18 Marzo 2025 | Tempo lettura: 7 minuti
Ispirazioni / Io faccio così

Pedagogia della Gioia: la ricetta di Monica Lombardi per insegnare ascoltando i bisogni dei bambini

Applicando i principi della Scienza della Felicità all’ambito educativo, la pedagogista e formatrice Monica Lombardi ha elaborato un metodo che facilita l’apprendimento attraverso l’ascolto delle emozioni, in particolare la felicità.

Autore: Valentina Tibaldi
Salva
monica lombardi

In breve

La gioia è un ottimo strumento educativo

  • I 4 pilastri della Pedagogia della Gioia: ridere, cantare, ballare, giocare
  • C’è un legame tra emozioni positive e apprendimento
  • Si può portare questo approccio educativo nella scuola, e qualcuno lo sta già facendo
  • Questo metodo porta bene fici non solo ai bambini, ma anche a insegnanti e genitori
  • La gioia è anche uno strumento di prevenzione educativa

“Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?”. Nell’interrogativo sollevato a suo tempo dal sempre acuto Gianni Rodari c’è di tutto, dal buonsenso alle neuroscienze. È ormai dimostrato in ambito scientifico come l’apprendimento sia intimamente legato alle emozioni: se i bambini imparano con gioia e curiosità, questo incide positivamente sulla loro memoria; se invece si trovano a dover imparare con paura, ansia e noia, si attiva un messaggio di allerta che ostacola la comprensione e la memorizzazione.

A partire da questo assunto, la Pedagogia della Gioia – metodo ideato dalla pedagogista Monica Lombardi, basato sulla Scienza della Felicità applicata in ambito educativo – sfrutta una serie di tecniche stimolanti e creative, gioiose, per indurre l’apertura mentale e lo stato emotivo ottimali per l’apprendimento. Pedagogia della Gioia è anche un libro – Pedagogia della Gioia. Educare coltivando la felicità, Edizioni La Meridiana, 2024 – e un corso di formazione per insegnanti, educatori e genitori.

Monica, perché e come nasce la Pedagogia della Gioia?

La Pedagogia della Gioia nasce da un percorso personale e professionale che ha radici profonde nella mia esperienza come pedagogista, formatrice e mamma. Il punto di partenza è stata la consapevolezza che l’educazione non può prescindere dall’ascolto autentico dei bisogni dei bambini e dalla valorizzazione della loro gioia spontanea. Sin dai miei primi passi nel mondo dell’educazione mi sono resa conto di quanto spesso il rapporto tra adulti e bambini fosse segnato da metodi rigidi, basati ancora su urla e imposizioni. Questo mi ha spinto dagli inizi della mia carriera a cercare un approccio che mettesse al centro la gioia intesa non come semplice divertimento, ma come uno strumento educativo trasformativo.

pedagogia della gioia
Una presentazione del libro di Monica Lombardi

La mia esperienza con lo Yoga della Risata, di cui sono teacher certificata, e con l’animazione, che da quando ho vent’anni ha sempre fatto parte della mia vita professionale, ha rafforzato questa visione aiutandomi a sviluppare strumenti pratici per favorire un apprendimento più sereno e relazionale. Il gioco, il movimento e la risata sono elementi fondamentali per la crescita dei bambini, permettendo loro di esprimere liberamente le emozioni e sviluppare competenze socio-emotive essenziali. 

Quali sono i tratti distintivi dell’approccio e i relativi benefici?

La Pedagogia della Gioia si basa su quattro pilastri fondamentali: ridere, cantare, ballare e giocare. Questi elementi non sono semplici attività ricreative, ma strumenti per stimolare il benessere emotivo, la socializzazione e la crescita armoniosa del bambino. I benefici sono molteplici: a livello emotivo i bambini imparano a riconoscere e gestire le loro emozioni in modo più equilibrato; a livello relazionale, migliorano la capacità di connettersi con gli altri attraverso il gioco e il movimento; a livello cognitivo, il coinvolgimento attivo facilita l’apprendimento, rendendolo più efficace e duraturo.

Per educatori e genitori questo approccio offre strumenti per creare un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo, favorendo una relazione basata sulla fiducia e sull’empatia. Attraverso il gioco e la risata si costruisce un clima relazionale più disteso, che facilita la comunicazione autentica e il rispetto reciproco. 

Pedagogia della Gioia
Educare coltivando la felicità
carrello

Pedagogia “della Gioia”… ma tutte le emozioni sono utili e funzionali, giusto?

