17 Gen 2025

Kore Siciliae e i menù nutraceutici che raccontano il territorio

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Proposte di menù nutraceutici semplici, gustosi e sani realizzate dallo storico della gastronomia Sergio Grasso raccontano il territorio, le tradizioni, le abitudini alimentari e gli stili di vita artigianali dimenticati.

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Enna - Nel cuore della Sicilia, sui Monti Erei, si estende un territorio ricco di storia e cultura riconosciuto anche dall’Unesco, il Rocca di Cerere Global Geopark, che prende il nome da Cerere, la divinità romana dell’agricoltura. Fin dall’antichità i popoli indigeni che abitavano questi luoghi hanno venerato le divinità legate alla terra, una devozione tramandata nel tempo che testimonia la profonda connessione con la Madre Terra. Il Geopark non è solo un immenso patrimonio naturale e geologico, ma è anche simbolo della relazione tra l’essere umano e il suo ambiente ed è a partire dal patrimonio geologico che si esalta quello culturale e quindi l’identità delle comunità locali attraverso un’offerta turistica con una strategia armonica, integrata e sostenibile. 

In questo contesto si inserisce il progetto Kore Siciliae che riunisce 55 imprese attraverso tre consorzi – Esporti, Together e Sapori di Demetra – con l’obiettivo di far conoscere il territorio ennese, la sua storia e le sue tradizioni promuovendo un turismo a redditività diffusa che coinvolge diversi operatori e premia le imprese che hanno una performance di sostenibilità anche ambientale. Kore Siciliae ha creato anche un vero e proprio marchio che certifica l’origine delle materie prime del territorio del Geopark e garantisce l’adozione di pratiche tecnologiche a basso impatto ambientale e nel pieno rispetto della tradizione.

kore siciliae
Il pecorino ennese è uno dei prodotti speciali del paniere Kore Siciliae

Nel paniere di Kore Siciliae si identificano prodotti che sono figli della cultura, della terra e delle abitudini radicate a tavola oltre che nel mercato e a partire dai quali Sergio Grasso – docente di Antropologia dell’alimentazione e Storia ed evoluzione della gastronomia all’USAC (University Study Abroad Consortium) presso l’Università della Tuscia e food-writer – ha elaborato diverse proposte di menù nutraceutici da interpretare a modo proprio. Polpettine di lenticchie nere, patate e piacentinu ennese, frascatula leonfortina con broccoli, asparagi selvatici e finocchietto, mostarda di ficodindia, cannolo di melanzana con capuliatu, ricotta e capperi, cipolle al forno con pistacchi sono solo alcune degli accostamenti che Sergio Grasso propone.

È anche in queste preparazioni che si inserisce il lavoro di ricerca, di recupero di tradizioni, di abitudini alimentari e di stili di vita artigianali tralasciati realizzato dall’associazione La Palma e l’Ulivo. «Il mestiere delle mani è importante, le mani sono arti. Noi parliamo di arte quando parliamo di artificio, arte scultorea, arte narrativa, ma sono le mani che fanno. Ci siamo concentrati proprio su questo aspetto per innalzare la percezione di qualità del territorio del Geopark, spesso dimenticata. È una sfida, ma è già una vittoria se si pensa che siamo riusciti a mettere insieme 55 aziende. Non è mai successo in Sicilia», racconta Sergio Grasso.

I menù sono stati pensati con passione e attenzione, preparazioni semplici, gustose e sane. In effetti, accanto al “come si fa”, l’antropologo Sergio Grasso descrive anche le proprietà nutraceutiche del prodotto andando quindi oltre il gusto. «Sono proposte di consapevolezza. Noi oggi siamo abituati a mangiare tanto e a consumare poche calorie. Non conosciamo la fame, mangiamo per “gola”. Queste sono solo alcune proposte da gustare con appetito, curiosità e ri-scoperta», sottolinea Sergio Grasso.

kore siciliae

Una ri-scoperta che è anche e soprattutto del territorio e che coinvolge ristoratori, bottegai, artigiani, pastori, coltivatori, guide turistiche e aziende diverse tra loro riuniti per contribuire a un miglioramento complessivo. Saranno infatti tutti coloro che hanno aderito a Kore Siciliae a raccontare la “storia” del prodotto e a far vivere al visitatore e al viaggiatore esperienze dirette e coinvolgenti, autentiche, rispettose dell’ambiente e idonee a far crescere la consapevolezza dei cittadini sul proprio patrimonio storico, ambientale e culturale

«Come evidenzia la stessa Convenzione di Faro, il paesaggio culturale è il risultato dell’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi. Se oggi noi possiamo raccontare di miniere e minatori è perché durante un episodio geologico, la cosiddetta crisi del Messiniano, si è verificata la deposizione dei sali estratti poi successivamente dall’uomo».

Nel paniere di Kore Siciliae si identificano prodotti che sono figli della cultura, della terra e delle abitudini radicate a tavola oltre che nel mercato

«Anche la famosa Villa del Casale, un insediamento produttivo, è sorta qui per le caratteristiche del territorio circostante, ricco di acqua e boschi e vocato alle colture cerealicole di grano duro. L’identità di quello che siamo oggi è frutto delle stratificazioni avvenute nel tempo e a cui abbiamo deciso di dar voce con Kore Siciliae», racconta Salvatore Troia, Direttore del Rocca di Cerere Unesco Global Geopark.

Il progetto Kore Siciliae, un modello di certo replicabile anche altrove, ha cercato di coniugare le tendenze del mercato turistico con il valore del territorio, anche attraverso l’acquisizione di una consapevolezza del ruolo che l’imprenditore locale ha come impresa e come funzione sociale nel suo ambito di riferimento. Perché l’obiettivo unico e comune a tutte le aziende è lo sviluppo del territorio.

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