28 Ott 2024

Plastic Free Onlus: basta plastica, per un pianeta più pulito

Scritto da: Martina Maiorano

La plastica rappresenta uno dei materiali più inquinanti per il nostro pianeta. Non riciclabile per il 99%, essa sta mettendo a rischio oceani e interi territori. Come fare? L'associazione Plastic Free Onlus s'impegna per trovare una soluzione a questo grave problema. Grazie a progetti ed eventi organizzati su tutto il territorio italiano ed estero, vuole sensibilizzare sull'inquinamento da plastica, coinvolgendo cittadini, enti e istituzioni.

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Campania - Il termine “Plastic free” è entrato nel nostro vocabolario da diversi anni e indica l’impegno di associazioni, aziende e istituzioni per la gestione o l’eliminazione della plastica. I materiali plastificati non sono biodegradabili, ovvero non vengono decomposti naturalmente dal terreno, questo comporta inquinamento di oceani e territori e di conseguenza un grave danno per l’ambiente. Lo scopo è quello di sostituire i materiali in plastica con elementi riutilizzabili e trovare alternative che giovino al pianeta.

La plastica è composta da circa il 99% di elementi non riciclabili, tra cui derivati del petrolio, e rappresenta una delle prime fonti di degrado ambientale. Risulta difficile il suo smaltimento e impiega circa 450 anni per decomporsi completamente, contribuendo al cambiamento climatico e gravando sulla salute di uomo e natura. Esistono diverse associazioni che si occupano di sensibilizzare riguardo tale problema e una di queste l’abbiamo conosciuta da vicino. Si tratta di Plastic Free Onlus, organizzazione volontaria nata nel 2019 per iniziativa di Luca De Gaetano e oggi presente non solo in tutta Italia, ma nel mondo.

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SENSIBILIZZARE SUI DANNI DA PLASTICA

Luca, fondatore di Plastic Free Onlus, parla nella nascita e la mission dell’associazione. «Siamo nati il 29 luglio del 2019. L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare le persone riguardo l’inquinamento da plastica che oggi ci sta portando diversi danni sotto ogni punto di vista, non solo ambientale ma anche della salute. Per arrivare a questo scopo abbiamo ideato una serie di progetti, tra questi c’è la pulizia ambientale, così le persone, oltre a dare un beneficio alla natura, toccano con mano il problema».

«Sensibilizziamo nelle scuole con i nostri referenti e abbiamo raggiunto circa 250.000 studenti e più di 3000 scuole. Abbiamo iniziato a salvare anche tartarughe marine, un centinaio l’anno nel centro di recupero», prosegue Luca. «Per arrivare ad aziende e istituzioni organizziamo annualmente “Comuni Plastic Free” mettendo in gara i Comuni affinché ricevano un riconoscimento. Con le aziende invece facciamo programmi di sostenibilità coinvolgendole da vicino».

OBIETTIVO: ZERO PLASTICA

«Vogliamo andare a modificare le abitudini delle persone con le nostre azioni. Se ci riuscissimo da qui ai prossimi anni a cambiare in maniera importante la routine, arriveremo a modificare il mercato, spingendo le aziende a scegliere alternative più sostenibili all’utilizzo della plastica. Non solo in Italia, stiamo esportando il nostro modello in tutto il mondo e siamo in più di trenta nazioni».

Vogliamo andare a modificare le abitudini delle persone con le nostre azioni

Per Luca e i suoi volontari l’obiettivo è quello di ridurre la plastica, poiché anche riciclarla non basta più. Viviamo in un mondo con materiali plastificati e questa iniziativa vuole dare un’alternativa a tutto questo e aiutare nelle scelte più sostenibili. Grazie al team di volontari, l’associazione prende a cuore la causa e partecipa attivamente sul territorio. Secondo il fondatore, è essenziale sensibilizzare gli abitanti sui danni della plastica e l’unico modo, è far sì che partecipino alle attività.

L’EVENTO A NAPOLI

Il 27 ottobre si è tenuto uno degli appuntamenti dell’organizzazione, “Cleanup Plastic Free“, proprio a Napoli, al Monumento Armando Diaz, per la pulizia della spiaggia e dei dintorni. Luca ha raccontato che il momento in città ha voluto coinvolgere tutti gli abitanti della provincia, anche se l’associazione organizza iniziative del genere in altre zone della regione. L’obiettivo, secondo il fondatore, è quello «ripulire l’area vicino al punto di ritrovo», grazie alle indicazioni e informazioni degli organizzatori per sensibilizzare le persone.

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Per quanto riguarda i partecipanti, Luca ci dice: «Noi non abbiamo limiti di età come volontari, partecipano molto spesso persone dai 20 ai 40 anni. Tantissimi si uniscono a noi, anche di età avanzata. Non c’è un target preciso per gli appuntamenti, ma solo per le scuole che sono i ragazzi». Gli eventi di cleanup nascono con l’impegno di ripulire l’ambiente in cui viviamo sia dalla plastica che dai rifiuti. Per partecipare basta registrarsi sul sito e selezionare la città nella quale si desidera aderire all’attività. Nel giorno stabilito bisogna ritrovarsi al punto segnalato sulla pagina.

Plastic Free Onlus è una realtà presente sul territorio italiano e mondiale che sostiene e aiuta la lotta contro il cambiamento climatico partendo da uno dei materiali più dannosi e diffusi: la plastica. Luca De Gaetano e il suo team ipotizzano di riuscire, entro il 2030, a ridurre gli elementi plastificati e sensibilizzare 1 miliardo di persone. È essenziale partire dalle nuove generazioni per vedere un cambiamento concreto, solo così si potrà sostenere il pianeta e l’intera umanità.

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