13 Dic 2024

“Tu rifiuti? Io riduco!” La prima web serie (anzi seria) prodotta da Italia Che Cambia

Scritto da: Redazione

Abbiamo intervistato l'autore Ezio Maisto che ci ha svelato i dietro le quinte di questa serie sui rifiuti, co-prodotta dal nostro giornale in collaborazione con l’associazione Rifiuti Zero Sicilia.

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Ieri è successo qualcosa di speciale per Italia Che Cambia. È stato infatti pubblicato il primo episodio – lo trovate qui – di una web-serie per i social sul tema della riduzione dei rifiuti co-prodotta dal nostro giornale in collaborazione con l’associazione Rifiuti Zero Sicilia. Perché speciale? Beh, perché si tratta del primo prodotto audiovisivo di fiction targato Italia Che Cambia.

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito di Spesa Disimballata, un innovativo progetto pilota promosso da Rifiuti Zero Sicilia per favorire l’economia circolare e le scelte di consumo più sostenibili. Il progetto è supportato dal Sicily Environment Fund e finanziato dal Conservation Collective, un fondo che mira a divulgare consapevolezza sui temi ambientali in tutta Europa grazie alla collaborazione con Hublot e persino, udite udite, con la celebre pop band Depeche Mode.

Emma&Jack sulla copertina del secondo episodio di Tu rifiuti? Io riduco!
Emma&Jack sulla copertina del secondo episodio di Tu rifiuti? Io riduco!

La serie, dal titolo Tu rifiuti? Io riduco!, è stata scritta e diretta da Ezio Maisto, responsabile dell’area video del nostro giornale e regista di Ragazzi Irresponsabili, il documentario sui primi passi del movimento studentesco Fridays For Future in Italia co-prodotto da Italia Che Cambia e distribuito da Mediaset. Abbiamo provato a farci spoilerare qualche informazione in più perché non vediamo l’ora di sapere come andrà a finire. Secondo voi ci siamo riusciti?

Ciao Ezio, com’è nata l’idea di una serie di reel?

Da una convergenza di intenti dei due co-produttori. Da un lato Italia Che Cambia, che si trova in una fase di sperimentazione di nuovi format e sta investendo su tante altre novità che saranno rese pubbliche a breve; e dall’altro lato l’associazione Rifiuti Zero Sicilia, che aveva necessità di individuare la miglior strategia di diffusione del progetto Spesa Disimballata.

Spiegaci come sono andate le cose.

L’associazione Rifiuti Zero Sicilia ha coinvolto Italia Che Cambia nel ruolo di media partner del progetto Spesa Disimballata, che prevedeva – fra gli altri interventi di comunicazione – la realizzazione di alcuni semplici reel informativi. A quel punto l’area video del nostro giornale ha proposto di virare su dei reel sceneggiati e recitati, in grado di informare divertendo e quindi, potenzialmente, di suscitare interesse in un pubblico più ampio rispetto a quello dei nostri lettori abituali.

ezio maisto
Com’è strutturata la serie?

Sono sette brevi episodi che hanno per protagonisti Emma e Jack, una ragazza e un ragazzo di 24 e 26 anni che – almeno nei primi episodi – giocano a scambiarsi i ruoli di studente e insegnante sul tema dell’eccesso di scarti delle società umane. Ogni episodio tratta un aspetto del problema e fornisce spunti di riflessione e suggerimenti di buone pratiche provenienti da quella che viene comunemente chiamata “strategia” dei rifiuti zero ma che personalmente mi piace di più definire “cultura”, in opposizione a quella imperante dell’usa e getta. 

È un tema che conosci particolarmente, essendo da tempo uno zerowaster.

Sono ormai 12 anni che pratico una vita orientata alla diminuzione del mio personale impatto ambientale, fra le altre cose limitando al massimo gli imballaggi e i prodotti monouso, ma non me la sento di definirmi un esperto. Sono solo uno che, più per caso che per merito, a un certo punto ha aperto gli occhi e ha deciso di cambiare in meglio la propria vita. 

Questo vuol dire che chiunque è in grado attivarsi con facilità.

