Come comportarsi con un orso? Ecco le indicazioni della LAV
La convivenza tra orsi e umani in alcune regioni è sempre più elemento di discussione. Ma quali sono le linee guida per evitare incontri ravvicinati con orsi? E cosa fare in caso avvengano? Ecco le indicazioni di Massimo Vitturi di LAV.

Negli ultimi anni la convivenza tra esseri umani e orsi in Italia è diventata un tema sempre più discusso, soprattutto in regioni come il Trentino e l’Abruzzo, dove questi grandi mammiferi sono presenti in numero significativo. Sebbene i grandi plantigradi tendano a evitare l’essere umano, alcuni nostri comportamenti possono indurli ad avvicinarsi, creando situazioni di rischio.
Come fare ad evitare allora che ciò avvenga? E nel caso in cui – nonostante tutte le precauzioni – l’incontro si dovesse verificare lo stesso, come comportarsi con un orso o un’orsa? Ne ho parlato con Massimo Vitturi, responsabile nazionale dell’area Animali Selvatici della LAV, la Lega Anti Vivisezione, associazione di tutela ambientale che da anni si occupa della protezione degli animali e del riconoscimento dei loro diritti.
Negli ultimi 150 anni, in Italia sono documentate 9 aggressioni da orso nei confronti dell’essere umano, di cui una sola fatale. Tutte queste aggressioni sono avvenute in Trentino, in seguito a incontri ravvicinati involontari. Un esempio significativo è l’incidente del 5 aprile 2023, quando un giovane di 26 anni che stava correndo nel bosco è stato ucciso da un’orsa su un sentiero vicino al paese di Caldes. Questi episodi dimostrano che è quanto mai fondamentale informare sui comportamenti adeguati da adottare in caso di rischio di incontrare orsi da parte nostra.

L’orso ha paura dell’essere umano?
L’idea che abbiamo dell’orso – spesso frutto di credenze tanto indotte quanto errate – è quella di un animale grande e aggressivo a prescindere nei confronti dell’essere umano, ma come spesso accade la realtà è ben più complessa. Secondo Vittori infatti «l’orso, per quanto sia un animale molto grande, forte, potente, si tiene ben alla larga da noi umani. Sa che noi siamo un elemento di criticità, problematico, e quindi fa tutto il possibile per evitarci». Tuttavia comportamenti scorretti possono ridurre questa naturale diffidenza, primo fra tutti l’abbandono di cibo nei boschi o la presenza di cassonetti non adeguatamente chiusi, che possono attrarre orsi – e non solo – in quanto fonti di facile nutrimento.
Bear Ambassador
Nel marasma di disinformazione e paura sul tema delle aggressioni da parte degli orsi, una tra le voci che si è contraddistinta lavorando per portare chiarezza e maggior consapevolezza sull’argomento è stata quella di LAV, anche attraverso iniziative mirate, come il progetto Bear Ambassador, attivo nel Parco Naturale Adamello Brenta. La sola edizione 2023 ha visto l’impegno di 48 volontari e circa 4.000 cittadini che hanno ricevuto informazioni precise con lo scopo di prevenire e gestire in piena sicurezza possibili incontri con i plantigradi.
Negli ultimi 150 anni, in Italia sono documentate 9 aggressioni da orso nei confronti dell’essere umano, di cui una sola fatale
Questo progetto coinvolge infatti volontari che informano i cittadini sulle buone pratiche da adottare in aree frequentate dagli orsi, al fine di prevenire incidenti e promuovere una coesistenza armoniosa. Inoltre, durante gli Stati Generali delle Aree Protette, LAV ha proposto di aggiornare l’educazione ambientale per includere anche azioni specifiche volte a favorire la convivenza con gli animali selvatici, sottolineando il ruolo delle aree protette nel fornire risposte concrete alle esigenze delle comunità locali. Quindi chi meglio di un loro referente, poteva fornirci informazioni pratiche su come comportarsi con un orso e – ancora meglio – evitare di trovarsi in una simile situazione?
Come prevenire gli incontri con gli orsi
Massimo Vitturi mi rassicura che «esistono comportamenti semplici ed efficaci per ridurre al minimo la possibilità di trovarsi faccia a faccia con un orso». Vediamo insieme quali sono allora:
- Fare rumore mentre si cammina nei boschi: parlare, canticchiare o battere le mani aiuta a segnalare la propria presenza, permettendo all’orso di allontanarsi prima di un incontro ravvicinato.
- Non uscire dai sentieri battuti: l’orso tende a evitare le aree frequentate dagli esseri umani; camminare fuori dai percorsi segnalati aumenta il rischio di incontri inattesi.
- Non lasciare cibo o rifiuti nella natura: anche piccoli resti di cibo possono attrarre gli orsi e far loro associare la presenza umana a una fonte di alimentazione.
- Mantenere i cani al guinzaglio: un cane libero potrebbe inseguire un orso e poi tornare dal padrone con l’animale sulle sue tracce, creando una situazione pericolosa.
- Proteggere adeguatamente i rifiuti: i cassonetti devono essere chiusi ermeticamente per evitare che gli orsi vi trovino del cibo.
Vuoi approfondire?
Per saperne di più sul tema del rapporto con i selvatici e in generale con gli altri animali, consulta la nostra guida al benessere animale.
Come comportarsi con un orso se lo incontriamo nel bosco
Nonostante tutte le precauzioni, può capitare di imbattersi in un orso. In tal caso, è fondamentale mantenere la calma e seguire alcune regole chiave:
- Non correre: l’orso è molto più veloce di un essere umano e la fuga potrebbe scatenare il suo istinto predatorio.
- Non arrampicarsi sugli alberi: l’orso è un ottimo scalatore e potrebbe raggiungere facilmente chi cerca riparo in quota.
- Evitare di urlare o lanciare oggetti: questi comportamenti possono aumentare lo stress dell’orso e renderlo più aggressivo.
- Mantenere il contatto visivo senza fissarlo negli occhi: guardare l’orso senza sembrare minacciosi aiuta a fargli capire che non si è un pericolo.
- Allontanarsi lentamente: facendo piccoli passi all’indietro senza dare le spalle all’orso, riducendo al minimo i movimenti bruschi.
- Se l’orso si alza sulle zampe posteriori, non spaventarsi: questo comportamento non è una minaccia, ma un modo per capire meglio la situazione.
- Se l’orso dovesse attaccare, proteggersi a terra: rannicchiarsi in posizione fetale, coprendo la testa e il collo con le mani e restare immobili fino a quando l’orso si allontana.

Una questione di convivenza
L’approccio adottato in molte regioni per la gestione della presenza dell’orso è controverso. «Non è il numero di orsi che crea il pericolo, ma è l’incompetenza delle persone nel muoversi sul territorio che induce agli incontri e quindi aumenta i rischi per la sicurezza», mi spiega Massimo Vitturi. L’educazione e l’informazione giocano quindi un ruolo cruciale nel promuovere una convivenza armoniosa tra essere umano e natura, evitando conflitti inutili e garantendo la sicurezza di entrambi.
Per favorire questa convivenza, servono politiche che incoraggino la formazione dei cittadini e dei turisti e l’adozione di misure di prevenzione piuttosto che soluzioni drastiche, come l’abbattimento di orsi. Solo attraverso la conoscenza e il rispetto reciproco è possibile costruire un equilibrio duraturo tra umani e orsi e più in generale con la fauna selvatica.
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