14 Febbraio 2025 | Tempo lettura: 4 minuti

WAU: a Napoli le persone scendono in strada per una città più sostenibile e vivibile

L’associazione WAU s’impegna da molti anni a riqualificare e rendere più accogliente e sostenibile Napoli stimolando il senso civico e di comunità dei napoletani.

Autore: Martina Maiorano
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Tutelare le strade della propria città rappresenta una vera e propria missione per molte persone. Alcune di queste, qualche anno fa, si sono riunite insieme per dare il proprio contributo alla difesa dell’ambiente e alla riappropriazione di aree degradate della città di Napoli. Partendo proprio dal miglioramento della vivibilità cittadina, è nata WAU, We Are Urban, associazione che mira a creare senso civico e cittadinanza attiva per la tutela dell’ambiente cittadino.

Creando rete con realtà e istituzioni, WAU si è fatta strada nel tempo, arrivando a contare molti volontari uniti per migliorare la condizione di strade e spazi pubblici di Napoli. Il nome non è solo un acronimo, ma anche un motto da portare avanti, per essere “WAU!” nella difesa dell’ambiente. Marco Ricciulli, vicepresidente dell’associazione, ci ha illustrato nascita e tappe della realtà.

GLI OBIETTIVI DI WAU

«WAU sta per We are urban, è un movimento di cittadini volontari, no profit e apartitico, che ha come principale obiettivo riqualificare le aree degradate, infondere senso civico e creare comunità. Le attività di cui ci occupiamo sono pratiche sul territorio come eventi di riqualificazione, clean up e cura del verde, ma facciamo anche azioni di tipo comunicativo sui social e produzione di materiale informativo, così come approfondimenti su temi come gestione di rifiuti e acque».

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Pulizia Largo Donnaregina

WAU ha diversi punti fondamentali. «Come terzo pilastro, dopo l’azione pratica e quella comunicativa, c’è l’attivismo istituzionale. L’associazione è apartitica, ma prova – insieme ad altre realtà – a portare proposte innovative e partecipare a incontri e tavoli istituzionali, per provare a risolvere diverse situazioni che caratterizzano il territorio».

Marco Ricciulli ci racconta come ha avuto inizio questa avventura. «Il primo nucleo di WAU è nato nel 2017 a Napoli, ispirandosi a Retake, organizzazione che si occupa di attivismo ambientale. Si è costituita come associazione nel 2018, quando ha avuto origine il team di volontari, con i centri più attivi a Napoli e Milano. L’associazione è stata creata dalla presidente Eleonora d’Ermo, che lavorava a Roma. Si è trovata a vivere a Napoli e ha deciso di creare anche qui una realtà simile a Retake. Nel 2021 il sodalizio ha preso il nome di WAU».

Il nostro obiettivo è quello di far sì che si creino situazioni stabili sul territorio

COME SI MUOVE L’ASSOCIAZIONE?

Ma in che modo il team riesce a raggiungere diversi obiettivi? «Noi siamo autofinanziati e questo vuol dire che tutto ciò che acquistiamo viene sovvenzionato tramite i nostri fondi o raccolte di donazioni da persone che ci conoscono o da privati. Le aziende con cui facciamo eventi ci aiutano nei progetti».

WAU vuole sostenere e tutelare la città e per farlo cerca di creare connessione e rete con istituzioni e realtà cittadine. «L’azione istituzionale è uno dei pilastri. Collaboriamo con enti locali, informiamo le municipalità dei nostri interventi, cooperiamo con ASIA [azienda che si occupa di servizi ambientale a Napoli, ndr] per il ritiro dei rifiuti. Tra poco uscirà il regolamento del verde del Comune di Napoli, alla stesura del quale è stato presente anche WAU per supporto e consulenza».

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Chiesa San Giovanni a Carbonara
UNA SOLIDA RETE

«Il nostro obiettivo è quello di far sì che si creino situazioni stabili sul territorio: è parte fondante la collaborazione con associazioni e realtà locali per supportarle e creare una rete che duri nel tempo. Abbiamo collaborato con Scout, N’Sea Yet, Greenpeace e altre. Anche al di fuori della città abbiamo cooperato con Primaurora, che si occupa di sensibilizzare su temi legati alla crisi climatica».

«Collaborazioni importanti ci sono state anche con aziende private, per eventi di riqualificazione territoriale», spiega in conclusione Marco Ricciulli. «Con Accentur, al Centro Direzionale, abbiamo fatto un intervento di recupero di rifiuti nelle aiuole ottenendo fondi». WAU nasce proprio dalla voglia di riqualificare il territorio coinvolgendo cittadini, enti e realtà. Attraverso i canali social, l’associazione raccoglie proposte, dibattiti e idee per migliorare la qualità di vita cittadina insieme.