Già. È molto più semplice di ciò che comunemente si pensa, non richiede rinunce particolarmente complicate (almeno nel mio caso è stato così) e fa anche risparmiare.

Di cosa parla il primo episodio?

Della necessaria presa di coscienza del nostro modo, come società, di progettare, fabbricare e consumare i materiali. Siamo talmente abituati a produrre rifiuti a ogni passo, sorso, respiro, che non ci accorgiamo nemmeno che quando andiamo al supermercato a comprare uno yogurt, non compriamo solo lo yogurt, ma anche il vasetto di plastica monouso che lo contiene. Quando ne siamo consapevoli, nella stragrande maggioranza dei casi ci limitiamo a deporlo nel secchio della differenziata credendo che basti riciclare quel vasetto per risolvere il problema.

Non è così?

Purtroppo no. Ma la disinformazione la fa da padrona, per cui sono in pochi a sapere che i cicli di riciclaggio dei rifiuti che arrivano agli impianti (il 14% del totale, quindi una quota minima) non sono infiniti, ma si fermano a 2-3 come conseguenza del progressivo degrado dei materiali. In pratica, anche il più riciclabile degli imballaggi è destinato, dopo 2-3 cicli, a entrare nel secchio dell’indifferenziata. Idem per la bioplastica, il nuovo grande specchietto per le allodole.

Quindi qual è la soluzione?

Non riuscirai farmi spoilerare il finale della serie [ride, NdR]. Voglio però darti un indizio: il miglior rifiuto è quello che non si produce. 

ezio maisto
Ezio Maisto (a sinistra) durante le riprese del docufilm Ragazzi Irresponsabili
La curiosità aumenta. Così come quella legata agli interpreti. Vuoi dirci due parole su Emma e Jack?

Sono due ragazzi bravissimi che interpretano sé stessi, ossia due giovani qualunque che, nella serie, percorrono a piccoli passi la tortuosa, variegata e panoramica strada del Cambiamento. Nella realtà, Emma Semprini Cesari è una studentessa di antropologia con ambizioni nel canto e nella recitazione, mentre Giacomo Pozzi, detto Jack, è un musicista che ha da poco pubblicato un romanzo e che sogna di dedicarsi alla permacultura. 

C’è un motivo per cui sono stati selezionati?

Mi servivano dei portatori sani di semi di cambiamento che tuttavia non fossero già coinvolti nell’impegno attivo. La più bella soddisfazione è stata quando mi hanno detto che attraverso questo progetto hanno imparato tanto. Spero che oltre a imparare decidano anche di attivarsi.

Quali sono i principali messaggi che Italia Che Cambia e Rifiuti Zero Sicilia vogliono dare attraverso questo lavoro?

Sono due. Il primo è la speranza che, oltre a Emma e Jack, anche altri giovani da 0 a 99 anni si lascino ispirare da questa iniziativa. Perché attivarsi non solo è facile, ma anche divertente.

E il secondo?

L’aumento di consapevolezza su quanto i nostri gesti quotidiani contano, perché tutti possano fare con maggior convinzione la propria parte. La stragrande maggioranza dei rifiuti che produciamo, infatti, è del tutto evitabile. Se ciascuno di noi facesse delle scelte di consumo più consapevoli, i governi sarebbero incentivati a legiferare sul principio del “chi inquina paga” e le aziende sarebbero costrette a progettare diversamente i loro prodotti e a correggerne le modalità distributive, a cominciare dal packaging. L’iniziativa Spesa Disimballata nasce in Sicilia proprio per diffondere soluzioni che sono già alla portata di tutti. Quanti di noi sanno che già dal 2019 è legale recarsi nei supermercati con i propri contenitori riusabili e chiedere al banco del fresco di riempirli?

In effetti non è un’informazione che circola. Quando usciranno i prossimi episodi?

Il secondo episodio, dedicato al falso mito del riciclo, uscirà entro la fine del 2024. Seguiranno poi gli altri, a cadenza più o meno quindicinale, fino a marzo 2025. 

Non mi resta che augurarti, anzi augurarci, che l’iniziativa abbia successo, dunque. Ma quindi il finale della serie?

Non ci provare.

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