21 Marzo 2025 | Tempo lettura: 4 minuti

Con la via della libertà emotiva si impara a riconoscere e vivere le emozioni

Il rapporto con le emozioni influenza la nostra vita e la nostra quotidianità. Trasformare i propri blocchi emotivi e liberare l’energia incastrata può aiutarci a vivere meglio. Grazie al corso “La via della libertà emotiva”, proposto da Autosufficienza dal 6 al 12 giugno, sarà possibile riconoscere e ad armonizzare le emozioni.

Autore: Redazione
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Secondo lo psicologo John Gottman «più del QI, la consapevolezza emotiva e la capacità di gestire le emozioni determinano il successo e la felicità in tutte le sfere della vita, inclusi i rapporti familiari». Ed è su questa consapevolezza legata alle emozioni che si incentra il ritiro proposto da Autosufficienza dal 6 al 12 giugno, dal titolo La via della libertà emotiva.

Le emozioni influenzano gli stati d’animo, i pensieri, le scelte, i comportamenti e le relazioni. Il rapporto con le emozioni determina in modo inequivocabile la qualità della propria vita. Il ritiro è un’occasione per imparare a riconoscere e armonizzare le emozioni attraverso un approccio inedito, esperienziale e interdisciplinare grazie al quale trasformare i blocchi che frenano la più autentica espressione di noi stessi. 

«Lavorare sulle emozioni richiede impegno. Finché sono state intese solo come “io mi emoziono di fronte a un concerto o di fronte alla mia amata”, si è creato un grande fraintendimento culturale tale per cui si parla tanto di emozioni, ma non si è compreso cosa sono e in che modo incidono. Oggi le neuroscienze studiano le emozioni come qualsiasi altro prodotto della mente, individuando le origini biologiche, la loro influenza nei nostri processi cognitivi, sul nostro modo di pensare e percepire il mondo, sul nostro sentire», commenta Tommaso Carmenati, responsabile responsabile area eventi presso Autosufficienza.

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Durante la settimana di ritiro si esploreranno le emozioni da ogni angolo e prospettiva, dalle teorie fondamentali a quelle più avanzate, dalla pratiche corporee alle tecniche di respiro, dalla meditazione alla pratiche rivolte alla forza vitale del Qi Gong, dalla nutrizione al trattamento manuale fino alla scrittura e all’arteterapia. 

«Un unicum nel panorama della formazione sulle emozioni che coinvolge vari piani, dalla teoria sulle emozioni a Paul Ekman e i suoi studi sull’universalità delle emozioni e delle espressioni facciali, le sei emozioni universali primarie, ma anche come la postmodernità e il contesto culturale che viviamo impatta sul nostro equilibrio emotivo. Un lavoro che alternerà teoria e pratica con un approccio esperienziale unico e innovativo perché le emozioni si esprimono nel corpo e attraverso il corpo possono essere trasformate», continua Tommaso.

Comprendere in che modo possiamo stare a contatto con le emozioni e liberare il nostro potere emotivo può fare davvero la differenza

Un viaggio per scoprire i concetti e le tecniche di sblocco emotivo più all’avanguardia in campo scientifico grazie a un team di docenti esperti che combinano anni di formazione ed esperienza diretta sul campo. I loro differenti background permetteranno di offrire un’esperienza multisfaccettata e completa. Insieme a Tommaso Carmenati ci saranno anche Stefano Spaccapanico, Massimo Forcellini, Stefano Berlini, Arianna Arigoni, Mariacristina Errani, Francesca Delicati, Serena Piras. Pratiche e tecniche per avviare un percorso trasformativo verso una libertà emotiva capace di sbloccare rigidità, tensioni, blocchi e aprirsi verso livelli di coscienza mai considerati prima. 

«Sembra un paradosso: in una società dove tutto è possibile le emozioni non trovano il giusto spazio per essere espresse nella loro genuinità e nella loro profondità, restando su un piano più superficiale. È altissimo il numero di persone che soffre di depressioni e malesseri e l’uso conseguente di psicofarmaci. Viviamo di bisogni che non sono bisogni, usati per colmare vuoti che non vogliamo affrontare o con cui non vogliamo fare i conti. Comprendere in che modo possiamo stare a contatto con le emozioni e liberare il nostro potere emotivo sequestrato dentro di noi, trovando anche un riscontro reale nella quotidianità, può fare davvero la differenza», sottolinea Tommaso. 

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Oltre a vivere un’esperienza unica e trasformativa, partecipare a “La via della libertà emotiva” sarà un modo per imparare a gestire, il più possibile in autonomia, le emozioni che ci frenano, tornando in questo modo a riprendere in mano la responsabilità e le chiavi della propria salute. Se sei alla ricerca di un approccio inedito ed esperienziale per trasformare i tuoi freni emotivi, ti occupi di relazioni di aiuto e vuoi integrare al tuo approccio le competenze emotive, se vuoi liberare l’energia incastrata nei tuoi blocchi e dare una svolta concreta alla tua vita questa è l’occasione giusta. 

Immagina pure di staccare completamente la spina e immergerti in un luogo meraviglioso, dove regnano cura e bellezza, dove l’energia, l’acqua calda e il cibo sono autoprodotti e i campi, un tempo abbandonati, sono stati trasformati in un eden di biodiversità e vitalità. “La via della libertà emotiva” è anche questo, perché la bellezza è dentro e fuori di noi. Basta cercarla e guardarla con occhi giusti.

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