villa che ci ospiterà è una splendida dimora rustica che ha in sé tutte le caratteristiche della campagna maremmana, con una piscina dove si può ammirare il tramonto, circondata da 7 ettari di vigneti e piante autoctone. C’è anche uno spazio che risulta essere magico, dove fare il fuoco e sederci in cerchio all’aperto, culla perfetta per entrare in contatto con tutti gli elementi naturali con i quali lavoreremo.
Inoltre, ultimo ma non ultimo, una nutrizionista energetica cucinerà con cura il cibo del Retreat Diana, con piatti ideali per accompagnare un profondo lavoro interiore. Insomma tutto sarà curato nei minimi dettagli, per permettere a queste 15 donne di vivere un’esperienza armoniosa, unica e indimenticabile a 360° gradi e portare la propria intera Vita a un nuovo livello.
Per iscrizioni e informazioni dettagliate clicca qui.
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