Assolutamente! Fare Pedagogia della Gioia non significa ignorare le emozioni spiacevoli o promuovere un’illusione di felicità continua. Anzi, riconosce che ogni emozione ha un valore e un messaggio da offrire. La gioia in questo contesto non è il fine, ma il mezzo per esplorare anche le emozioni più difficili in un ambiente sicuro e accogliente. Ad esempio, la frustrazione e la rabbia possono essere canalizzate attraverso il gioco simbolico o l’espressione corporea, anziché essere represse o giudicate negativamente. L’obiettivo è insegnare ai bambini a vivere tutte le emozioni in modo consapevole, trasformandole in occasioni di crescita.

Come si può portare la Pedagogia della Gioia e i suoi strumenti all’interno della scuola tradizionale?

Portare la Pedagogia della Gioia nella scuola significa adottare una didattica più esperienziale e basata sulla relazione. Questo approccio mira a far ritrovare l’entusiasmo nell’insegnamento e nell’educazione, restituendo agli insegnanti la motivazione necessaria per sentire la piena responsabilità educativa. Un docente che si sente coinvolto e ispirato nel suo ruolo trasmette questa energia agli studenti, creando un ambiente di apprendimento più vivo e partecipativo. Un aspetto fondamentale è promuovere un sano ottimismo pedagogico tra gli insegnanti, che riscoprono la bellezza del loro mestiere attraverso una visione dell’educazione che valorizza il potenziale di crescita di ogni bambino. 

Alcuni strumenti concreti includono momenti strutturati di risata, gioco e movimento, che favoriscono la connessione tra alunni e insegnanti; apprendimento multisensoriale, integrando il corpo e le emozioni nel processo educativo; creazione di un ambiente positivo, lavorando sulla gestione delle dinamiche di classe con strategie basate sull’ascolto attivo e sul rinforzo positivo. Si tratta di un cambiamento culturale, che richiede il coinvolgimento attivo degli insegnanti e la volontà di sperimentare nuovi metodi per rendere la scuola un luogo di benessere, oltre che di apprendimento.

Il gioco, il movimento e la risata sono elementi fondamentali per la crescita dei bambini

In che senso la Pedagogia della Gioia può essere uno strumento di prevenzione?

La Pedagogia della Gioia è un potente strumento di prevenzione perché aiuta a costruire fin dall’infanzia competenze socio-emotive fondamentali per affrontare le sfide della vita. Prevenire significa fornire ai bambini strumenti per gestire le difficoltà prima che queste si trasformino in disagi più profondi. Per quanto riguarda i genitori, educare alla gioia aiuta le famiglie a rafforzare il legame affettivo e a sviluppare una comunicazione più empatica e consapevole, favorendo la crescita armoniosa dei figli e la serenità dei genitori stessi.

Ad esempio, lavorare sulla risata e sul gioco riduce lo stress e l’ansia, migliorando il clima relazionale in famiglia e a scuola. Inoltre, un bambino che cresce in un ambiente dove viene rispettato e ascoltato sviluppa una maggiore autostima e una migliore capacità di autoregolazione emotiva. Questo può ridurre nel lungo termine fenomeni come il bullismo, le difficoltà scolastiche e il disagio emotivo.

Informazioni chiave

La gioia facilita l’apprendimento

Il metodo della Pedagogia della Gioia si basa sull’idea – confermata anche dalle neuroscienze – che i bambini apprendano meglio se sono in uno stato emotivo positivo. Tecniche come il gioco, la risata, il canto e il movimento aiutano a creare un clima favorevole all’apprendimento, migliorando memoria, relazioni e benessere.

Tutte le emozioni sono educative

La gioia, in questo approccio, non è solo divertimento, ma un mezzo per esplorare e accogliere tutte le emozioni, anche quelle più difficili. L’obiettivo è educare i bambini a vivere le emozioni in modo consapevole, sviluppando competenze socio-emotive che li rendano più resilienti e capaci di autoregolarsi.

Portare la Pedagogia della Gioia nella scuola è possibile

Integrare questo approccio nella scuola tradizionale significa adottare una didattica più relazionale ed esperienziale. Questo non solo migliora il benessere degli alunni, ma restituisce motivazione e senso agli insegnanti, prevenendo il disagio scolastico e contribuendo a creare un ambiente educativo più umano e accogliente.