16 Dic 2024

N’Sea Yet: educazione ambientale e progetti di economia circolare a Napoli

Sostenibilità, arte e cultura possono convivere per creare impatti reali e duraturi, contribuendo a un futuro più verde e vivibile. N'Sea Yet con le sue campagne educa le comunità locali e stimola un cambiamento positivo e consapevole.

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Campania - Dove il sole bacia il mare e l’arte si intreccia con la vita quotidiana, Napoli, dietro i suoi vicoli ricchi di storia e la vivacità delle sue piazze, nasconde la malinconia di un Vesuvio che osserva i rifiuti alle sue pendici, il mare inquinato e le sue spiagge martoriate. N’Sea Yet – gioco di parole per celebrare un’ economia circolare – è un’associazione con l’intento di migliorare le condizioni ambientali della terra, la casa comune, partendo dal principio secondo il quale l’essere umano è parte di un sistema interconnesso alla natura.

«In Australia, dove ho vissuto per alcuni anni, ho conosciuto un nuovo approccio all’ambiente: è lì che ho conosciuto alcuni promotori di un progetto che incentiva la raccolta di tre pezzi di plastica dalle spiagge, #Prendi3. Rientrando in Italia, a distanza di qualche anno, quando già in me si era radicata questa visione ecologista alternativa, con alcuni amici abbiamo fondato N’Sea Yet», ha spiegato Dario Catania, presidente dell’associazione.

N'Sea Yet

Valorizzare Napoli, questa perla del Mediterraneo, significa restituirle la possibilità di essere un simbolo non solo di cultura e tradizione, ma anche di innovazione e armonia ambientale; N’Sea Yet è impegnata a 360 gradi per dimostrare che il cambiamento nasce dalle piccole azioni di chi la vive e la ama. Pubblicazioni social, collaborazioni locali e progetti educativi: un movimento che ispira comunità, aziende e singole persone a realizzare azioni concrete per migliorare il nostro futuro.


#Prendi3, #PrendiLAcQUA, #Pianta3

Piccoli gesti quotidiani sono trasformati in grandi azioni di cambiamento: campagne che uniscono creatività e impegno per l’ambiente. #Prendi3, #PrendiL’AcQUA e #Pianta3 mirano a sensibilizzare le persone sulla sostenibilità ambientale e coinvolgono qualsiasi fascia di età. #Prendi3 è ispirata a un movimento globale che invita le persone a raccogliere tre rifiuti plastici ogni volta che visitano dei luoghi pubblici: «Partire dalle piccole cose e dai più piccoli ci ha fatto capire come anche un piccolo gesto possa essere rivoluzionario e importante per il nostro pianeta. Ogni singolo individuo può cambiare il mondo!», continua Dario di N’Sea Yet.

n'sea yet
Durante un sit di #Prendi3

#PrendiLAcQUA è una campagna per ridurre l’uso di bottiglie di plastica monouso, incoraggiando l’uso delle borracce. «Abbiamo istituito una rete di esercizi commerciali che offrono acqua potabile gratuitamente. Grazie ai commercianti virtuosi vogliamo alimentare l’azione consapevole del riuso piuttosto che dell’usa e getta: 450 anni è il lasso di tempo che impiega una bottiglia per deteriorarsi. L’acqua è un bene comune e bisogna ridurre l’immissione in ambiente di plastica inutile».

#Pianta3 è invece una campagna che prevede la piantumazione di tre semi, tre piantine o tre alberelli. «Piantare, nel dizionario della lingua italiana, viene definito come il gesto di collocare un seme, un germoglio o una piantina affinché si sviluppi un nuovo esemplare di quella specie. Con questa campagna vogliamo incoraggiare ogni cittadino del mondo a mettere un semino per una migliore prospettiva del futuro, un futuro più verde. Siamo convinti che una comunicazione positiva possa aiutare a cambiare il comportamento sociale. Invece di abbattere, #Pianta3!»

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#PrendiLAcQUA a la Gaiola

IL MANIFESTO DEL RIFORMISMO DI N’SEA YET

N’Sea Yet ha messo nero su bianco una serie di principi e aspirazioni per il cambiamento sociale e ambientale: “Questo è un manifesto per rifondare la società; vogliamo cantare l’amore per la tranquillità, la resilienza e l’assertività, l’abitudine alla sostenibilità e alla cooperazione”. Il mondo e l’universo vivono in equilibrio, consapevoli della mortalità, della lentezza della vita tesa alla felicità di tutti gli esseri viventi. “Un equilibrio tra essere umano e natura, in una visione eco-centrica dove anche la tecnologia è in armonia con l’ambiente” si legge ancora nel manifesto.

«A Napoli – spiegano – lanciamo questo nostro manifesto di amore liberatorio, pace travolgente e armonia cooperante con il quale fondiamo oggi il Rifiorismo. (…) Che la rivoluzione parta dai rigattieri, dai cartonari, dai munnezzari, noi vogliamo liberare il mondo dagli innumerevoli spreconi, consumatori incoscienti e produttori senza etica». Quello dell’economia circolare è un modello che mira a mantenere il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse, riducendo al minimo gli sprechi. Addio all’ usa e getta, il futuro è nel riciclo e nella rigenerazione.

Anche un piccolo gesto può essere rivoluzionario per il nostro pianeta. Ogni singolo individuo può cambiare il mondo!


LA RINASCITA DEL PARCO VIVIANI GRAZIE A N’SEA YET

«Attraverso il #Pianta3 siamo riusciti ad avere in gestione uno spazio all’interno del Parco Viviani a Napoli. 670 metri quadri che un tempo erano una discarica e che ora – grazie alla nostra riqualificazione – sono un frutteto», racconta Dario. Oltre 60 gli alberi da frutto piantati grazie a chi ha creduto nel progetto e grazie al finanziamento della Cartoon Network – in collaborazione con Brand for The City –, che nel 2022 ha scelto quest’area per l’iniziativa “Ridisegna il tuo mondo” in occasione degli 80 anni di Titti, il canarino della Looney Toons.

Sono stati ristrutturati i terrazzamenti realizzati da Giovanni Masucci di Batu Garden, è stato adeguato l’impianto di irrigazione, sono stati realizzati sedute e arredi in legno per poter vivere il frutteto al meglio. Il tutto progettato da 26 studenti del Dipartimento di Architettura della Federico II, coordinati da 8 tutor e dai docenti dell’Università, Viviana Saitto e Eduardo Bassolino. «Creare più food forest in città – ha commentato Dario Catania, Presidente di N’Sea Yet – significa mettere in atto un progetto urbano più sostenibile, sviluppare nuove opportunità per contrastare la povertà, creare nuovi ecosistemi per la tutela della biodiversità. Tutti principi in linea agli SDG dell’agenda 2030».

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