Rinascita verde a Gragnano: il nuovo Parco del Vernotico tra storia e innovazione
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Salerno, Campania - Il Parco del Vernotico, situato nel cuore di Gragnano, conosciuta come “città della pasta” e detentrice del marchio IGP per la pasta di Gragnano, rappresenta un luogo di grande valore non solo ambientale, ma anche sociale per la comunità locale. Negli ultimi anni l’area ha sofferto di degrado e abbandono, perdendo così parte delle sue funzionalità e attrattività. Oggi grazie a un ambizioso progetto di rigenerazione il parco si prepara a rinascere.
Questo intervento, frutto di una sinergia tra l’amministrazione comunale e il gruppo coordinato da Centola & Associati, mira a trasformare il parco in uno spazio moderno e inclusivo, rispettando al contempo la sua identità storica e naturale. L’idea di riqualificazione del parco urbano è dell’architetto, nonché docente presso l’Università degli Studi di Salerno, Enrico Sicignano: «Ho creduto fin da subito in questo “sogno” – racconta – ed è stato il desiderio di ridare alla mia città, Gragnano, uno spazio verde urbano a donarmi la forza di costituire questo gruppo che ha realizzato il progetto di riqualificazione del Parco urbano del Vernotico».
Il progetto si è avvalso di grandi esperti del settore, tra i quali Joao Nunes (Proap) come coprogettista e il professor Vito Cappiello come consulente. «Importante è stata la collaborazione di giovani ingegneri e i giovani tecnici dell’Università degli Studi di Salerno. Il Parco del Vernotico è un progetto corale, fatto e nutrito da tanti: architetti, ingegneri, impiantisti, botanici, architetti del paesaggio, paesaggisti. È un vero e proprio lavoro di squadra», sottolinea il professore Enrico Sicignano.
IL PROGETTO PER IL PARCO DEL VERNOTICO
«Noi della Centola & Associati crediamo che il valore aggiunto per un progetto sia frequentare e conoscere a fondo il territorio e il contesto. Comprendere le esigenze, le necessità e i cittadini consente di includere un contributo più concreto, non solo architettonico, ma anche sociale e politico ai nostri progetti. È importante capire ciò di cui il territorio ha bisogno attraverso il confronto con le istituzioni, con i cittadini, con i giovani, con chi decide di andar via e con chi decide di restare nel proprio territorio», afferma Luigi Centola. Il progetto del Parco urbano del Vernotico ha messo a dura prova i progettisti, essendo in un territorio scosceso in direzione del fiume Vernotico.
Il progetto sviluppa un’area caratterizzata da diverse fragilità intrinseche, aggravate da interventi urbani ai margini che hanno prestato poca attenzione alle caratteristiche del luogo e del paesaggio, sia per quanto riguarda la vocazione naturale del territorio, sia per le forme tradizionali di gestione del suolo che lasciano segni ancora oggi perfettamente riconoscibili. «Il nostro progetto prevede una riqualificazione dei terreni e una valorizzazione dei terrazzamenti agricoli. Sebbene il parco non sia molto esteso, è al centro della città e quindi facilmente fruibile da tutti. L’obiettivo è quello di concentrare i nuclei di attività più intensa e ricreare le tradizionali forme tridimensionali adattandole alla pratica agricola, senza mai perdere la connessione con l’acqua e il verde storico del parco».
SOSTENIBILITÀ E CULTURA
Il rapporto tra sostenibilità e cultura è profondamente intrecciato, poiché l’una influenza l’altra ed entrambe influenzano il modo in cui le società si sviluppano e interagiscono con l’ambiente e le generazioni future. «Il Parco del Vernotico per anni è stato abbandonato; ora il nostro interesse è in primis la messa in sicurezza delle acque. Una volta regimentato ciò, ci dedicheremo ai terrazzamenti esistenti e apporteremo loro alcune modifiche con l’utilizzo di materiali “contemporanei”».
«Il nostro progetto prevede l’utilizzo di pavimentazione drenanti e di illuminazione autoalimentata da pannelli fotovoltaici, che non impattano sul paesaggio. Un progetto quindi di autosufficienza non solo energetica, ma anche economica per i cittadini e per il Comune stesso», continua Luigi Centola. «Altro punto forte del nostro progetto è la vicinanza con il fiume, il Vernotico, simbolo della Gragnano antica e, grazie alla rigenerazione, anche della Gragnano moderna».
«L’idea di questo progetto è quello di riunificare le due città: il torrente Vernotico, che prima le divideva, ora le unisce. È questo ciò che auguro alla mia Gragnano: qualcuno che l’ascolti e ascolti i bisogni dei suoi cittadini, tutti. Il progetto prevede delle costruzioni, degli attraversamenti, per unire le due parti della città. È un progetto vestito, un progetto cucito su misura per il territorio e le sue esigenze». Non un deus ex machina, ma un progetto creato ad hoc, seguendo le curve del territorio e i bisogni a scala umana.
«In quanto abitante di Gragnano per me è stato un vero vanto poter collaborare con la Centola & Associati, con il professor Vito Cappiello e con Joao Nunes. E per la città di Gragnano è un onore aver ricevuto l’attenzione di esperti di tale calibro e in quanto cultore del mio territorio ho condiviso la quotidianità. Ho riportato ai miei colleghi i pensieri, alcune storie di vita e la cultura di Gragnano e del Parco urbano del Vernotico. È un progetto sinergico, multidisciplinare ed è questa la sua forza», conclude Enrico Sicignano, ideatore del progetto.
Studiato nei minimi dettagli, alla portata di bambini e anziani, il progetto per il Parco del Vernotico è un progetto umano e territoriale: «L’architettura è un’arte socialmente utile. Mai bisognerebbe dimenticare l’identità di questa arte e la sua missione nell’ambito urbano. Gli studiosi del settore hanno il dovere di intervenire affinché la tradizione sia parte integrante del presente».
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