22 Nov 2024

È arrivata l’era della cura: finisce l’antropocene, inizia il curiamo-cene

Scritto da: Filò

A Bologna ha preso il via un festival organizzato da Filò, associazione che si occupa di educare attraverso la filosofia. Come ci spiega Beatrice Gobbi, una delle curatrici, il programma è incentrato sulla cura delle relazioni e sul confronto filosofico come pratica collettiva.

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Bologna, Emilia-Romagna - Da anni con la nostra associazione Filò cerchiamo di fare della filosofia una pratica educativa capace di creare uno spazio di dialogo e ascolto. La filosofia intesa come dialogo e riflessione è per noi un modo di esplorare l’esperienza umana, di entrare in relazione con gli altri e di riflettere insieme sui temi che ci riguardano. Siamo guidate da un desiderio: rendere la filosofia un’esperienza collettiva. Per questa ragione da quattro anni proponiamo alla città di Bologna il Festival della Filosofia in Dialogo. L’obiettivo del festival, che quest’anno si terrà dal 21 al 24 novembre, è quello di proporre un’occasione per fermarsi e pensare insieme. 

Il titolo di questa edizione del festival – “Curiamo-cene” – è un rimando all’Antropocene, l’era che stiamo attraversando, caratterizzata dall’impatto umano sul pianeta. Questa scelta terminologia vuole rispecchiare il desiderio di proporre  una riflessione sul ruolo della cura nel nostro tempo. Abbiamo scelto questo tema perché vorremmo che la cura fosse al centro dei discorsi sul nostro modo di vivere, sul mondo e sulle relazioni che creiamo stando al mondo.

Come afferma la psicologa americana Carol Gilligan, esperta in studi di genere, “la cura è la capacità di prendersi cura dei legami umani e questa attenzione ai legami e alla vulnerabilità degli altri è la base di un’etica che riconosce l’interconnessione tra tutte le persone”. La cura quindi è un atto che va oltre a un semplice gesto, ma diventa una vera e propria etica, che nasce dalla consapevolezza della nostra vulnerabilità e interdipendenza. 

cura

In questo contesto, il Festival diventa una vera e propria occasione di dialogo. Le attività proposte sono pensate per coinvolgere tutti, senza distinzione di età, esperienza o provenienza, creando spazi dove le persone possano confrontarsi, riflettere insieme e condividere le proprie esperienze e idee. Il programma include laboratori interattivi, visite guidate e momenti di confronto. Ogni attività è pensata per stimolare la riflessione e favorire un’esperienza collettiva di pensiero, dove la filosofia non è più solo una disciplina accademica, ma una pratica che tocca la vita di tutti i giorni.

Quello che ci guida in Filò è il desiderio di rendere la filosofia un’esperienza che si radica nel quotidiano e che permette alle persone di scoprire non solo nuovi concetti, ma anche nuovi modi di entrare in relazione con sé stesse e con gli altri. L’approccio che seguiamo è dialogico: lavoriamo per creare spazi nei quali ciascuno possa esprimersi liberamente, esplorando temi filosofici, riflettendo su di sé e sulla propria vita, ma anche ascoltando gli altri e mettendo in gioco le proprie convinzioni. Il dialogo filosofico è un’opportunità per andare oltre le parole e scoprire, attraverso l’incontro e la condivisione, nuove prospettive sul mondo e su noi stessi.

cura
“Care”, ovvero “cura” in inglese

Non è semplice raccontare le trasformazioni che il dialogo filosofico può innescare, ci proviamo portandovi un’esperienza vissuta di recente. Siamo state invitate in una Scuola Primaria della città di Cantù per formare le insegnanti alle pratiche filosofiche. Le insegnanti e il dirigente erano interessati a esplorare la metodologia della pratica filosofica per integrarla nella didattica. Durante il corso, le insegnanti si sono messe in gioco e hanno condotto diversi dialoghi filosofici insieme alle colleghe. I temi che hanno scelto di trattare hanno spaziato dal cambiamento all’amicizia, dalla felicità al rispetto delle regole.

Una volta conclusa la formazione, durante il momento dei feedback, una delle partecipanti ha detto: «Credo che nelle prossime settimane, incontrandoci nei corridoi della scuola, ci guarderemo con occhi diversi. Passiamo il nostro tempo nello stesso edificio, ma non ci eravamo mai davvero conosciute. Questa attività è stata utile a conoscerci e a conoscere noi stesse». Per noi questa riflessione è stata la conferma del potere trasformativo del dialogo filosofico. Durante le giornate di formazione non solo si è parlato di filosofia, ma è stato creato uno spazio nel quale si sono creati e consolidati legami. 

Vorremmo che la cura fosse al centro dei discorsi sul nostro modo di vivere, sul mondo e sulle relazioni che creiamo stando al mondo

Se il dialogo filosofico è, come crediamo, un’opportunità per mettere in discussione le proprie certezze e confrontarsi con le idee degli altri è anche un potente strumento di cambiamento, capace di promuovere una cultura della cura, dell’ascolto e del rispetto reciproco. Il dialogo filosofico quindi non solo aiuta a riflettere sul mondo, ma diventa anche un elemento trasformativo per le relazioni quotidiane. È un’opportunità per mettere in discussione le proprie certezze, per confrontarsi con le idee degli altri e per costruire legami autentici. 

Ogni dialogo diventa così un atto di cura, un atto che si esprime nel prendersi cura degli altri, nel riconoscere la vulnerabilità e l’interconnessione che ci legano. In un mondo che ci chiede di fare i conti con le sfide dell’Antropocene e con il nostro modo di vivere insieme, crediamo che il dialogo filosofico possa essere una via per costruire relazioni più forti e consapevoli, dove la cura e l’ascolto siano al centro delle nostre azioni quotidiane. La filosofia, come ci insegna la pratica del dialogo, è uno spazio che ci permette di prenderci cura non solo di noi stessi, ma degli altri.

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