8 Nov 2024

Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure

Vienna Cammarota non è solo una guida escursionistica e un'appassionata viaggiatrice; è una donna che attraverso i suoi "pellegrinaggi" sfida pregiudizi e dimostra come l'età non sia un ostacolo per la scoperta e l'avventura.

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Salerno, Campania - Ai viaggi dell’anima, agli intrecci di storie, memorie e sogni: lungo i cammini ogni passo porta con sé il fascino dell’ignoto e il richiamo alle antiche strade battute dai pellegrini, con i loro desideri e le loro speranze. Camminare significa ascoltare il sussurro del vento, immergersi nei colori delle stagioni, ascoltare il ritmo lento e potente della terra sotto i piedi. Vienna Cammarota, escursionista italiana di fama internazionale, si racconta a noi e descrive come un fiore spontaneo, il profilo di una montagna all’orizzonte e lo scorrere cheto di un fiume aiutino a “rallentare”.

Nata a Felitto, in Cilento, nel 1949, ha iniziato a camminare in giovane età e imparando a sentirsi al sicuro nel camminare da sola ha aumentato man mano tempi e chilometri di percorrenza, fino a desiderare di seguire i percorsi del viaggiatore veneziano Marco Polo: partita dall’Italia è arrivata in Cina. Ciò che differenzia Vienna Cammarota dagli altri escursionisti è l’approccio al viaggio: «La mia idea di cammino è fatta di conoscenza di culture, di tradizioni, di storie, di persone, di archeologia, di architettura. Marco Polo ci ha fatto conoscere il mondo orientale e io, maledettamente curiosa e desiderosa di bellezza, grazie a lui e a Goethe ho desiderato esplorare e rompere gli stereotipi di genere e d’età».

vienna cammarota

VIENNA CAMMAROTA, NOMEN OMEN

Tra le strade che raccontano storie di re e imperatori e il Danubio nasce Vienna, il rifugio per l’anima di tutti gli artisti e gli amanti della “grande bellezza”. Vienna Cammarota impersona a 360° il suo nome: forte e bianca proprio come il fiume che la attraversa. «Per me camminare, al di là dell’attività fisica in sé, significa conoscere, esplorare, imparare, ascoltarsi. Amo la mia vita e amo il mio cammino, un cammino lungo il quale ho conosciuto “lo straniero”».

Parafrasando Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo “si è sempre meridionali di qualcuno” e attraverso i suoi viaggi in giro per il mondo Vienna Cammarota porta testimonianza di come, al di là del credo, delle istituzioni, dell’età e del genere, il cammino livelli tutti a un solo stesso piano, quello umano. I suoi viaggi sono anche viaggi politici: attraverso di essi si fa promotrice del patrimonio culturale e contribuisce alla conservazione storica.

Vorrei che tutte le donne rivedessero in me se stesse: tutte possono sognare e devono lottare per esaudire i propri desideri


«Meraviglia, gratitudine: è questo che ho trovato nei cuori di chi ho incontrato e mi ha accolto in questo viaggio lungo la vita. I miei più grandi fan sono i giovani, sono il nostro futuro e il futuro di questo pianeta. È importante far capire loro quanto importante sia il viaggio e come esso sia formativo. Spesso la stanchezza è tale da far desiderare di abbandonare, però il cammino mi ha insegnato anche questo: a rallentare e fermarsi quando la mente e il corpo lo richiedono». Sapersi ascoltare è un atto di gentilezza verso sé stessi e chi ci circonda, è riconoscere che ogni emozione, bella o brutta che sia, merita di essere accolta e compresa.


IL VIAGGIO ATTRAVERSO LA PREPARAZIONE FISICA E MENTALE

Affrontare un lungo cammino a piedi, di qualsiasi natura esso sia, richiede una preparazione fisica, mentale e pratica per garantire un’esperienza sicura e soddisfacente. «Allenare il corpo? Lo faccio attraverso varie pratiche sportive con l’ausilio di un fisioterapista e di un personal trainer. Allenare l’anima? Abito nel Parco Nazionale del Cilento: è lì che mi immergo e mi rigenero, tra le montagne e il mare», afferma Vienna Cammarota. 

vienna cammarota


Un allenamento progressivo, motivazione e pazienza sono alla base della preparazione di ogni pellegrino: «Camminare da solo significa anche prepararsi alla solitudine; io non mi sento mai da sola quando sono circondata dalla natura e dai sorrisi degli sconosciuti. La solitudine è per me una dolce compagna di viaggio». Pianificazione? Vienna Cammarota dichiara: «L’unico tempo che dedico alla progettazione dei viaggi è la lettura dei luoghi attraverso i personaggi che scelgo di reinterpretare. Per il resto lascio tutto all’improvvisazione». 

I consigli di questa abile e forte guida escursionistica? «Indipendentemente dall’età, è importante leggere sul personaggio che si sceglie e sulla cultura dei luoghi che si attraverseranno. Ho scelto Marco Polo perché in esso ritrovo ciò di cui la società ha bisogno oggigiorno per uomini e donne: voglia di conoscere, spirito di osservazione, desiderio di scoperta. Vorrei che tutte le donne rivedessero in me loro stesse: tutte possono sognare e devono lottare per esaudire i propri desideri. Il mio sogno, la mia prossima avventura? Fare il giro del mondo», conclude Vienna Cammarota. 
 

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