20 Marzo 2025 | Tempo lettura: 4 minuti

Maestrale: innovazione sostenibile e trasformazioni territoriali in Sardegna

Maestrale è il nome della nostra nuova rubrica di approfondimento sui cambiamenti che interessano la Sardegna, analizzando politiche pubbliche, sviluppo locale e innovazione sociale, ponendo l’accento su sostenibilità, partecipazione civica ed economia sociale. Il suo curatore, Stefano Gregorini, ce la presenta.

Autore: Stefano Gregorini
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Cambia la società, cambia il contesto internazionale, cambiano i territori, cambiano le politiche territoriali, cambiano i modelli di impresa, cambiano gli strumenti e le forme di agire sociale. Cambia tutto, sempre più, a grande velocità. Maestrale è una rubrica che nasce come spazio di riflessione e di approfondimento sui processi di cambiamento e innovazione che riguardano o potrebbero riguardare in un futuro prossimo i territori della Sardegna.

Nasce come spazio che vuole stimolare la riflessione attraverso l’incrocio di sguardi e di prospettive su fenomeni articolati e complessi che andrebbero letti in modo integrato: le politiche pubbliche in corso e le programmazioni per i prossimi anni, i trend internazionali e quelli sociali, culturali ed economici, le esperienze virtuose che nascono e si consolidano nei nostri territori. Una rubrica di riflessione e di approfondimento su tematiche che ci riguardano o ci riguarderanno, per riflettere sugli scenari evolutivi e per promuovere pratiche e modelli di collaborazione che suggeriscono possibili strade da percorrere.

Inversione di marcia

Il contesto internazionale è in rapidissimo mutamento e a subirne i contraccolpi è lo stesso mito di Occidente, così come il pensiero progressista e la narrazione transatlantica. Siamo in una fase in cui si percepisce l’inversione di marcia rispetto a priorità e visioni condivise e questo sembra suggerire l’inizio di uno stadio nuovo, dai connotati fortemente incerti.

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Poetto – Canva

Si pensi ad esempio all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU, un articolato programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità – sottoscritto da quasi 200 Stati nel 2015 – che ha allineato le priorità di sviluppo di molti Paesi e che ora appare messo in forte crisi nella sua stessa essenza e nei suoi assunti, sia per quanto riguarda l’ambiente e la sostenibilità, sia per quanto concerne le visioni rispetto alla dimensione umana, la diversità, l’inclusione e i diritti. In un contesto internazionale di questo tipo, altamente dinamico e incerto, concentrarsi maggiormente sulla dimensione locale e su un’economia più incentrata sui luoghi, sulle persone e sui loro rapporti è cruciale.

Sardegna, Isola variegata

La Sardegna come sta affrontando la contemporaneità e come sta programmando e agendo, a livello regionale e nelle sue varie dimensioni territoriali, per definire il suo presente e, in prospettiva, il suo futuro? Viviamo su un’isola variegata, un micro-continente dove coesistono territori in gran parte disabitati con agglomerati urbani che accolgono la maggior parte della sua popolazione. 

Cosa significa oggi fare sviluppo locale, innovazione sociale e territoriale e come affrontare fenomeni come lo spopolamento

Guarderemo quindi sia alla dimensione rurale che a quella urbana per indagare e riflettere cosa significhi oggi fare sviluppo locale, innovazione sociale e territoriale e come affrontare fenomeni come lo spopolamento. In questo primo appuntamento voglio indicare una cornice, istituzionale da una parte e valoriale dall’altra, sulla quale muovere le prossime riflessioni. La cornice istituzionale è di facile composizione e ci ricorda l’autonomia speciale della Regione Sardegna all’interno dell’ordinamento italiano, il ruolo centrale che rivestono gli enti territoriali e la fondamentale appartenenza all’Unione Europea.

L’innovazione è sociale

La cornice valoriale che orienterà i ragionamenti dei prossimi appuntamenti della rubrica Maestrale comprende la centralità dell’essere umano, il suo rapporto simbiotico con la natura e la dimensione comunitaria; l’importanza dell’economia sociale e civile; l’importanza del governo aperto e della partecipazione civica; la nuova centralità di istituti previsti dal nostro ordinamento come la co-programmazione e co-progettazione; i concetti di sostenibilità, inclusione e lentezza in contrasto alla cultura della forza, della velocità aggressiva e della performance, orientata alla massimizzazione del solo beneficio individuale. 

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Innovazione – Canva

Le tematiche riguarderanno la città e la rigenerazione urbana; la campagna e lo sviluppo rurale; il tema dell’abitare e dell’edilizia residenziale; le politiche legate al cibo e alle filiere; i beni comuni e i modelli collaborativi; le comunità energetiche e i modelli di sostenibilità locale e innovazione; la cultura come infrastruttura sociale e i beni culturali come dimensione identitaria e strumenti di coesione. 

Su questa scia orienterò le riflessioni e gli approfondimenti, con l’obiettivo di creare uno spazio che possa indicare modelli virtuosi, alimentare e stimolare il dibattito pubblico e il pensiero critico per contribuire al cambiamento positivo e inclusivo dei nostri territori.