La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”
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Cuneo - Oggi vi presentiamo un progetto ancora giovane – è alla sua seconda edizione – ma che porta fra i banchi di scuola un tema fondamentale, quello della crisi ambientale, e lo fa con una serie di azioni dalle grandi potenzialità dal punto di vista didattico. L’artefice è Source International, di cui abbiamo cominciato a parlare diversi anni fa, quando abbiamo conosciuto e intervistato il suo fondatore giramondo Flaviano Bianchini.
Dall’Africa al Sud America, questa realtà lavora da più di un decennio per aiutare i territori e i loro abitanti ad autodeterminarsi. Per l’ultimo progetto della ONG però dobbiamo fare poca strada: la meta infatti è l’Alta Langa, nel cuneese, zona dal grande fascino naturalistico e culturale in cui però gli effetti della crisi ambientale si stanno facendo sentire.
AZIONI E VOCI PER IL CLIMA
È cominciato tutto lo scorso anno con il percorso “Langhe a Scuola: azioni e voci per il clima“, come mi racconta Rachele Ossola di Source International: «Le azioni che stiamo facendo adesso si pongono in continuità con quelle compiute nel 2023 e sono un follow up di un progetto che aveva il focus sul cambiamento climatico e sulla crisi idrica, che in questa regione, specialmente nel biennio 2022/23, ha colpito duro».
La proposta di Source International – coordinata da Rachele e dalla responsabile di progetto Clara Masetti – coinvolge 180 studenti delle scuole elementari e medie e 10 insegnanti dell’Istituto Comprensivo Bossolasco-Murazzano, in provincia di Cuneo, e la cittadinanza dei Comuni di Bossolasco, Murazzano, Lequio Berria e Cravanzana. «Oltre a una breve discussione su cosa sia la biodiversità, a cosa serva e come è legata al cambiamento climatico, abbiamo svolto in ogni classe un paio di attività pratiche», spiega Rachele raccontando le attività.
«Con i più piccoli abbiamo fatto un gioco chiamato “rete della biodiversità” e con tutti abbiamo giocato a “I detective della biodiversità”, un’attività che prevede sia l’identificazione di piante che la creazione di un cartellone. A breve caricheremo sul sito del progetto i materiali con le spiegazioni delle varie attività, in modo che altri possano riprodurle».
Dopo aver sviscerato questo tema con diverse azioni messe in campo insieme a bambini e bambine, ragazzi e ragazze del Bossolasco e Murazzano in Alta Langa, il focus del 2024 si è spostato su biodiversità e protezione degli ecosistemi come strategie di mitigazione ai cambiamenti climatici. «L’anno scorso abbiamo installato quattro cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e fatto dei laboratori sull’acqua per insegnare, ad esempio, come calcolare l’impronta idrica e inventare modi per risparmiare acqua», racconta Rachele.
PARLIAMO DI BIODIVERSITÀ
Nel 2024 Source International si è aggiudicata un bando indetto dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che sostiene “Azioni e voci per il clima” con il suo 8×1000: l’idea è parlare di cambiamento climatico e crisi idrica dal punto di vista della biodiversità. «Il problema dell’Alta Langa è la monocoltura – mi spiega Rachele –, in particolare di vite e nocciola. Questo determina una bassa biodiversità e il nuovo progetto vuole parlare proprio di questo, che non è un argomento facile per i bambini». Per questo motivo è previsto un focus forte sul “cosa posso fare io” attraverso alcuni laboratori sulla biodiversità.
LE AZIONI PREVISTE
Per dare una ricaduta più che mai concreta al progetto, è stata programmata la riqualificazione di un terreno ubicato nel Comune di Cravanzana, di proprietà dell’amministrazione e dato in gestione a un istituto agrario: «Ora con un agronomo stiamo preparando il terreno per piantare una foresta ad alta biodiversità; lo faranno i bambini, pianteremo 50 piante di specie diverse. A marzo la foresta verrà inaugurata e sarà un evento per le scuole con tante attività, mentre a giugno, a fine progetto, si terrà un festival sulla biodiversità aperto a tutti, anche alla cittadinanza, in occasione del quale si potrà vistare la foresta».
Parallelamente a quelle riguardanti la biodiversità, vengono portate avanti anche azioni finalizzate a incentivare la partecipazione pubblica: «È in programma un laboratorio per spiegare alla gente cosa può fare nella propria vita privata e pubblica per cambiare le cose», spiega Rachele. «Vorremmo anche creare dei consigli di bambini e ragazzi; un Comune ce l’ha già e alcune scuole stanno partecipando a un progetto per creare delle comunità educanti. Noi vorremmo inserirci in questo flusso di iniziative per evitare doppioni e creare sinergie, dialogare con i protagonisti e capire insieme a insegnanti e ragazzi qual è il modo migliore per intervenire».
Un’altra iniziativa è quella legata al lato più artistico del progetto: «L’anno scorso – racconta ancora Rachele – abbiamo chiesto ai ragazzi di pensare buone pratiche e abbiamo prodotto un manifesto. Quest’anno invece abbiamo chiesto di pensare a modi di aumentare la biodiversità e abbiamo coinvolto il fumettista Giovanni Ballati per illustrarle. I bambini infatti gli proporranno tre azioni concrete che poi Giovanni userà per ideare un fumetto che verrà stampato e distribuito al festival».
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