11 Febbraio 2025 | Tempo lettura: 5 minuti

A Siracusa esperienze immersive tra mindfulness e NatureTherapy per ritornare alla natura

Viaggiare, crescere e contribuire a un mondo migliore è possibile grazie alle esperienze immersive in natura come quelle proposte da Daniele Valvo, ingegnere, intermediario turistico e facilitatore di Mindfulness e NatureTherapy, nei dintorni di Siracusa.

Autore: Salvina Elisa Cutuli
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Castello di Eurialo, Vendicari, Pantalica, Plemmirio, vallate scoscese, canyon naturale tra i più grande d’Europa, costruzioni ciclopiche costruite nell’antichità, spiagge dorate, su cui è possibile ammirare fenicotteri, aironi e cicogne e che in poche centinaia di metri diventano rocce a strapiombo. Queste sono solo alcune delle bellezze paesaggistiche, ambientali e storiche della provincia di Siracusa.

Luoghi unici che da qualche anno, grazie all’idea di Daniele Valvo, è possibile vivere non solo attraverso “semplici” passeggiate, ma con esperienze immersive che permettono di nutrirsi dell’energia e della vita di questi luoghi. Poco prima della pandemia Daniele – che nel 2013 aveva creato Siracusa Tour, un servizio di intermediazione turistica con l’intento di riunire tutti i servizi già esistenti – ha deciso di virare verso altri tipi di proposte che in seguito, con chiusure e restrizioni, si sono rivelate azzeccate oltre che apprezzate: esperienze all’aperto e in natura associate a metodologie e tecniche riconosciute che permettono di creare una connessione con i territori e imparare a conoscerli e a viverli diversamente.

«Sono laureato in ingegneria elettrica ma non ho mai voluto applicarmi in questo campo», racconta Valvo. «Ho sempre pensato che la cultura non sia solo una mera conoscenza di nozioni, ma qualcosa da cui possiamo trarre vantaggio anche solo a livello esperienziale, perché qualcun altro prima di noi l’ha già vissuto. Pensiamo, ad esempio, ai territori: cosa può insegnarci un luogo dove l’essere umano persiste da 4000 anni?».

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Sono diverse le proposte di esperienze immersive nei territori limitrofi a Siracusa

«È nata da questa riflessione la voglia di ideare percorsi che potessero esaltare la cultura di un luogo, le valenze storiche, ambientali e paesaggistiche attraverso metodologie particolari. Al castello Eurialo, ad esempio, con esperienze immersive si lavora sul rapporto essere umano-natura insieme all’aspetto storico del luogo. Non è semplice spiegarlo a parole, bisogna vivere certe emozioni per comprendere nel profondo il senso di questi momenti», prosegue Daniele.

Le attività di mindfulness in natura, utili anche a vivere esperienze trasformative sul piano personale, sono organizzate tenendo a mente il metodo scoutistico e hanno la durata minima di tre ore. Immersi nella natura è possibile ritagliarsi dei momenti di introspezione in cui poter ascoltare la propria voce interiore. Bagni immersivi nel bosco a Pantalica, mindfulness nelle riserve naturali del Plemmirio e di Vendicari, green mindfulness a Noto antico ed esperienze immersive in contesti storici come il castello Eurialo, Santa Panagia consentono di conoscere la natural therapy e approfondire temi legati al cambiamento e alla fugacità della vità. 

Le esperienze immersive in natura permettono di vivere momenti trasformativi imortanti anche sul piano personale

«Riesci a percepire anche tutto ciò che c’è di esterno a te e capisci che tutto ti influenza e tu influenzi e così puoi provare a scegliere come comportarti nella quotidianità. Oltre a valorizzare i luoghi, l’obiettivo di Siracusa Tour è contribuire a un mondo più eco-centrico e meno egocentrico», continua Daniele, la cui attività si è evoluta negli anni e rispecchia il suo modo di contribuire al mondo del lavoro e del turismo. 

A rispondere positivamente a questo progetto sono stati i viaggiatori, soprattutto stranieri, che conoscono la mindfulness e scelgono di viverla anche in viaggio. Per i locali invece c’è voluto un po’ più di tempo, ma tramite passaparola e una volta vissuta le esperienze immersiva hanno colto il senso di queste attività che vanno molto oltre una visita turistica e danno loro la possibilità di guardare e apprezzare con occhi diversi le bellezza intorno.

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Immersi nella natura è possibile ritagliarsi dei momenti di introspezione in cui poter ascoltare la propria voce interiore

Momenti utili anche a suscitare e valorizzare il confronto tra i partecipanti per condividere emozioni e benessere in antitesi a una sempre meno diffusa com-partecipazione e a una forte individualizzazione. Interagendo con sé stessi e con gli altri intorno ci si sente meno soli e ci si ritrova nella similitudine delle emozioni umane e nel rapporto ancestrale tra essere umano e natura. 

«Per il 2025 ci sono delle novità, grazie a una crescente richiesta proporremo delle esperienze immersive simili anche nei territori di Ragusa e intorno all’Etna. Inoltre vogliamo inserire dei piccoli esperimenti scientifici per dimostrare e comprendere l’esistenza della forza vitale della natura che ci circonda e come questi elementi possono essere utili nelle nostre vite; ascolteremo ad esempio il suono della linfa degli alberi in un momento preciso del giorno o di una stagione e accenderemo una lampadina con l’acqua del mare. Questi sono solo alcuni esempi», conclude Daniele. 

Spesso si tende a ricollegare il malessere individuale a dinamiche interiori e relazionali, tralasciando di considerare gli aspetti esistenziali ed etici strettamente legati al mondo in cui viviamo. Che la natura contribuisca a un diffuso senso di benessere è dimostrato anche dalla scienza ma spesso tendiamo a dimenticarlo. Ritornare alla natura, e quindi a noi stessi che siamo fatti di natura, è il primo passo per imparare a stare meglio e a sentirci parte attiva e connessa del mondo intorno a noi.