Matre Terra, sull’Etna un sentiero di land art al posto delle discariche
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Catania - Cinque installazioni di land art che, attraverso il potere salvifico dell’arte, andranno a lenire le cicatrici del bosco e di quei luoghi che recano ancora le ferite delle tante discariche e rifiuti. È quanto si prefigge il progetto Matre Terra, ideato dall’associazione di promozione sociale Chiarìa e sostenuto da Fondazione CDP, ente no-profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, a seguito della selezione tra i beneficiari – unico in Sicilia – del bando Ecosistemi culturali, promosso da Fondazione CDP per sostenere iniziative capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori dove l’offerta è carente, in linea con la propria mission.
Il progetto, che ha il suo cuore operativo a Casa della Capinera – punto base dell’escursionismo del Parco dell’Etna, gestito dal 31 luglio 2023 da Chiarìa Aps, Consorzio Il Nodo e Sustanza impresa sociale –, prevede la realizzazione, lungo il sentiero Natura Monte Cicirello, nel territorio del Comune di Trecastagni, del primo percorso di Land Art nel territorio del Parco dell’Etna che ai rifiuti andrà a sostituire installazioni artistiche ispirate, appunto, alla sacralità della natura.
«Il progetto Matre Terra nasce da un profondo interrogativo», dice Chiara Trifilò, presidente dell’associazione Chiarìa e progettista di Matre Terra. «Cosa ci ha allontanato così tanto dalla Natura? Quando abbiamo perso il senso del Sacro davanti a qualcosa che è molto più grande di noi: la manifestazione del mistero della vita? Matre Terra porterà un’intera comunità a ritrovare il senso di appartenenza profonda con il proprio territorio, a celebrarne la bellezza e la sacralità. Questo è per noi il significato di “ecosistema culturale”: un luogo simbolico e fisico dove arte, partecipazione, tutela dell’ambiente e biodiversità umana ci restituiranno il Senso del nostro rapporto con la Natura, con la nostra Madre».
Il progetto Matre Terra si articola lungo 18 mesi di attività e dopo i primi eventi che coinvolgono il territorio e la cittadinanza, nonché una importante giornata di Clean Up che il 29 settembre con ben 300 volontari e il supporto del Comune di Trecastagni ha liberato i boschi di Monte Cicirello da più di una tonnellata di rifiuti, è appena entrato nell’importante fase della call of artist, ovvero di una vera e propria chiamata alle arti per selezionare i cinque artisti che andranno a realizzare le cinque installazioni.
È infatti online sul sito chiaria.org, dal 21 ottobre al 21 dicembre, il bando per partecipare alla selezione di artisti e artiste con esperienza nella realizzazione di installazioni di Land Art, site-specific e sculture ambientali – esposizioni, partecipazioni a mostre, residenze e simili –, senza vincoli di età o di provenienza. I vincitori, grazie a una residenza gratuita di 45 giorni nel territorio del Parco dell’Etna e un premio da 6000 euro cadauno, realizzeranno le installazioni ispirate alla sacralità della natura.
Al termine della presentazione dei progetti, una giuria qualificata selezionerà le cinque opere d’arte e gli artisti ad esse collegate. Nell’ottica della creazione di un vero ecosistema culturale e del coinvolgimento della popolazione nel processo, saranno affiancati in alcuni momenti della residenza sull’Etna, da un gruppo locale costituito da ragazzi delle scuole, associazioni, minori con messi alla prova.
Ogni gruppo affiancherà un artista per sei giornate, per progettare e realizzare una sesta opera collettiva. Quest’opera sarà infatti il frutto del lavoro di tutti e cinque gli artisti e i gruppi e sarà realizzata all’interno dell’area boschiva di pertinenza di Casa della Capinera. Sarà un’opera dedicata alla Grande Matre che accoglie tutti e tutte, oltre ogni abilità, nella sacralità della biodiversità.
«Le opere di Land art selezionate attraverso questa call e il lavoro che gli artisti realizzeranno con il territorio e i suoi abitanti, si renderanno veicolo di un messaggio culturale potente», continua Trifilo. «Riscopriamo il nostro legame ancestrale con l’aspetto sacro della Natura, apriamo una riflessione consapevole sulla Madre Divina e sulla Madre Terra, trasformiamo i limiti in opportunità, i rifiuti in arte, la cultura popolare in cultura ecologica».
L’idea è quella di dar vita a un ecosistema culturale resiliente che tuteli, valorizzi e crei benessere per la società e per l’ambiente e che restituisca memoria al Genius Loci di questo straordinario e maltrattato territorio. Una volta realizzate le opere di land art, il sentiero Matre Terra potrà essere visitato gratuitamente e in modo autonomo da turisti e visitatori che, peraltro, potranno godere di tutta la splendida area di Monte Ilice e Monte Cicirello riqualificata e custodita dall’associazione che ormai ha creato un vero e proprio presidio di ecologia affettiva.
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